CAPITOLO 63

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Buonasera!

Di nuovo qui, nonostante la testa mi scoppia.. ma vi avevo promesso un altro capitolo e quindi sono qui a pubblicarlo!

Aspetto i vostri commenti, come sempre sono curiosa di sapere cosa pensate della storia, di Marco e Giorgia e di ciò che accade..

A presto

N.



Mi accorgo che mi stai fissando a pochi passi dal divano, sorridi, stai pensando forse, sembri assente, anche se ora i tuoi occhi incontrano i miei e... clic... eccoli, incatenati... e in quell'esatto momento torni anche tu... i nostri sguardi si parlano... si raccontano i nostri pensieri, e sorridono con noi... ora ti avvicini...

"Che ti ha detto Marta?... Pensava ti avessi rapito?"

Ti chiedo sorridendo, mentre ti siedi di nuovo accanto a me sul divano... mi sposti una ciocca di capelli dietro l'orecchio, poi mi scocchi un leggero bacio sulle labbra... ti appoggi allo schienale, allunghi le braccia in alto, poi le porti ad incrociarsi dietro la testa...

"Voleva solo sapere come andava... e ricordarmi che domani mattina ho un impegno... dato che non le rispondevo ai messaggi ha chiamato... ma le ho detto che io domani non lavoro...",

sei improvvisamente cambiato, al solo nominare la tua manager e la sua chiamata, il tuo sguardo si è fatto cupo...

"Ma Marco se hai da fare io domattina prendo un treno, non c'è problema... non devo andare al lavoro, ho preso un permesso, ma..."

Dico fissandoti, ma tu continui a guardare il vuoto davanti a te...

"Ma tu non devi annullare i tuoi impegni così... per me è già un sogno tutto questo, ma sapevo sarebbe finito... infondo..."

Cerco di ricacciare indietro le lacrime che fanno capolino nei miei occhi, e con loro tutti i pensieri fatti pochi minuti fa... non voglio assolutamente crearti problemi col lavoro, con Marta, col tuo mondo... anche se so ne soffrirò da morire perché ormai non mi vedo più in un giorno qualunque dove non ci sei tu...

"...beh, sono una tua...",

tu punti nei miei i tuoi profondi occhi, ora seri, quasi all'esasperazione e

"Non provarci, non farlo di nuovo, non dopo quello che c'è stato tra noi in queste ore... non dire che sei solo una mia fan come le altre... non farmi incazzare anche tu... sai bene anche tu che sarebbero tutte balle..."

Ti sei alzato in piedi, senti il bisogno di allentare la tensione, devi muoverti...

"è successo qualcosa stasera, cazzo...",

sei nervoso, ti agiti... non so che fare, ho sbagliato di nuovo... mi alzo, ti abbraccio da dietro e appoggio la mia testa alla tua schiena

"Scusami...",

dico solo... restiamo in silenzio, sento il tuo respiro rallentare, ti stai calmando... il nostro contatto basta a farti ritrovare un po' di tranquillità... appoggi le tue mani sulle mie, come a tenermi più stretta al tuo cuore... ancora con la guancia sulla tua schiena ti sussurro

"Si, è successo qualcosa stasera... mi hai legata a te come non credevo possibile...",

silenzio... deglutisco, ho parlato senza pensare... è stato il mio cuore a dirti ciò che prova... tu non sei sicuro di aver sentito quelle parole, erano un bisbiglio sul tuo collo, ma poi senti il mio battito aumentare... capisci che le ho pronunciate davvero... quindi tenendomi le mani mi porti davanti a te... io ho lo sguardo sul tuo petto che si solleva leggermente ad ogni respiro... con due dita mi alzi il mento portando i tuoi occhi nei miei... ecco... ora sei a casa... non ti spieghi come, ma è proprio così che ti senti quando ti guardo, quando i nostri sguardi si perdono nel loro mondo di parole non dette... in cui la comunicazione arriva dal cuore...

"Ti prego, non pensare neanche più che tu sei una mia fan e io il tuo idolo... perché sai anche tu che stasera, dal primo momento, siamo stati solo Giorgia e Marco... e ci siamo legati a vicenda in un modo che non ho mai vissuto prima..."

