CAPITOLO 59

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Ciao a tutti/e!

Come va? Scusate se arrivo a pubblicare così tardi, ma vi lascio un lungo capitolo, che spero vi piaccia... fatemi sapere cosa ne pensate su, così magari domani cerco di pubblicare un altro capitolo..😉

Notte, a presto

N.



Ecco sono di nuovo sotto di te, bloccata dalle tue mani e dal tuo corpo, con cui cerchi di non schiacciarmi troppo... <e ora che fai, eh furbetta?!> pensi... 

Poi noti il mio sorriso malizioso e ... <e questo cos'è?... mi stai provocando?... ormai sei mia... e provochi pure?!... cazzo, quanto sei perfetta... quegli occhi... di nuovo... no basta...>, distogli i pensieri da quel tormento che ti provocano, chiudi i tuoi... e vai alla ricerca delle mie labbra... hai bisogno di quei baci, non riesci a farne a meno... 

Piano piano allenti la presa ai miei polsi... con una mano mi prendi la testa per approfondire l'intensità del nostro mangiarci... mentre l'altra scende verso il mio fianco... che accarezzi dolcemente... 

Le mie mani finalmente libere si lanciano sulla tua schiena... ti stringo a me, poi le lascio scorrere fino a portarne una alla base della tua nuca per iniziare a giocare e tormentare i tuoi capelli che adoro... a quel contatto ti sento rabbrividire e poi la tua passione aumenta... 

Ho trovato un tuo punto debole mister Mengoni... sei fregato, penso maliziosamente... e non posso trattenere un sorriso... tu rallenti un attimo... <che hai da sorridere ancora, piccola istigatrice?> pensi, mentre la mia mano indugia tra i tuoi riccioli riportandoti a noi...

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<Se non la smetti di tirarmi i capelli giuro che non rispondo più di me> pensi mentre, senza staccarti minimamente dalle mie labbra, lasci la mia testa per appoggiarti con il braccio al materasso e agevolare il muoversi dell'altra mano, che si sta facendo largo verso la mia pancia... ma stavolta con estrema delicatezza... non vuoi rischiare di nuovo che il tuo tocco rovini il momento magico tra noi... 

La tua mano scivola calda e delicata sulla mia pelle, dal fianco fino all'ombelico... un brivido mi attraversa da capo a piedi... sento un fuoco divampare dentro di me esattamente dal punto in cui la tua mano si è fermata... 

Il tuo indice sottolinea con il tuo passare il contorno del bottoncino al centro del mio corpo... e io sento scorrere nelle mie vene lava bollente che mi pervade tutto il corpo... mi aggrappo alla tua schiena, premendo la mano nel tuo maglione, le mie gambe si legano alle tue la tua mano sulla tua testa ti spinge sempre più vicino a me, come se la distanza non fosse già nulla... 

Ho bisogno di sentirti sempre più vicino... le nostre bocche e le nostre lingue sono come incollate...

<... direi che a qualcuno sta esplodendo il fuoco dentro...> pensi malizioso e appagato... poi inizi lento a salire verso il mio petto... indugi su ogni centimetro del mio corpo facendomi perdere la ragione... 

Si, ormai non connetto più, non so dove sono e che giorno, ora sia... l'unica certezza che ho è che non voglio finisca questo momento... ormai sono completamente nelle tue mani... e tu lo senti... e decidi di passare ad uno step successivo... anche se sei consapevole che forse è sbagliato... è presto... non resisti più... 

Così mentre con una mano indugi sull'orlo del mio reggiseno, disegnandone il contorno... porti l'altra mano sulla mia guancia, accarezzandola delicato... 

Così, però, non hai più appoggi e lentamente premi il tuo corpo sul mio... io ho un sussulto... una serie di brividi mi attraversa la schiena... e il tuo calore si unisce al mio... 

Una scarica di adrenalina fluisce tra i nostri corpi... <cazzo, troppi strati tra noi... voglio sentirti di più...> anche tu ormai sei senza freni, sai che dovremmo fermarci, ma non riesci a smettere... abbiamo innescato una bomba ad orologeria... ed abbiamo perso il detonatore...

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Ora sei completamente sopra di me e posso sentire il tuo eccitamento... mille micro esplosioni dentro di me... lo stomaco è un groviglio confuso da cui partono input verso il resto del corpo, come se ora il mio cervello avesse passato a lui il comando di ogni mio singolo muscolo... 

Poi sento una fitta... proprio dove il tuo bacino preme contro il mio, non ci bado molto... troppa passione scorre tra noi... ma la sento di nuovo... e ancora... cerco di non pensarci... ma insiste... 

E poi capisco di cosa si tratta... e cazzo, non posso resistere... ma come faccio a rovinare questo momento unico... e se poi non tornasse?... non so che fare...

<Ehi, che succede?... dove sei?...> senti che qualcosa è cambiato, come se qualcosa mi avesse portata via da quella dimensione solo nostra... 

Ti stacchi dalle mie labbra, mi guardi... io apro gli occhi e trovo i tuoi a chiedermi che succede... li abbasso... non trovo le parole... mi vergogno troppo... temo ti offenderai... sono nel panico... e come sempre tu mi capisci, mi leggi dentro... 

Ti sposti di fianco a me, mi sollevi il mento con la tua mano, mentre con l'altra mi accarezzi i capelli... mi guardi preoccupato, abbozzi un sorriso e

"Piccola che c'è? Ho fatto qualcosa di sbagliato?... Ho esagerato"

... quanto sei dolce e premuroso... ti prenderesti colpe non tue, anche se non è certo colpa tua... anzi... mi faccio coraggio, ma tengo lo sguardo basso...

"Beh... cioè... no, tu non hai sbagliato nulla, anzi",

ti guardo un attimo per constatare il tuo viso rilassarsi... poi torno a guardare il vuoto...

"Mi sento una scema... mi vergogno...ma insomma... avrei bisogno del... del bagno...",

ecco l'ho detto... ho interrotto quel momento idilliaco per via della mia incontinenza, che di solito mi fa sorridere, ora proprio no...

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Tu impieghi un attimo a collegare... certo, col tuo corpo premevi proprio sulla mia vescica e... beh, scoppi a ridere... 

Poi cerchi i miei occhi con i tuoi occhi, sono così limpidi e teneri... non riesco a sostenere il tuo sguardo, ma tu mi sfiori le labbra con un leggero bacio, poi

"Ahò, certo che sei strana... sei a casa de Mengoni, e 'un diciamo a fà cosa... e stai a pensà ar bagno...",

scoppio a ridere con te, non so come fai a trasformare tutto in qualcosa di divertente... anche quando per la seconda volta sono io a rovinare una situazione magica...

Sollevi la coperta e mi dai la mano per alzarmi...

"Che ne dici se stiamo di sotto dopo, inizia a fare troppo freddo qui?"

... mi dispiace lasciare quel luogo speciale, ma ora mi accorgo del freddo che sento... quindi scendiamo e mi accompagni in bagno...

LA MIA LETTERA PER TEWhere stories live. Discover now