CAPITOLO 106

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Le 16:03...

Siamo nella sala d'aspetto dello studio medico, dove entrambi speriamo venga smentita la notizia che ci ha tenuti distanti in questi ultimi giorni... e che ha allontanato da noi il nostro sogno più grande, il desiderio di iniziare a costruire la nostra famiglia insieme...

Siamo seduti sulle poltroncine fredde in quella stanza abbastanza spoglia, se non fosse per un quadro che non smetto di fissare... non è un caso, non può esserlo... non ci credo alle coincidenze... quindi, deve essere per forza un sogno... è un Monet, il mio pittore preferito... e già solo questo basterebbe... ma il quadro in particolare ha un significato profondo in questo momento... infatti, è uno dei pochi in cui sono presenti figure umane... ben visibili... una donna con un ombrello e in secondo piano una figura più piccola, un bambino... è Donna con parasole. Madame Monet e suo figlio... ti tocco, leggera, il braccio con cui sorreggi una rivista che stai sfogliando distrattamente... ti indico quel dipinto, una riproduzione naturalmente... tu lo osservi veloce, poi torni su quell'immagine... lo riconosci, lo abbiamo visto ad una mostra mesi prima e sai quanto adori quell'artista... dopo pochi secondi sul tuo viso nasce un sorriso complice, hai capito perché te l'ho fatto notare... e subito pensi, pure tu, che è sicuramente di buon auspicio... come me, neppure tu credi che certe cose succedano senza motivo... hanno un loro senso, anche se noi non lo capiamo... mi prendi una mano, la intrecci con la tua, poi la porti in alto e la baci teneramente, fissando i miei occhi con uno sguardo pieno d'amore e speranza... che io ricambio, sorridendoti felice...

Passa ancora qualche minuto prima che la porta si apra e l'infermiera si rivolga a noi...

"Signori Mengoni?... Potete entrare"

Imbarazzo totale... non sono abituata a sentirmi chiamare col tuo cognome... sì, siamo fidanzati... ma io sono ancora la signorina Leoni... e non so se mi farò chiamare signora Mengoni quando saremo sposati... sì, ne sarei, ovviamente, onorata... ma sono anche così abituata al mio cognome che, boh... ci penserò poi...

Tu, invece, ne pari quasi divertito, ma notando il mio sguardo stupito, ti affretti a precisare...

"Non siamo ancora sposati, ma lei è la mia fidanzata, quindi sarà presto la signora Mengoni"

Non hai proprio migliorato la situazione, infatti, entrando nello studio sono rossa come un peperone... ma il dottore non ci bada molto e si rivolge subito a te, serio...

"Signor Mengoni... dopo la sua telefonata di questa mattina ho capito che non ha compreso bene ciò che le ho detto l'altro giorno... in effetti mi era parso un pò distratto e poco presente... infatti mi aspettavo una sua chiamata nei giorni scorsi... e sono felice sai qui, ora, con la sua... fidanzata? Ho capito bene?"

Intervengo, prontamente, io, che mi sono ormai ripresa e fremo dalla voglia di capire cosa deve comunicarci...

"Si, dottore sono la fidanzata di questo sbadato... che non l'ha ascoltata l'altro giorno, o meglio non del tutto... quindi, la prego ci dica subito come stanno le cose!"

Tu tieni lo sguardo basso, ti vergogni per ciò che è successo nei giorni addietro e per la preoccupazione che mi hai fatto provare la sera, che ti ho trovato svenuto nello studio di registrazione... ma io stringo la tua mano, sempre stretta alla mia, per comunicarti il mio amore... tu mi guardi un attimo, poi ci concentriamo entrambi sul dottore che inizia a spiegarci...

"Come le dicevo l'altro giorno, dalle analisi svolte emerge che, probabilmente, faticate ad avere una gravidanza per un piccolo problema con il suo liquido seminale... in pratica, per non usare termini tecnici e poco comprensibili, i suoi spermatozoi, Marco sono un pò lenti, pigri... e questo può risultare un ostacolo alla realizzazione del vostro desiderio di avere figli... ma ciò non  significa che non sia possibile... semplicemente più difficile, ma non impossibile...anzi, potrebbe addirittura essere anche una condizione temporanea... ci possono essere vari fattori, tra i più comuni lo stress, che immagino nel suo lavoro sia abbastanza alto... ma in ogni caso basterà qualche ulteriore accertamento per verificare la modalità d'intervento più funzionale per lei... niente di trascendentale, potrebbero essere sufficienti delle semplici pastiglie... o al massimo qualche iniezione, nel remoto caso non vi siano riscontri positivi con la cura più classica... ma non ci penserei ora... lei è giovane e sicuramente basterà qualche mese di terapia!"

Durante tutto il monologo del medico io e te non abbiamo proferito parola, fissandolo attenti a non perdere una sola parola... e alla fine sui nostri volti, più rilassati e sereni, compaiono due sorrisi felici e rincuorati... poniamo alcune domande per essere certi di aver compreso tutto e infine salutiamo il dottore ringraziandolo di cuore per la pazienza, la comprensione e l'aiuto fornitoci rispetto a quella situazione...

Usciamo in strada quasi volando, tanto i nostri cuori sono sollevati e colmi di gioia e nuova linfa in questo momento... davanti alla tua Triumph mi stringi a te e mi baci con rinnovata passione, poi...

"Scusami ancora pulce... sono un vero disastro... ma... ma ora sono così contento... e ho una gran voglia di stare con te, soli... Ti va se andiamo da qualche parte?"

Eccolo, il mio cucciolo... il mio dolce amore... pronto a risalire dal buio profondo... con me... sei così speciale che non resisto ti bacio di nuovo, prima di risponderti...

"Con te andrei ovunque, sempre, lo sai cucciolo!"

Tu mi fissi, innamorato...

"La mia dolce pulce... dove voi andare allora?"

Io ci penso un pò...

"Ma possiamo restare anche a dormire fuori?"

Ti chiedo timida...

"Tutto ciò che vuoi... fino a domani sera ci siamo solo noi, amore!"

Ti sorrido, entusiasta...

"Allora cosa ne dici del lago?"

Tu mi guardi sorridente...

"E lago sia! Su, andiamo... che se partiamo subito arriviamo per cena!"

"Ma Marco, dobbiamo passare da casa... dobbiamo prendere qualcosa almeno, no?!"

Ma tu non ne sembri preoccupato... hai già qualcosa in mente, te lo leggo nello sguardo mentre mi dici...

"No, non ci serve nulla, fidati amore!"

Poi mi passi il casco e sali svelto mentre indossi il tuo...

Adoro questi tuoi colpi di testa ... la tua follia che è anche un pò la mia... che, infatti, ti assecondo... salgo dietro di te, pronta a tutto... mi basta essere con te... ogni cosa andrà bene finché siamo insieme... poi le informazioni che ci ha appena dato il medico ci hanno restituito il buon umore, ora sappiamo che in ogni modo riusciremo a costruire la nostra famiglia e non ci serve altro...



Come promesso, ecco un altro capitolo.. e ogni mistero è svelato.. per fortuna tutto bene.. colpa di Marco che non aveva ascoltato per bene il medico😜🙈

Cosa ne pensate? Marco dove porterà Giorgia? E cosa accadrà?

Notte notte

N.

LA MIA LETTERA PER TEWhere stories live. Discover now