Capitolo 67

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Mi discosto rapidamente da lei

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Mi discosto rapidamente da lei. Vederla così, inerte e tremante di freddo nelle sue condizioni mi uccide, ma poi un pensiero mi riscuote e, improvvisamente mi ritorna in mente il bacio a cui ho assistito e non posso fare altro che perdere la testa, cazzo! E tutto ciò che provo, cambia. Muta così velocemente che adesso, raffigurandomela sconvolta per come l'ho lasciata, mi provoca un certo piacere... Deve soffrire nello stesso identico modo in cui ho sofferto, nel vederla baciare un'altro che non ero io. Quel bacio è stato talmente devastante che mi ha steso... ha avuto lo stesso effetto di un calcio nelle palle! E adesso, senza avere nessun controllo cognitivo dei miei pensieri... Riavvolgo il ricordo, facendo scorrere il nastro all'indietro. Lo porto all'inizio, e, con l'occhio della mente rivedo lei... poi, tutto il resto diviene un susseguirsi di immagini che si ripetono continuamente in un loop insopportabile! Le sue labbra si congiungono a quelle di lui... Ed è proprio lì, in quel preciso istante che succede... Ed ho il mio punto di rottura. Quel cazzo di bacio mi provoca una rabbia tale da farmi bruciare dentro. Scuoto il capo come se con quel movimento, avessi la capacità di rimuovere quell'immagine oramai fissa nella mia mente, la stessa che non arretra di un millimetro a svanire via dalla mia fottutissima testa! Attraverso la strada senza nemmeno vederla e vado a recuperare la mia Harley Davidson. Ci salgo su, ignorando la meta. Non so dove andrò, so solo che mi è impossibile tornare a casa. L'odore di lei mi opprimerebbe troppo... Non poterla avere lì per me, quando io ho un maledettissimo e disperato bisogno di entrarle dentro per avere la certezza assoluta di esistere solo io nel suo mondo... m'incasinerebbe ancor di più il cervello, già abbastanza compromesso. Ad ogni passo, la mia casa non farebbe altro che sussurrarmi di lei, urlando disperato il suo nome. Soltanto l'eco di quel nome potrebbe uccidermi all'istante. Hel... Semplicemente la mia Helena ed ogni stramaledettissimo momento felice vissuto con lei, ogni ricordo mi toglierebbe il respiro perché so con certezza che non ce ne saranno altri in futuro. 

Non per lei, non per me.

Corro sotto lo scroscio della pioggia in sottofondo, mentre il rombo della moto diventa sempre più forte. Non me ne importa più un cazzo di niente! Voglio solo stordirmi e sparire via... 

Accelero veloce come un ossesso. Lascio il centro e ripercorro la strada del mio passato, andando verso l'unica vita che conosco e che ho sempre conosciuto, ricalcando le stesse viottole che mi hanno visto bambino. Remissivo, faccio ritorno in quelle vie di periferia, in quello stesso quartiere malfamato che non ha esitato nemmeno un'istante a voltarsi dall'altra parte quando la mia faccia era piena di lividi, il cuore pieno di terrore e gli occhi schivi e diffidenti che di verità ne avevano viste fin troppe. Occhi che dovevano essere incontaminati e protetti dal male che alberga in questa cazzo di società, ma che invece, sapevano troppo della vita dei grandi... E così, ogni giorno era una lotta. 

Mi facevo scudo mostrando quello sguardo spietato e già corrotto per la gente codarda che aveva paura o forse, era troppo consapevole della realtà e proprio per questo, seppelliva la testa sotto la sabbia pur di non prestare attenzione a quel ragazzino che d'innocente gli era rimasto ben poco mentre la sua unica paura più grande era quella di perdere le uniche due persone più importanti della sua vita.

✰03. Give Me Love ☆•A STARS TRILOGY•☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora