Capitolo 03

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Lo spoglio pian piano, facendo scorrere le mie mani sui suoi addominali e poi, al ventre, sopra al bottone dei suoi jeans

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Lo spoglio pian piano, facendo scorrere le mie mani sui suoi addominali e poi, al ventre, sopra al bottone dei suoi jeans. Il suo sguardo cambia bruscamente. Si eccita, poiché sento la sua erezione sotto le mie mani. Vorrei averlo dentro di me, ma non posso. Oggi voglio solo occuparmi di lui. Evito di guardarlo negli occhi per sottrarmi a quel fuoco che divampa dentro le mie viscere. 

Abbasso i boxer e il suo membro svetta eretto. Cavoli! Lo guardo sconcertata e lui sorride della mia espressione.
«Vieni qui e baciami. Cazzo! Nemmeno nel mio stato peggiore riesco a resisterti!» Ecco la parte più difficile da fare! Gemo alle sue parole ma, nonostante ciò, continuo a persistere sui miei propositi. Non voglio fare sesso con lui stanotte. 

Ricambio i suoi baci ma non vado oltre. Appoggio le mani sul suo petto e riprendendo fiato gli sorrido e superandolo, apro il box doccia. Mi allungo per far scattare il soffione. Regolo la temperatura dell'acqua, impostandola a tiepida. Poi, rialzandomi, mi giro verso di lui. Ha lo sguardo perso e non smette nemmeno per un minuto di fissarmi. Gli sorrido di rimando e andandogli dietro, lo spingo per le spalle, facendolo avanzare dentro. 

L'acqua scroscia precipitosamente, finendogli addosso. I suoi capelli si bagnano mentre io rimango li, senza fiato ad ammirarlo, inconscio della sua totale bellezza. Deglutisco e versandomi il bagnoschiuma sulle mani, le strofino, formando poca schiuma. Le poggio sulle sue spalle, lui sussulta e poi si volta. Mi guarda e geme. Io continuo a dedicarmi a lui. Passo le mie mani ovunque e la sensazione che provo è bellissima. 

Chad si lascia toccare. Sembra proprio che il mio tocco abbia un effetto benefico su di lui. L'acqua continua a scorrere e anche se a volte mi colpisce l'abito schizzandomi, non ci faccio caso. Mi occupo dei suoi capelli, strofinandoglieli leggermente con movimenti circolari e dopo qualche minuto, gli tolgo la saponata, sciacquando il cuoio capelluto. Ecco fatto! Abbiamo finito. 

Cerco la sua accappatoio ma non trovandola, prendo qualche asciugamano dallo sportello in basso. Lo srotolo e glielo passo addosso. Si lascia asciugare tranquillamente. I suoi capelli zampillano acqua da tutte le parti, così, prendo un asciugamano più piccolo. S'inginocchia di fronte a me ed io gli friziono i capelli, tamponando le lunghe ciocche umide. Mi stringe le ginocchia ancorandomi a se, e quel contatto mi fa capitolare in una felicità che non credevo possibile. «Ecco fatto.» Gli dico concludendo. 

Lo bacio sulla tempia e lo conduco in camera da letto, tenendoci sempre per mano. Arrivando sulla soglia mi avvicino ai suoi cassetti. Trovo una maglietta e un paio di boxer puliti, mi volto verso di lui e ci guardiamo. «Adesso, aiutami a metterti questi addosso.» Gli dico, dondolando i vestiti davanti ai suoi occhi. «Potrei starmene così invece e... ridurre a brandelli i tuoi. Di vestiti.» Le mie guance s'infiammano di colpo. «Ricordi ciò che ti ho detto, vero?» Domando imbarazzata. «Mi ricordo ma io non smetto di volere di più.» Deglutisco e mi nego a lui. Ancora una volta. «Alza le braccia.» Ordino, dandomi un tono. 

Nonostante i suoi desideri e quella sua aria imbronciata da bambino capriccioso, mi asseconda. E anche fin troppo oggi. Sembra proprio arrendersi dinanzi alla mia cocciutaggine. Disfo la maglietta tra le mie mani, lui reclina il capo ed io la faccio scivolare sul suo collo. Dopo avergliela messa, passa le braccia nelle maniche e la tiro giù, dopodiché arriva il momento dei boxer. Si siede sbadatamente, piombando sul morbido materasso. Mi chino davanti a lui e lo aiutò ad infilarsi l'ultima parte del vestiario, non soffermandomi troppo sull'erezione abbastanza notevole. «Bene.» Dichiaro, strofinandomi la fronte per la faticaccia. «Vieni anche tu.» Sussurra con voce impastata dall'alcool. Si stende sul letto e si addormenta scompostamente. 

Sorrido nel vederlo così debole e privo di forze. Gli lancio un ultimo sguardo e mi volto, dandogli la schiena ed inizio a spogliarmi anche io dei miei abiti. Faccio scorrere la cerniera del vestito e successivamente tolgo il reggiseno rimanendo in culotte. Cerco tra le sue magliette e ne prendo una. Mi tolgo le scarpe e poi a piedi nudi mi volto verso il mio adorabile disastro. Provo a sistemarlo, mettendolo in una posizione più comoda, ma è troppo pesante così gli vado addosso. «Accidenti!» Dico piano. Lui sembra sentirmi... «Helena.» Sussurra, toccandomi i capelli e lo sento inspirare forte, assorbendo il mio profumo.

Mi accoccolo tra le sue braccia e senza rendersene conto parla nel dormiveglia. «Non sono mai stato un bambino felice.» Quell'ammissione mi congela il sangue nelle vene. Lo guardo negli occhi ma le sue palpebre sono chiuse, respira regolarmente rilassato ed io intuisco che si è appena addormentato. Non mi dirà più niente, nonostante non voglia fargli alcuna pressione. «Dormi bene, amore mio.» Gli sussurro a un passo tra le sue labbra. Lo bacio leggermente li. Sfiorando appena la sua bocca con la mia, e mi addormento sul suo petto che si solleva piano ad ogni respiro.  


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L'Angolo dell'Autrice:

devo dire che non sono molto soddisfatta di questo capitolo... insomma, pensavo meglio e invece... è andata così vabbhé, meglio scrivere, scrivere, scrivere.

Adesso non so cosa ne verrà fuori nei capitoli successivi, io mi sento apatica e perennemente insoddisfatta. :(

Comunque sia, vi auguro una B U O N A  L E T T U R A! 

À bientôt.

- Clelia. 

✰03. Give Me Love ☆•A STARS TRILOGY•☆Where stories live. Discover now