Capitolo 33

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Oggi, è il giorno dell'evento organizzato dai genitori di Jimmy Hillis

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Oggi, è il giorno dell'evento organizzato dai genitori di Jimmy Hillis. La giornata passa in fretta, e il pomeriggio diviene sera. Il cielo si tinge di pervinca, quando io decido di prepararmi. L'abito che ho scelto per l'occasione è di un rosso scarlatto. L'osservo appeso alla sua gruccia, e, mi domando quale sarà l'espressione che vedrò sul volto di Chad... scuoto il capo, sorridendo all'idea e, dopo essermi pulita per bene, decido d'indossarlo. Il corpetto mi stringe il ventre, mentre le coppe accolgono il mio seno. 

È un ballo in maschera, quindi, applico una maschera tatuata sugli occhi, dopo essermi data da fare col trucco. I capelli raccolti mi danno quel tocco di classe in più, e, sembrerà assurdo ma, non appena mi vedo riflessa allo specchio, non ho il coraggio di farmi vedere in giro, anche se ammetto che sto benissimo. 

Dovrei esserci abituata per il lavoro di modella che svolgo una volta tanto, eppure, non è così. Provo ad agganciarmi una collana parecchio vistosa ma non ci riesco proprio, poiché mi scivolano le dita che la reggono. Una mano familiare si posa sulla mia schiena. I brividi iniziano ad invadermi da dentro, quando sento la sua voce. 

«Sei bellissima.» Mi sussurra all'orecchio, tenendomi stretta da dietro. Vedo i suoi occhi contornati dalla mascherina nera, mentre, guardo per quanto posso, la sua figura nascosta dalla mia allo specchio, che ci ritrae entrambi in abiti eleganti. «Lascia fare a me.» Dice lui, non togliendomi gli occhi di dosso. Afferra le due estremità della catenina e, senza difficoltà, richiude i due lati, unendoli tra loro. «Perfetta.» Mi depone un bacio leggero sulla nuca e dopo aver preso la pochette, lasciamo l'appartamento.

Non appena scendiamo giù, il personale di servizio si ferma a contemplarci, profanandosi in complimenti non appena mi vedono, poi accorgendosi della presenza del mio cavaliere considerano anche lui e rimediano con un «State benissimo insieme». Io arrossisco ringraziandoli per l'apprezzamento ricevuto, mentre Chad mi prende per mano e ne bacia il dorso, dopo essersi fatto notare dagli altri e aver detto al portiere di abbassare gli occhi dalla sua donna. Certe volte la sua prepotenza mi provoca grandi risate, che, devo costantemente camuffare con dei piccoli schiarimenti di voce.

Raggiungiamo l'auto costeggiata al marciapiede di fronte all'uscita e prendiamo posto. Sono nervosa, nonostante abbia già partecipato ad altre serate come queste, ma cerco di non darlo a vedere. Chad mi getta un paio di occhiate, guardandomi con quel fuoco negli occhi che lo contraddistingue per tutto il tragitto. La strada è lunga, ma non appena arriviamo, veniamo accolti dal concierge. Chad gli affida la sua bambina, intimandogli di trattarla bene. «Sarà fatto, signore.» Risponde quest'ultimo con una serie di cenni col capo, poi, mi prende delicatamente per un fianco ed attraversiamo il ciottolato attorniato da un giardino immenso, pieno di luci fatiscenti. 

L'imponente villa illumina la mia vista e quella di chiunque varchi la sua soglia. Rimango affascinata dalle siepi ben curate, i fiori che profumano avvolti nel manto della sera, mentre, un enorme gazebo di ferro battuto sotto forma di rampicanti, troneggia nel grande spazio vuoto. Tavoli dalla forma rotonda, separati da altri con tanti posti a sedere. Una miriade di lucine spiccano intrecciate, con lanterne elegantemente raccolte, che illuminano nel buio della sera.

✰03. Give Me Love ☆•A STARS TRILOGY•☆Where stories live. Discover now