CAPITOLO 75

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Non so bene da quanto ti sei addormentato... sei così bello, così sereno, il respiro regolare, gli occhi chiusi ad evidenziare le tue lunghe ciglia scure, le labbra socchiuse... il tuo petto che si alza ed abbassa dolcemente... un braccio dietro la tua testa e l'altro intorno alle mie spalle, mentre la mano è appoggiata al mio braccio... resterei a guardarti per ore... vederti così steso di fianco a me, con quell'aria rilassata... sembri appagato dalla vita... e forse lo sei davvero... decido di non svegliarti... hai bisogno di riposare un pò dopo il viaggio lungo ed estenuante, poi abbiamo ancora un pò di tempo prima che i nostri corpi reclamino la cena... 

Così, mi sposto leggermente, senza far rumore o movimenti bruschi... mi siedo sul letto, prendo il telefono, giro un pò sui social, leggo un pò dei post dell'esercito... a cui manchi, vorrebbero sapere come stai, che fai... sorrido, pensando che infondo solo due mesi fa anch'io condividevo quei pensieri... e ora, invece, so bene dove sei, che fai... e soprattutto con chi... mi metto una mano sulla bocca per soffocare la risata che mi si presenta spontanea a quelle affermazioni della mia mente... comunque devo ricordarti di farti vivo... ovviamente, senza rivelare nulla di che... ma devi rassicurare un pò i tuoi fan... infondo io ne faccio parte, lo farò sempre, e vorrei pure io sapere qualcosa...

Non posso fare a meno di scattarti una foto, due, tre... niente, adoro vederti dormire accanto a me... e così, quando saremo lontani queste immagini mi aiuteranno a pensarti più vicino...

Mi metto a guardare le nostre foto nella galleria... sono tutte buffe, da scemi... non riusciamo a fare foto normali noi... beh, non lo siamo quindi forse è davvero impossibile, sorrido di nuovo... poi mi soffermo su un'immagine di noi... due sorrisi meravigliosi, la felicità proprio... il nostro primo mare, il nostro capodanno anticipato... quel giorno solo nostro...

Sembravamo due bimbi che rivedono il mare dopo tanto tempo, quasi fosse la prima volta... c'erano state risate, rincorse,mani nelle mani, linguacce, scherzi... tu che cercavi di buttarmi in acqua, noi che rotolavamo sulla sabbia fredda e umida... un cane che ci colse alla sprovvista e ci leccò il viso con la sua lingua ruvida, le nostre risa fino alle lacrime, le scuse mortificate della padrona... che ti riconobbe, sicuro, ma fece finta di nulla, santa donna... poi baci, carezze... pance affamate... una corsa fino all'unico ristorante aperto in quel periodo a Fregene... tu che chiedevi un posto appartato al proprietario, che conoscevi data la confidenza con cui parlavate... poi ci eravamo lanciati su quei piatti squisiti, bevendo ben due bottiglie di vino... e si stava facendo sentire, ridevamo ad ogni sguardo... le battute erano sempre più colorite e stupide... per fortuna nessuno faceva caso a noi in quell'angolo, a pochi passi dalla cucina... poi eravamo tornati in spiaggia... non volevamo separarci da quel luogo... era solo nostro... nessuno in giro... solo io e te... alla disperata ricerca l'uno dell'altra... sapevamo bene che i giorni successivi sarebbero stati difficili, ma avevamo deciso insieme di non venir meno ai nostri piani già organizzati prima di conoscerci...

Tu saresti partito per l'Africa, il tuo viaggio in solitaria, per recuperare l'ispirazione dopo il tour, il tuo modo per staccare da tutto e tutti e riprendere contatto con la terra che senti aver dato vita all'uomo...

E io sarei andata in montagna con i miei amici... la distanza tra noi sarebbe aumentata in quei giorni... ma sapevamo che i nostri cuori sarebbero stati insieme, anche in quei momenti...

E fu proprio in quegli istanti, passeggiando in silenzio, mano nella mano, così vicini alla riva da rischiare che le onde raggiungessero le nostre scarpe, quando la corrente del mare si faceva più intensa... che decisi cosa ti avrei regalato per quel nuovo anno che non avremmo festeggiato insieme al suo arrivo, ma che ci avrebbe visti uniti nel suo trascorrere... in fondo per Natale e, soprattutto, per il tuo compleanno, non ti avevo fatto un regalo così speciale... era da così poco che ci conoscevamo che avevo una paura folle di sbagliare... così ero andata abbastanza sul sicuro con un blocco da disegno un pò particolare e una scatola di carboncini per alimentare la tua passione per la pittura... tu ne eri stato così entusiasta che mi sembrava quasi impossibile averti reso tanto felice con un dono che all'inizio mi era parso veramente banale... ma tu e la tua capacità di cogliere tutto ciò che sta dietro ai gesti più semplici mi avevate di nuovo stupita e resa a mia volta felice...

