CAPITOLO 14

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"Dlin"

... un suono sordo, ma limpido, si riverbera nel silenzio della stanza, due paia di occhi si girano all'unisono verso la mensola nera dov'è appoggiato il cellulare, che si è illuminato come per attirare ancor più l'attenzione verso quel messaggio giunto da lontano... passa qualche secondo prima che la mia mano si muova verso il telefono per afferrarlo... secondi in cui gli sguardi si intrecciano, volano dalla mensola all'Ipad da cui improvvisamente escono note leggere che accompagnano proprio il suono soave della tua voce, parole che paiono scritte e composte apposta per questo momento...

Io guardo Simo, ho il telefono in mano, ma non riesco a vederlo, come se il mio sguardo lo attraversasse per giungere all'origine di quelle parole, che vorrei leggere, ma mi si stringe il cuore, il respiro rallenta, quasi a sparire... le mani tremano, mentre tutto il corpo è pervaso da brividi scossi da pensieri che corrono veloci nella mia testa...

Simo mi fissa, mi legge dentro, sa che sola non riuscirò a guardare cosa quel suono semplice ha portato con sé... mi prende il cellulare dalle mani, scivola sulla sua come se io non avessi presa, nessuna resistenza... lo guarda, nero, buoi come se nascondesse il tesoro nei suoi abissi, così Simo mi scuote

 "Devi sbloccarlo tu!"

... io la fisso come se non capissi le sue parole, persa di nuovo nei miei pensieri sconclusionati... alza il dispositivo davanti ai miei occhi e mi segna il pulsante di sblocco... io resto immobile qualche secondo... poi in modo quasi meccanico, non consapevole,muovo la mano e con l'indice premo su quel tasto scuro e si illumina lo schermo... luce, colori, scritte, piccole tessere di un puzzle davanti a me e io vedo solo quel piccolo cerchio rosso con scritto "1"... sposto ancora lo sguardo verso Simo, che gira il telefono e preme su quel tassello e...

 "Credo sia lei... Marta!"

... poi silenzio, legge... e io non resisto, voglio sapere... ma ho paura... aspetto... impaziente... 

"Ok, è lei!... dice così «Ciao Giorgia! Domani verrà a prenderti all'indirizzo sulla lettera un nostro collaboratore, Nico, quello con cui hai parlato al telefono. Arriverà verso le 17:00, ok? E ti porterà qui da me! A domani, Marta», 

si ferma, mi guarda sorridendo... perché ride? Che c'è da ridere in quello che ha appena letto? Non mi sembra divertente... neppure triste, certo... ma.. non capisco... oddio, che vuol dire? Oh, no sto ricominciando a sragionare...

Simo continua a osservare il mio sclero silenzioso,senza smettere di sorridere, poi di colpo 

"Non è finito... c'è un P.S.", 

siferma di nuovo... come il mio cuore, che ora è sospeso come il fiato nella miagola... la guardo con gli occhi spalancati e lo sguardo che implora diterminare l'attesa... 

"Ok, ma respira, ti prego" 

cerca di sdrammatizzare le miatensione... 

"Ora te lo leggo... «P.S.: Marco»"

brevepausa che enfatizza il tuo nome, facendolo riecheggiare nelle mie orecchie comeun eco infinito e dolcissimo... come solo il suono del tuo nome può essere... 

Marco dice di vestirti comoda perchévuole portarti in un posto particolare, in cui l'eleganza non serve»... poiha aggiunto l'emoji con il sorriso e quella con l'occhiolino e la linguafuori"

... il mio cervello è già partito per la tangente, si chiede dove vorraiportarmi, che dovrò indossare, che avrai voluto dire, perché Marta ha messoquelle faccine, se sarò all'altezza, perché vorrai portarmi proprio in quel postoparticolare... e mille altre domande e dubbi che naufragano il mio cuore in unoceano profondo ed infinito... 



Buon pomeriggio a tutti!

Mi fa davvero piacere che continuiate a leggere la mia storia, ci tengo molto e per questo vorrei davvero sentire i vostri commenti.. li aspetto con ansia!

A presto

N.

PS: ah, si anche oggi doppio capitolo per voi 😜

LA MIA LETTERA PER TETempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang