CAPITOLO 51

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Questo capitolo è un pò più lungo..

Buona lettura💓

N.

PS: aspetto come sempre i vostri commenti!!!



Ma il drin del timer ci fa sussultare e mi allontano di scatto... ti giri a bloccare quel suono fastidioso... poi afferri la pentola e coli la pasta... ne assaggi un pezzetto e

"Per fortuna l'avevo messo, se no se scocevano 'i spaghetti...",

mi sorridi e mi allunghi il resto del lungo filo di pasta che hai assaggiato... scoppio a ridere prendendolo in mano, per poi mangiarlo con gusto... mentre tu già assembli i vari ingredienti con grande disinvoltura... non so... è tutto così strano, ma anche tremendamente semplice e spontaneo... i momenti di imbarazzo sono tanti, ma svaniscono in un attimo tra una battuta ed uno sguardo divertito, un sorriso... è come se ci conoscessimo da sempre... non mi sono mai sentita così con nessuno... e ora sono qui con te... con l'ultima persona con cui avrei mai potuto immaginare di sentirmi così... ed è tutto assolutamente normale... e io sono felice... si, ora lo sono davvero...

Mi accorgo che ti stavo fissando quando ritrovo i tuoi occhi indagatori a chiedersi cosa stessi pensando... ti sorrido abbassando lo sguardo... tu indichi il tavolo apparecchiato con cura... mentre ti avvicini con due piatti fumanti... ma qualcosa attira la mia attenzione... ti guardo con gli occhi da cerbiatto e con la voce più tenera che riesco a fare ti chiedo

"Possiamo mangiare là?"

Indicando il divano dall'altra parte del grande open-space in cui ci troviamo... tu mi guardo con i piatti a mezz'asta... cerchi di restare serio, ma poi esplodi nel tuo sorriso di colori che adoro e mi dici

"Certo!",

così ci spostiamo in sala...

Ci sediamo vicini, la distanza tra i nostri corpi è quasi nulla... appoggi il piatto sulle mie gambe e io di scatto lo sollevo con le mani... è bollente... tu scoppi a ridere, ti alzi, appoggi il tuo piatto sul tavolo, apri un paio di mobiletti, poi torni con un piccolo vassoio su cui appoggi il mio piatto...

"Così va meglio signorina?",

mi prendi in giro... ti dò un leggero pugno sul braccio e tu in risposta sfoderi un sorriso che mi stende...

Così, seduti accanto mangiamo la strepitosa pietanza che hai cucinato, iniziando a chiacchierare e scherzare tra noi...

---

Finito di mangiare ci alziamo per portare i piatti in cucina... vai verso il frigo e...

"Ti va un dolce? È la mia specialità...",

mi dici con uno sguardo furbo...

Io ovviamente accetto, sperando non ci siano frutta o simili, conoscendo i miei gusti strampalati...

"Ok, allora prendi i cucchiaini sul tavolo e vai pure a sederti",

continui misterioso, trafficando nel frigo...

Sei indeciso... ti giri a guardarmi andare verso il divano... <ma si, Marcolì... vai... infondo ha proposto lei de magnà sur divano... pè stà vicini...>, e così pensando estrai una ciotolina sola, da dividere... poi mi raggiungi nascondendola dietro la schiena... io ti guardo perplessa... e ancora di più quando ti siedi accanto a me mostrandomi la ciotola da cui entrambi mangeremo il tuo...

"Tiramisù!",

quasi urlo dalla gioia... tu mi guardi divertito... così mi ricompongo e ridiamo tutti e due... ok, figuraccia fatta...

"Ok, se non si fosse capito lo adoro... anzi è proprio il mio dolce preferito!",

dico felice... tu sorridi, sei soddisfatto di aver azzeccato due piatti su due... mi allunghi la ciotola, impaziente di poter iniziare quello che è pure il tuo dessert preferito... io tentenno, ma poi non resisto e affondo il cucchiaino... e così ci abbuffiamo di tiramisù, fino all'ultima cucchiaiata... che hai preso tu... noti il mio sguardo un pò deluso, così mi allunghi il cucchiaino... ma all'ultimo me lo spalmi sul naso... io non ci credo, non l'hai fatto davvero... invece si, sento colare la crema sul viso... ti fulmino con lo sguardo cercando il tovagliolo... ma tu avvicini l'indice e ne prendi un pò portandolo poi alla bocca...

"Mmm... saporito anche così...",

e mi guardi ridendo... io raccolgo con le dita ciò che rimane sul mio viso e senza darti il tempo di far nulla te lo spalmo sulla guancia...

"Non l'hai fatto ?!"

Dici simil minaccioso... e io

"Invece si, così la prossima volta ci pensi prima...",

non riesco a terminare la frase che noto una luce strana nel tuo sguardo... cerco di alzarmi per allontanarmi, ma tu mi blocchi i polsi e in un attimo sono stesa sul divano e tu sopra di me a farmi il solletico...

Mi dimeno, ma le risate mi tolgono le forze... ti supplico di smettere... ma tu continui incurante delle mie richieste... non hai intenzione di smettere... anche perché quel contatto tra noi, sentirmi muovere sotto di te, avermi così vicina ti piace proprio... ti provoca sensazioni piacevoli... poi sentirmi ridere ti riempie le orecchie e non ti stancheresti mai di sentire quel suono...

Ti guardo mentre ti imploro di smettere che non resisto più, non respiro dal ridere... e quando i tuoi occhi incrociano i miei... ti perdi... la confusione ti assale... non capisci che ti prende, ma ti fermi e resti, per un tempo che mi sembra infinito, con lo sguardo nel mio, ti sento entrare senza chiedere permesso... come se cercassi qualcosa che non trovi... e che ti dà il tormento... così approfitto della tua distrazione e mi libero, mi alzo, abbasso la gonna che era salita oltre metà coscia e con la coppetta vuota e i cucchiaini mi dirigo in cucina...

Ho bisogno di allontanarmi da te... non so che mi prende, ma il cuore mi esplode nel petto... e non solo per il troppo ridere... anche la testa è in confusione... quello sguardo mi ha letteralmente invasa...

LA MIA LETTERA PER TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora