Capitolo 26

1.7K 97 22
                                    

Vado al lavoro e il pensiero di lei sfocia prepotentemente nella mia mente, sovrastando tutto ciò che ho da fare

К сожалению, это изображение не соответствует нашим правилам. Чтобы продолжить публикацию, пожалуйста, удалите изображение или загрузите другое.

Vado al lavoro e il pensiero di lei sfocia prepotentemente nella mia mente, sovrastando tutto ciò che ho da fare. Sorrido distrattamente, sollevato nel saperla li ad aspettarmi. Dei bassi mi arrivano e mi riscuotono dentro. Sento quelle canzoni e mi distraggono nuovamente, così, mi ritrovo ad accelerare il passo, correndo rapidamente per raggiungere la sala prove.

«In ritardo come sempre, eh Chad?» Sento dire dietro le mie spalle. Non ho bisogno nemmeno di voltarmi per sapere a chi appartenga quella faccia di cazzo che si ritrova.

«Stai attento, un giorno di questi potrebbero anche licenziarti! Solo perché hai quell'adorabile faccino non credere di poterla passare liscia, ogni qualvolta te ne capiti l'occasione.» Mi irrigidisco, stringendo i pugni.

Che cazzo ne sa lui? Mi volto e mi ritrovo quel pezzo di merda che mi ha quasi rovinato la vita.

Quasi, perché non ci è nemmeno riuscito.

«Che cosa ci fai tu qui? Lo sai bene che questo non è posto per te, coglione!» Dibatto, incazzato nero per il mio ritardo. «Oh, lo vedremo. Stanne certo.» Sorride sinistramente ma col cazzo che mi faccia abbattere dalle sue stronzaggini!

«Vaffanculo.» Annuisce divertito nell'averlo mandato in quel posto li, sicuramente ci sguazza da tempo...penso tra me e me, mentre lui con le mani in tasca e quel sorriso saccente di chi la sa lunga, fischietta un motivetto andandosene via dai miei cazzo di occhi.

«Finalmente, ce ne hai messo di tempo amico!» Esclama Path, non appena mi vede entrare nella sala. Annuisco al suo lato e mi metto al mio posto. Eseguo le posture senza alcun errore.

Sentendomi per la prima volta libero di sfogare le mie frustrazioni... ed oltre ciò, mi sento libero di amare...

Amare lei, perché si. Nonostante avessi paura di farlo, l'amavo già da prima e ripensarmi avvolto nel suo intimo calore mi manda fuori di testa. Cazzo!

La giornata va per le lunghe. Ho un giorno intero da recuperare. Erano tutti così incazzati per la mia assenza, poiché hanno guadagnato poco rispetto all'incasso fisso che guadagniamo solitamente a fine serata. 

Continuiamo fino a tardi e senza tregua. Lo spettacolo inizia ed ognuno di noi si prepara indossando gli abiti di scena nel proprio camerino.

Mi cambio di tutta fretta, precipitandomi all'esterno. Salgo sul palco dove ogni donna mi acclama. Mi sento fottuto nel perdere tempo con le canzoni, stando completamente sul pezzo senza distrarmi e tornare con la mente a lei, sola in quella cazzo di casa.

Scorgo i visi di ogni donna che si agita per me da sotto il palco. Le loro gesta mi si parano prepotentemente dinanzi agli occhi, infastidendomi. Mi sento così perso nel non trovare quel suo visino impertinente che più desidero vedere. I suoi occhi così intensamente profondi, quel piccolo nasino e quella bocca che, per ogni bacio mi fa impazzire. 

Proseguo le danze e non appena si fanno le 2.30, lo Show s'interrompe ed io mi fiondo dietro le quinte, quando, il tizio che ci prepara mi blocca per una spalla. Sospiro e mi volto, affrontandolo.

✰03. Give Me Love ☆•A STARS TRILOGY•☆Место, где живут истории. Откройте их для себя