Tornammo a casa dei tuoi poco prima di cena... Nadia ci accolse calorosamente appena scendemmo dalla moto... e ci avvisò che dopo mezz'ora sarebbe stato pronto in tavola... ovviamente, tu cercasti di proporre di fare la doccia insieme, per velocizzare i tempi provasti a motivare la tua proposta... ma di risposta ti beccasti solo un...

"Marcoooooooo!?",

seguito da una linguaccia mentre entravo in bagno...

Cenammo tranquilli, anche se tutti più volte si dissero dispiaciuti della mia partenza del giorno dopo, mentre tu facevi l'offeso perché nessuno pensava a te, che, però, avevi ancora un giorno da passare con loro.. .ci furono, quindi, diverse risate per prenderti in giro... ma tu eri il primo a ridere di quel tuo finto offenderti...

Dopo cena chiesi a Claudia e Filippo, il suo ragazzo ormai da qualche anno, di tenerti un pò occupato perché dovevo fare una cosa in camera, ma non ti volevo tra i piedi... entrambi acconsentirono, trovando mille scuse per non farti salire da me... controvoglia gli desti ascolto, pensando che, comunque, io sarei stata impegnata a preparare la valigia...

Circa due ore dopo scesi le scale e ti ritrovai, solo, sul dondolo in giardino... stavi fumando, mentre eri perso ad osservare il cielo limpido e luminoso...mille stelle brillavano nel buio che un minuscolo quarto di luna lasciava stagliarsi sopra di noi... ti accorgesti del mio arrivo quando ormai ero davanti alle tue gambe allungate in avanti... mi facesti segno di sedermi accanto a te... ma io mi sdraiai con la testa sulle tue gambe... i nostri sguardi si incontrarono e dialogarono tra loro prima di tornare insieme a rivolgersi allo spettacolo di luci sopra le nostre teste... tu accarezzavi i miei capelli con una mano, mentre l'altra era intrecciata con le mie, sulla mia pancia...

Interruppi quel silenzio quando iniziai a sentire i brividi percorrermi il corpo...

"Ehi, Marco rientriamo? Inizio ad avere un pò freddo..."

Tu mi guardasti, un tenero bacio sulle mie labbra e poi ci alzammo...

Appena pronti per dormire io presi una busta e te la porsi...

"Questa è per te, cucciolo... ma devi promettermi che la leggerai solo allo scoccare della mezzanotte del primo dell'anno... è il mio regalo per l'inizio del nuovo anno!"

Il tuo sguardo rimbalzava dai miei occhi a quella busta... stupito, curioso, incredulo... poi mi dicesti

"Un'altra lettera?! Poi non si fanno regali per Capodanno... io non ho niente per te..."

"Tu mi hai già regalato tanto, ma capirai quando la leggerai...",

non avevo intenzione di dirti altro, per cui mi posizionai con la testa nell'incavo perfetto tra il tuo collo e la spalla... ti accarezzavo il petto nudo... non capirò mai come fai a dormire così anche in inverno, ma infondo non mi dispiace... sentivo il calore del tuo corpo pervadere il mio attraverso il pigiama... mentre il tuo respiro si inebriava del profumo del mio shampoo e la tua mano giocava con alcune ciocche dei mie capelli...

"Cucciolo, eh?!?"

Ecco, un momento tenero e tu lo rovinavi con le tue domande sceme... ma infondo anche questo amavo di te...

"Si, perché non ti piace?",

ti chiesi io con uno sguardo da bimba monella...

"No, anzi... cucciolo e pulce... solo noi"

Mi dicesti ridendo e io risi con te, in effetti solo noi una fantasia simile... scontati forse, ma erano così perfetti quei due nomignoli... nostri... cercai di imprimere nella mia anima l'immagine di quel momento, del tuo sguardo dolce e sereno, il rumore della tua risata felice... ne avrei avuto bisogno di sicuro in tua assenza... trascorremmo il resto della notte a guardarci, baciarci, coccolarci e parlare... fino a quando crollammo uno tra le braccia dell'altro... aspettando il mattino che ci avrebbe divisi... di nuovo...



Ciao a tutti!

Anche oggi è tardissimo, ma prima di andare a dormire mi faceva piacere regalarvi un nuovo capitolo!

Spero vi piaccia, fatemi sapere che ne pensate e votate!

Grazie mille per continuare a leggere la mia storia! Ci tengo veramente molto

Buonanotte

N.

LA MIA LETTERA PER TEWhere stories live. Discover now