Capitolo 84

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La prima persona che vedo quando riesco ad aprire gli occhi è Chad

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La prima persona che vedo quando riesco ad aprire gli occhi è Chad. Quando si rende conto che lo sto fissando per cercare di capire dove sono o cosa mi sia successo, inizia a starmi addosso con una tale pressione che mi sento soffocare. Continua a parlarmi, lo vedo addirittura piangere per me. Strizzo gli occhi per non soccombere al dolore fisico e d'un tratto, ho bisogno di respirare per non essere travolta dalla sua oppressiva invadenza. Cedono le lacrime che cominciano a scorrergli sul viso contorto di disperazione, ed io sposto il capo per non vedermelo addosso e sfuggire al suo sguardo tormentato quando, noto una piccola piantina di tarassaco strappata da un campo d'erbaccia posta al centro del comodino affiancato al letto su cui mi trovo; e tutto, ogni ricordo vissuto fino ad oggi, anche quello più fosco, ritorna con prepotenza dentro me, tramortendomi di una sofferenza indescrivibile che si riverbera sul petto esausto.

Ho il cuore spezzato e nessuno può porvi rimedio. Nemmeno l'équipe ospedaliera che si fionda d'urgenza in camera mia, imbottendomi di sedativi potrebbero aiutarmi a dimenticare, niente può farmi stare tranquilla. Possono provare ad alleviarmi il dolore ma quello dell'anima rimane perpetuo. Ora, domani e il giorno dopo ancora, continuerò a star male perché una madre non sopravvive mai alla morte di un figlio.

Sono veramente stanca di me stessa, di essere uscita dal tunnel della morte ed essere nuovamente qui, a guardare in faccia l'uomo che mi ha tolto tutto l'amore che mi aveva donato.

Inutile dibattermi ad oltranza, non resisto più ed ogni ricordo diventa insostenibile, così, quando l'ago raggiunge la cannula conficcata nella vena e l'infermiere preme lo stantuffo, la sostanza liquida mi raggiunge e mi fa dono del silenzio, lo stesso che tanto agognavo di sentire.

Passano i giorni e mi sveglio ad intermittenza e quando Chad è nella mia stanza fingo sempre di dormire. Mi fa male vederlo e per adesso, mi vien difficile anche discutere con lui o di lui. Faccio fatica a pronunciare qualsiasi parola possibile ed esistente... Le corde vocali mi bruciano per lo sforzo, graffiandomi la gola quindi preferisco tacere e recuperare le forze per avere un confronto e finirla per sempre.

Sembra che il mio corpo si riprenda in fretta mentre, la parte più danneggiata risiede nella mia psiche, poiché è lì che regna il caos assoluto. Ogni pensiero è un rimuginare continuo su dove dovrei essere e su dove sono in realtà. Ogni cosa che reputavo fosse importante, acquisisce la consistenza del nulla. Tutto mi è indifferente, persino lui che una volta era il centro della mia vita. Ogni notte me lo trovo sempre intorno, il suo capo steso sul mio fianco e la sua mano che stringe la mia, completamente assorbito dal sonno che lo richiama a sé... E quando succede ne approfitto per aprire gli occhi e osservarlo in un mutismo contemplato. Totalmente diffidente nei suoi confronti. Provo a sfilare via la mia mano dalla sua, il contatto mi snerva i nervi irrimediabilmente compromessi. Non sopporto più la sua presenza, persino il profumo della sua pelle è diventato irritante. 

Come ho potuto essere così ingenua e pensare persino di amarlo? Ho sbagliato tutto fin dall'inizio! Non avrei dovuto farmi coinvolgere da lui e dalla sua vita che, per quanto possa essere alquanto problematica e sregolata, credevo fermamente che lui ci tenesse sinceramente a me e ai miei sentimenti. Non avrei dovuto innamorarmi di lui, se avessi saputo cosa mi riservava il destino gli avrei girato alla larga... Lui era destinato ad un'altra mentre io e mio figlio eravamo destinati a morire. Sì, dovevo morire insieme al mio bambino! Avrei voluto tenere gli occhi chiusi per sempre invece di rivedermi quelle immagini di lui e lei, talmente nitide nella mente che, mi si accappona la pelle di brividi. Avrei voluto vivere, vivendo di mio figlio. L'unica cosa bella che mi era rimasta di quell'amore malato... So che lo avrei cresciuto e che la sua crescita mi avrebbe assorbita completamente, riempiendomi le giornate di gioia e di tantissime prime volte.

✰03. Give Me Love ☆•A STARS TRILOGY•☆Where stories live. Discover now