Mi guardi, ora il tuo sguardo è di una dolcezza che mi scioglie... se non fossi tra le tue braccia forse cadrei a terra, le gambe mi cedono dall'emozione... non distolgo gli occhi dai tuoi... mi mordo il labbro inferiore... tu continui, accarezzandomi i boccoli che ricadono sulla mia schiena

"C'è qualcosa che non ci fa riuscire a starci lontani... e non è solo a livello fisico... sono le nostre anime che si cercano continuamente... ed è successo tutto già nel momento in cui quella lettera è arrivata tra le mie mani... non so come abbia fatto... ma ora siamo qui, io e te, noi..."

Ti fermi, sai e senti che quella parola mi provoca un brivido, mi sorridi dolcemente... una umida lacrima scappa al mio controllo e scende senza permesso lungo la mia guancia fino alle mie labbra... la raccolgo come per nasconderla... 

Tu non resisti, mi prendi il viso tra le mani e fai incontrare le mie labbra con le tue per condividere in un tenero bacio anche il salato di quella piccola goccia... poi mi abbracci stringendomi forte a te, io appoggio la testa tra il tuo collo e la spalla... respiro profondamente il tuo profumo, sento ogni singolo muscolo del mio corpo rapito da quella leggera fragranza...

"Scusami Marco, per le mie continue insicurezze... è che non capisco come tu possa provare qualcosa per me... e ho la totale e fottuta paura di perderti, proprio ora che ho trovato...",

un'altra lacrima lascia i miei occhi, e un'altra e un'altra ancora... tu mi sollevi il viso, mi guardi con quegli occhi che mi entrano dentro, come se volessero consolare direttamente il mio cuore...

"Giò, stai tranquilla... io non vado da nessuna parte... e non lascio andare neppure te...",

mi dai un bacio in fronte, poi torni a guardarmi, aspettando che finisca di parlare...

"ora che ho trovato... la... la mia m-metà"

... abbasso un attimo lo sguardo, poi tornando a fissare i tuoi occhi, ora di un nocciola intenso, leggermente lucidi...

"Si, Marco io credo... beh, credo, anzi sono convinta tu sia quello che mi manca per sentirmi completa... ma non voglio..."

Tu mi fermi, mettendomi un dito sulla bocca

"Shhh... non aggiungere altro... perché tu non disturbi, pesi, rompi o qualsiasi cosa stessi per dire..."

Fai trapelare un piccolo sorriso, e io non so come fai a leggermi dentro, ma anche stavolta è così...

"e... comunque... mia piccola pulce anche io sono certo che tu sei il mio pezzo di puzzle, quello che mi completa, che mi fa sentire davvero vivo... e non ho la minima intenzione di farti prendere il volo da me... già te l'ho detto no?! Io voglio volare con te!",

poi mi prendi il viso con le mani e mi baci, mentre le mie lacrime corrispondono alle tue sulle nostre labbra... 

Poi, passi le tue braccia lungo i miei fianchi, mi sollevi appena, io avvinghio le gambe al tuo bacino e lentamente mi porti al divano... 

Ti siedi con me in braccio, mentre le nostre bocche non si scollano un secondo... quando finalmente ci allontaniamo per riprendere fiato, ci guardiamo e scoppiamo a ridere... 

Risate di gioia, consapevoli che non sarà facile... che le nostre insicurezza, paure, dubbi sono ancora lì, latenti... ma ci sono... però, noi insieme sapremo rimetterle al loro posto, lontane da noi... siamo consapevoli che non sarà facile far coincidere i nostri caratteri, con lati tosti e non sempre ben gestiti... ma siamo sicuri che nemmeno questo potrà separarci, perché l'incastro perfetto è fatto...

Esausti dopo tutte le emozioni di questa sera, ed è solo il nostro primo appuntamento... ci sdraiamo sul divano, abbracciati, felici... e con Where the streets have no name degli U2 come sottofondo ci addormentiamo, cullati dai nostri respiri e dalle nostre carezze...

LA MIA LETTERA PER TEWhere stories live. Discover now