Capitolo 59

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Mi sono decisa

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Mi sono decisa. So che non appena entrerà da quella porta, gliene parlerò. Sono sul letto da ore ed ore oramai. Mi rigiro svariate volte perché l'agitazione mi squarcia il cuore. Non riesco a star calma, figuriamoci a chiudere gli occhi. Lui ancora non è tornato ed io mi agito al solo pensiero di rivelargli ciò che penso di questo bambino. Non so come la prenderà ma credo sia meglio mettere le carte in tavola e decidere su cosa sia meglio per noi. 

Scosto le coperte e decido di scendere giù. Non appena varco la cucina, apro il frigo e prendo un bicchiere di latte. Aspetto con le gambe incrociate sul divano, sorseggiando quella bevanda appena riscaldata, perdendomi nel panorama di luci e ombre. Mi domando dove sia Chad. Forse, mi sono abituata ai suoi nuovi ritmi lavorativi e il fatto che rincasasse presto mi dava quel senso di sicurezza. Una parvenza di routine che prima non avevo con nessun'altro ragazzo. Sposto lo sguardo sull'orologio affisso alla parete che indica le 3,38.

Ancora niente e nel mio stato attuale, mi preoccupo. Può darsi anche più del necessario. Tecnicamente, non credo ci siano limiti. Quando si ama una persona è normale preoccuparsi. Quasi, non ricordo nemmeno più che tipo di donna ero prima di incontrare lui. Sono stata mai in apprensione per qualcuno? Voglio dire, a parte Sasha e mio padre, mi sono mai crucciata per qualcun altro nello stesso modo in cui sto facendo adesso?

Mi sento sfondare la cassa toracica a ritmi martellanti. Respiro e inspiro, imponendomi di calmarmi. La minaccia ricevuta ha avuto un forte impatto su di me e questo mi spinge a pensare... pensare a tutte le cose orribili che potrebbero accadergli. In questa storia non rischio soltanto io ma anche lui. Se dovesse succedergli qualcosa a causa mia non me lo perdonerei mai.

"Basta!" Scuoto il capo sovraffollato di una malsana immaginazione, quando lo scatto della porta mi fa sobbalzare ma anche sospirare di sollievo. Una placida consolazione m'invade l'anima e sorrido all'uomo che amo. In un primo momento lo vedo esausto ma non appena i suoi occhi si calamitano sui miei, si ricompone e mi sorride. Ma è un sorriso debole quello che mi rivolge. Un sorriso che non coinvolge gli occhi. Quei suoi occhi profondi che mi fanno impazzire ogni qualvolta che scandagliano i miei. Getta le chiavi sulla penisola e mi raggiunge.

«Che diavolo ci fai ancora sveglia?» Faccio spallucce e alzo il bicchiere. «Spuntino di mezzanotte.» «Qui, siamo oltre la mezzanotte!» Sospira sedendosi vicino a me. «Allora, chiamiamole le strane voglie fuori orario di una donna incinta.» Il suo sguardo si addolcisce quando le palpebre si socchiudono e puntano la mia pancia che inizia ad accarezzare dolcemente. Non so ma vederlo così mi fa venire altre strane voglie e, afferrandolo per la mascella lo sfondo di baci, appiccicandomi a lui. Chad ricambia, strattonandomi i capelli e approfondendo il bacio che avevo iniziato. 

Pian piano, riacquisto la lucidità che avevo momentaneamente perduto. Mi scosto un po' da lui e gli chiedo se abbia mangiato. I suoi occhi diventano improvvisamente elettrici. «No. Ma in questo momento...» Ascolto la metà di quello che dice e scatto in piedi per preparargli qualcosa ma lui me lo impedisce bloccandomi per le ginocchia. «Ma che diav-?» Cado all'indietro mentre lui mi sostiene per i fianchi, mi morde l'orecchio. «Ti ho detto che ho altri appetiti al momento...» Non appena metabolizzo ciò che ha detto arrossisco dall'imbarazzo, poi, mi sistema addosso a lui. Avvolge le sue braccia tra le mie gambe chiuse, si solleva dal divano e saliamo di sopra.

✰03. Give Me Love ☆•A STARS TRILOGY•☆Donde viven las historias. Descúbrelo ahora