Capitolo 16

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Con le gambe un po' traballanti e il corpo scosso dai brividi, mi dirigo all'università

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Con le gambe un po' traballanti e il corpo scosso dai brividi, mi dirigo all'università. Ho bisogno di recuperare dei libri di testo che ho dimenticato nell'armadietto. Non appena mi precipito all'interno, percorro rapidamente i corridoi della NY University, quando, una chiamata mi distrae.

"Papà", leggo sul display. Faccio un respiro profondo poiché già so di cosa si tratta e accetto la chiamata in arrivo.

«Ciao papà.» «Auguri di buon compleanno piccola mia, che ne dici di tornare a casa per pranzare col tuo vecchio preferito?» Sorrido perché è sempre un piacere sentirlo così entusiasta e vederlo mi farebbe davvero bene, anche se eviterei in tutti i modi di andarci per non incontrare quella donna. 

«Certo. Allora pranzeremo insieme come abbiamo sempre fatto nel giorno del mio compleanno?» Domando, sapendo già la risposta che mi spetta.

«Puoi giurarci!» Esclama in tono ilare mio padre, e le mie labbra si distendono in un sorriso nel percepirlo così gioviale. «Ah! E porta la tua amica Sasha con te. Sai che è la benvenuta in questa casa.» Accidenti! Con tutto ciò che ho avuto da fare, questo piccolo particolare mi era proprio sfuggito di mente, e adesso, non sa che Sasha si trova fuori città.

 «Mhh, bhé... veramente non può esserci.» Dichiaro titubante. «E perché mai? Sta male per caso?» «No, niente del genere. È partita per uno stage e non si sa ancora quando tornerà.» 

Un lungo silenzio imbarazzante si fa spazio tra noi. Me lo immagino già con la fronte imperlata di sudore e i suoi pensieri in subbuglio, intento ad elaborare la notizia che io stia da sola. La sua lingua si prepara allo scontro, pronto a contestare la mia libertà di donna indipendente. «Non mi dirai che stai li, tutta sola soletta in quel grande attico!» Ed eccolo li, il suo cruccio maggiore! Sospiro rassegnata, e poi gli rispondo. «Papà non preoccuparti. Non sono sola, c'è qualcuno con me.» 

Mio padre tace improvvisamente. «È qualcuno che dovrei conoscere? Un ragazzo che ti gira intorno?» «Non credo sia il momento giusto per presentartelo.»Ammetto un po' agitata. «Perché cosa c'è che non va?» 

«Niente sto valutando come andrà tra noi, quindi voglio andarci piano. Non siamo pronti per ufficializzare il nostro rapporto.» O perlomeno qualcosa che ancora non c'è.

«Ah, capisco.» Risponde dopo un po' di tempo, senza farmi alcuna pressione. Un rantolo di sollievo mi attraversa da parte a parte per quel non indagare oltre, e di questo gli sono grata.

«Allora ti aspetto a casa.» «Ok. Arriverò presto.» Chiudiamo dopo esserci accordati per l'orario. Scrivo velocemente un messaggio a Chad, sperando di non ricevere ulteriori pressioni da parte sua. Dovrei essere felice di festeggiare i miei 21 anni ma non lo sono granché. Rivedere quella donna mi turba ulteriormente. Non vorrei incontrarla affatto ma per l'amore che mi lega a mio padre, devo farlo.

Pertanto, accantono i miei desideri per il bene maggiore. Mio padre. L'uomo che mi ha portata a casa con se, e che, nonostante fosse stato distante con la sua presenza, c'è sempre stato nella mia vita.

✰03. Give Me Love ☆•A STARS TRILOGY•☆Where stories live. Discover now