CAPITOLO 97

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"Ora resta solo una questione da sistemare"

Afferma Davide, seduto sul divano, con Simo al suo fianco, appoggiata alla sua spalla... Io e te siamo seduti a terra, tu addossato al divano e io tra le tue gambe, girata di lato per vedere tutti...

"A che ti riferisci Dadde?"

Gli chiedo, continuando a giocherellare con l'anello che ora spicca sul mio anulare sinistro... tu stai ancora mangiando le patatine con cui abbiamo accompagnato il brindisi per festeggiare il meraviglioso momento in cui mi hai chiesto di diventare tua moglie... <aiuto, ancora non ci credo che è successo veramente... eppure quel cerchietto dice esattamente che è tutto vero... siamo fidanzati... e il solo pensiero mi fa sorridere... siamo assolutamente due pazzi incoscienti, due veri folli... ma siamo così innamorati, felici... poi, abbiamo entrambi una voglia quasi indescrivibile, ma totalmente concreta, di avere una famiglia nostra... si, nostra... tua e mia... e di piccoli te e me a scombinarci la vita, come se già non lo fosse a sufficienza... ma nulla è mai stato semplice, normale, tra noi... eppure è sempre stato, fin dal primissimo momento, tutto naturale, spontaneo... insomma, una contrapposizione continua... bianco e nero, luce ed ombra... come noi, tanto simili per certi versi, mentre per altri assolutamente opposti... ma credo sia proprio quest'alternanza a rendere il nostro amore così speciale e unico... caramello e peperoncino... ecco, come definirei in due parole i nostri sei mesi insieme... tanta dolcezza, ma anche altrettanta piccantezza... che a volte è stupenda perché implica passione e ardore... ma a volte, se si sbagliano le dosi, il fuoco che provoca può essere più simile ad un vero incendio disastroso... e pare che io e te insieme siamo in grado di alimentare fuochi anche quando gli intenti sono ben altri...>

"Dai, Marco, riportala tra noi"

Sento in lontananza, mentre tu inizi a baciarmi, distogliendomi dai pensieri in cui mi ero persa... poi quando ti stacchi dalle mie labbra, mi sorridi e ...

"A che pensavi, pulce?... A noi spero, dato il bellissimo sorriso che avevi in viso..."

Io ti sorrido, ti faccio l'occhiolino, poi mi giro verso i nostri amici e al tuo simpatico batterista, rispondo...

"Cretino!... Sei così noioso che ho preferito pensare ad altro!"

Linguaccia... e ciò provoca una piccola battaglia a suon di cuscinate, che io cerco di schivare rifugiandomi tra le tue braccia... ridiamo tutti e quattro a quel semplice momento di ilarità... che, però, non è solo quello... in un qualche modo stiamo costruendo i nostri ricordi... ricordi di due coppie, di quattro ragazzi... di tanto amore, risate, complicità, normalità... di vita... quella stessa vita che siamo sicuri di aver, finalmente, iniziato a vivere appieno...

"Ok, ok, ora basta!"

Chiediamo io e Simo, ormai esauste da quel gioco e dalle risate provocate...

"Dai, su... ora pensiamo alle cose importanti"

Cerca di dire la mia amica, bloccata dal suo ragazzo...

"Vuoi dire che non siamo seri, amore?!",

che inizia a farle il solletico...

"No, no... cioè si... no dai, Dadi smettila... per favore! Basta, basta... ok, si sei... siete seri"

Dice lei ancora ridendo, contorcendosi sul divano...

"Ah, ecco ora andiamo meglio!"

Le risponde lui simil serio... scoppiamo tutti a ridere per la comicità del ragazzo... poi, però, torniamo seri veramente alle tue parole...

"Però, comunque, Simo ha ragione... dobbiamo risolvere la questione del video... e io credo ci sia solo una cosa da fare... ma... non so se..."

Lasci la frase a metà, posando il tuo sguardo su di me... io non capisco subito che intendi, così ti fisso un pò, poi dato il silenzio generale guardo i nostri amici... Simo ricambia il mio sguardo perplesso, invece, il tuo batterista ti sta osservando e gli spunta una leggera smorfia...

LA MIA LETTERA PER TEWhere stories live. Discover now