CAPITOLO 52

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Buonasera a tutti/e!!!

Scusate il ritardo nel pubblicare e soprattutto non fate caso all'orario.. in questi giorni è un pò un delirio... ma ora vi lascio un bel capitolo!

Aspetto i vostri commenti.. come pensate proseguirà l'incontro tra Marco e Giorgia?.. e questa storia avrà un futuro? Dai, su fatemi sapere

Notte notte

A presto

N.



Dopo un tempo che sembra infinito, sciogli leggermente l'abbraccio... non ce la fai più... troppo vicina, troppe sensazioni dalla tua testa invadono tutto te stesso... i tuoi sensi di nuovo pieni del mio profumo, del mio respiro, del mio corpo sotto il delicato tocco delle tue mani... 

Cercando di non apparire brusco mi allontani da te... io punto gli occhi nei tuoi... perplessa e provocatoria insieme... <no, non mi guardare così... va a finire male...e invece deve andare tutto alla perfezione...>, distogli lo sguardo... 

Ti allontani, questa volta senza prendermi con te... poi quando la distanza tra noi è sufficiente a farti calmare e ragionare... ti volti e con uno sguardo furbo mi dici

"Annamo! Te movi?"...

Poi scoppiamo a ridere mentre ti raggiungo... mi precedi verso il corridoio... apri la porta vicino al bagno... la tua camera... io sbircio da fuori cercando di non farmi notare, ma tu sorridi sotto i baffi perché sai che sto registrando ogni centimetro di quella stanza... non hai bisogno di vedermi... infatti, nonostante quello che sta succedendo tra noi, io sono comunque una fan di Marco Mengoni... e ora sono praticamente di fronte ad uno spazio molto personale ed intimo per te... prendi la felpa sul letto, poi mi guardi e mi chiedi

"Hai solo quella?"...

Io mi guardo un attimo abbassando lo sguardo su di me e non capendo che intendi, ti rispondo

"Si, perché?"

... mi sorridi, sbuffi divertito e poi...

"Si, va beh... aspé!",

armeggi in un cassetto ed estrai un maglione scuro, largo, col cappuccio... lo indossi sulla camicia, poi mi allunghi la felpa grigia

"Tieni, metti questa sopra"

...io obbedisco, ancora senza capire, poi esci dalla camera... 

Prendi la mia mano... <È gelata... spero non abbia freddo su... eh, però se mi stringe la mano così diventa tutto più difficile... con la mia felpa poi è ancora più bella...Ok, Marco basta concentrati... non puoi pensare solo a quanto vorresti baciarla...> pensi, mentre mi conduci verso la piccola botola sul soffitto alla fine del corridoio... con una mano la apri, tiri giù la scala a scomparsa, poi ti volti a guardarmi... <Si, direi che ce l'ho fatta... è stupita, non capisce, non sa che aspettarsi... e non ha ancora visto che ho preparato...>

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<Oddio non capisco più niente... perché ti sei staccato così?... Che succede?... che intenzioni hai mister Mengoni?... e ora dove te ne vai?...> resto ferma, cercando risposte al tuo allontanarti così... si, certo la situazione iniziava a prendere contorni abbastanza hot... cioè, non stavamo facendo nulla di che, ma in quell'abbraccio c'era decisamente molto di più... 

Forse proprio per questo ti sei spostato... stava diventando insostenibile quella vicinanza che era quasi annullata, come se non fossimo due corpi distinti... sentivo un caldo salire da dentro... e stramaledicevo la scelta di quel collo alto, che non mi aiutava proprio... poi ti giri e mi guardi così, sento i tuoi occhi squadrarmi da cima a fondo... registri ogni singolo centimetro del mio corpo e... io mi sento esplodere... le mie guance devono essere rosse come il colore del mio maglione... 

Per fortuna che non te ne accorgi, o forse semplicemente fingi, ma decidi di sdrammatizzare per farmi ridere, così volo verso di te... e quando apri la porta della tua stanza non ci posso credere... il tuo letto, il tuo comodino... il tuo armadio... da cui ora prendi un maglione... 

Oddio, quanto sei bello... temo di sognare... e spero di non svegliarmi... mi metto la tua felpa e... c'è il tuo odore, lo respiro a fondo mentre la infilo, poi mi stringo in essa... ma sono sempre più perplessa... dove mi porti bardata così? Ho un gran caldo... ma tu afferri di nuovo la mia mano... che a differenza del resto del corpo è gelida... la tua invece è calda, forte e io mi ci aggrappo come fosse un'ancora di salvezza... 

Vedo che mi lanci un'occhiata fulminea poi noto il rossore sulle tue guance e non posso non sorridere... anche tu sei emozionato ogni volta che ci sfioriamo, tocchiamo... 

E ora che fai?... mah, e questa scala?... non so che pensare, sono davvero esterrefatta e tu ne pari soddisfatto...

Poi inizi a salire e quando sei arrivato a destinazione, mi inviti a seguirti e mi porgi la mano per salire gli ultimi gradini...

Appena arrivata sento un brivido di freddo e ringrazio la tua felpa calda a cui mi stringo forte... mi volto e ... dietro di me... una vera oasi... candele sparse ovunque a terra e su un piccolo tavolino, con sopra alcuni oggetti su cui non mi soffermo... ci sono troppe cose da guardare... come il filo di luci che gira intorno a tutto il terrazzo, che non è enorme, ma sembra il luogo più magico al mondo.. in un angolo noto subito una pianola... e mi fa pensare alla promessa che mi hai fatto di cantare per me... sorrido, continuo a girare su me stessa per non perdere nulla... 

Da una parte, vicino ad un muretto c'è un materasso gonfiabile ricoperto di cuscini e coperte... appoggiati a terra due flut e una bottiglia di vino... poi un piccolo cestino con dentro chissà quali prelibatezze... non riesco a smettere di sorridere... nessuno aveva mai fatto nulla di così meraviglioso per me... e ora tu... il cuore mi scoppia nel petto... sento il suo battito accelerare... vorrei urlare per tanta felicità... 

Poi incrocio il tuo sguardo, mi hai lasciato il tempo di contemplare tutto quello che hai preparato per me... e ora che leggi nei miei occhi tutta la felicità che potessi immaginare sei soddisfatto e felice... ci fissiamo lasciando parlare i nostri occhi per un tempo che non so quantificare... ma che non ha bisogno di parole... 

Poi tu allarghi le braccia pronto ad accogliermi in un abbraccio e io in un attimo mi rifugio in quel porto sicuro che non mi so spiegare come, ma sento come casa... ci stringiamo forte, respirando la nostra gioia e sorridendo l'uno contro l'altra... 

Poi tu mi prendi per mano, mi porti nell'unico punto non illuminato del terrazzo e mi fai appoggiare al muretto... da cui si vede tutta Milano illuminata... resto senza parole, a bocca aperta... è meraviglioso... non so trovare altre parole per descrivere quanto vedo e condivido con te, ora... 

Mi cingi la vita da dietro e il contatto col tuo corpo, seppur tra i maglioni, mi fa rabbrividire... poi appoggi il viso sulla mia spalla e mi sussurri all'orecchio

"Ti piace?"

... è un soffio la tua voce... che mi pervade fin nelle viscere...

LA MIA LETTERA PER TEWhere stories live. Discover now