Capitolo 53

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E anche se lei dorme crogiolandosi tra le mie braccia, so perfettamente che non le sarei bastato per mettere fine alla sua sofferenza

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E anche se lei dorme crogiolandosi tra le mie braccia, so perfettamente che non le sarei bastato per mettere fine alla sua sofferenza. Questa è solo una piccola tregua temporanea che la stanchezza le ha permesso di avere poiché, perfino adesso che è presa dai suoi sogni, potevo scorgerla benissimo quella traccia di sconforto che s'imprime sempre più nel suo dolce viso assopito dal sonno. Ora, apparentemente solo con me stesso, mi permetto di crollare. 

Senza gli occhi della mia donna puntati addosso, mi concedo il lusso di esplodere dinanzi alla stanza buia che accompagna ogni mio cruento pensiero, nonostante abbia cercato di reprimerlo per la sua incolumità. Il dolore triplica e il tutto avviene in maniera incontrollabile. La rabbia scalpita per venire fuori, e adesso che può farlo, trova il suo personale sfogo, vagando nella completa libertà appena ritrovata, esternando apertamente tutta la mia frustrazione.

Nessuno poteva placare la mia sete di vendetta. Nemmeno la mia Helena che, adesso, aspettava un bambino che diceva di non poter essere mio. La paura devasta ogni mia fibra cerebrale, mette in discussione tutto quello che avevo pesantemente accantonato quando avevo deciso che tra testa e cuore, quest'ultimo aveva vinto. I pensieri deviano ripetutamente, scontrandosi con la ragione che teneva a bada la mia ira.

Volevo fuggire da lì. Avevo bisogno di farlo per trovare una pace che non avrei mai più avuto ma solo anelato. Dovevo mettermi da parte per il suo bene. Non volevo che pensasse anche al mio, di dolore. Non avrei sopportato vederla affliggersi per una colpa chiaramente non sua. Non mi bastava essermi preso cura di lei, stringerla al mio petto e averle detto tutto quello che voleva sentirsi dire, facendole sentire la mia presenza. Devo ammettere di essere stato abbastanza convincente, visto che l'attimo dopo, la sentivo abbandonarsi contro di me, ma adesso che posso essere sincero con me stesso, non so se riuscirò mai a convivere con tutto questo. 

Le domande che mi pongo sono tante e infinite. Potrò mai amare questo bambino come se fosse veramente mio? Le parole rimangono soltanto parole se non si aggiungono i fatti, ed io, ero sempre stato un uomo che rispondeva alle azioni piuttosto che aprir bocca e sprecare il fiato soltanto per farneticare a vuoto. L'unica certezza che mi ritrovo sono i sentimenti che provo per lei. Sono abbastanza sicuro di amarla tanto, talmente tanto, che, sono pronto a rischiare tutto e a mettermi alla prova. Spero solo di non fare qualche passo falso né con lei e soprattutto con il bambino che cresceremo insieme. Forse, se lasciassi tutto nell'incertezza, potrei considerarlo mio e solo mio e allora, sarei un buon padre. 

Ma posso esserlo davvero? E l'amore che sento per questa donna straordinaria, basterà per tutti e tre ad andare avanti?

Non lo so. Non so più niente di ciò che da oggi in poi, saremo costretti a vivere giorno dopo giorno. E mi arrabbio sempre più. Tutto è successo a causa sua. Stringo i pugni ma non basta, inizio a tremare ed è allora che mi allontano dal mio angelo caduto che mi teneva ancorato al suo corpo immobile.

Devo trovarlo. Devo farlo per la mia sanità mentale. Non potrò mai andare avanti se non avrò sfogato la mia rabbia su di lui. La bacio sulla fronte e la sento mugugnare qualcosa di incomprensibile nel sonno. La guardo e mi concentro su quello che ho intenzione di fare.

So che non ha bisogno di altre stronzate anche se per me, questa non lo è. Anzi, è la cosa più sensata che io avessi mai fatto in vita mia. L'ho confortata come meglio potevo e adesso, è arrivato il mio turno di alleviare quel peso che mi porto sulle spalle per poter raggiungere una parvenza di giustizia che non avrò mai.


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L'Angolo dell'Autrice:

E sì, lo so lettori miei, mi sono persa lungo la strada, ma devo ammettere che è stato difficile scrivere questo determinato Capitolo. Ci ho provato per ben tre volte, concentrandomi sul dolore di un uomo impotente che non ha potuto difendere la sua donna da uno stupro... e niente. Ho diviso il Capitolo a metà, interrompendolo perché passavo da una scena ad un'altra in maniera abbastanza rapida e non mi piaceva.

Comunque, eccovi la parte di ciò che è successo dopo lo struggimento di entrambi. Spero che la metà delle bazzecole scritte vi piaccia.

Vi auguro una Buona Lettura!

-Clelia.

✰03. Give Me Love ☆•A STARS TRILOGY•☆Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt