CAPITOLO 66

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DUE MESI DOPO

Se penso ai due mesi appena passati, quasi non ci credo... già due mesi da quel nostro primo incontro... solo due mesi da quel noi... ma quante ne abbiamo passate...

È sabato mattina, ci siamo svegliati presto e dopo un bel pò di coccole mi hai proposto di assecondarti in una delle tue folli idee... e io, più pazza di te, ho accettato al volo... ci siamo preparati veloci e ora siamo in autostrada... sfrecci veloce tra le poche macchine che occupano la strada davanti a noi... io stretta a te, in sella alla tua Triumph, e tu, felice, che ogni tanto mi lanci sguardi d'intesa dagli specchietti... ho sempre adorato le moto, la velocità... e con te è tutto ancora meglio... si, perché sei tu, siamo noi... poi quando mi hai chiesto

"Ehi, pulce che ne dici se passassimo il weekend al mare?",

ho iniziato a saltare come una bimba sul letto... infondo, sono una bimba quando si tratta di queste cose, tu lo sai e adori vedermi così euforica... e quando mi sono quasi lanciata su di te per baciarti mi hai accolta, pronto a quel mio slancio d'affetto, ricambiando totalmente il trasporto delle mie labbra sulle tue...

Ora, appoggiata alla tua schiena, mentre l'aria fredda di questo 1° Febbraio ci accarezza attraverso le giacche pesanti e i caschi, non posso fare a meno di ripensare a tutto quello che abbiamo vissuto da quando quella lettera è stata recapitata al tuo hotel a Catania... non sappiamo ancora come ci sia arrivata e forse mai lo sapremo... ma poco importa perché ci ha portato noi e questa è l'unica cosa che conta adesso...

Ripenso a come quel lunedì sera ci siamo salutati... eravamo in stazione centrale a Milano... mi avevi voluta accompagnare a tutti i costi, anche se entrambi sapevamo che sarebbe stato un momento straziante, dopo quella notte e quella giornata in cui c'eravamo solo noi... le nostre chiacchiere, le risate, gli scherzi, le confessioni sussurrate, le lacrime condivise, le mani intrecciate, i baci di cui sapevamo di non poter più fare a meno, gli abbracci, come quello in cui anche in quel preciso istante eravamo aggrappati senza volercene staccare... poi la voce dall'altoparlante annunciava che il mio Freccia Rossa stava per partire e così c'era stato solo il tempo di un ultimo bacio tra le lacrime, che ormai rigavano anche il tuo viso... ci avevi provato in ogni modo a fare quello forte, ma ora che era davvero l'ultima volta che mi stringevi e le nostre labbra si univano in un tenero bacio per chissà quanto tempo, eri esploso... una fitta al cuore mi scosse nel vederti così triste... e in un attimo le porte si chiusero separando le nostre mani, un fischio accompagnò il lento muoversi del treno sulle rotaie... ecco, era tutto finito... non riuscivo a smettere di piangere... i passeggeri, vicino a me, mi guardavano senza poter capire la mia disperazione... 

Certo, loro che ne sapevano di cosa vuol dire trovare finalmente la propria persona e doversene separare per chissà quanto tempo... sapendo che sarebbe stato sempre tutto difficile.. .perché per quanto tu, in quel momento, per me fossi solo Marco... non potevamo fingere che tu non sia anche, e resti, Marco Mengoni...

Mi infilai le cuffie per sentire solo la tua voce, ancora e ancora... erano appena partite le note di Ad occhi chiusi... ecco pure la riproduzione casuale della mia playlist ci si metteva... quando un Dlin indicò l'arrivo di un messaggio... tu... anche se ci eravamo lasciati da meno di dieci minuti...

«Mi manchi già pulce... troppo... ma tornerò presto da te! (la nostra emoji)»

Chiusi gli occhi... la tua voce continuava a riempire le mie orecchie, il mio sguardo offuscato dalle lacrime e le mie labbra che senza voce ripetevano le tue parole... <riesci sempre a colmare il mio cuore vuoto senza te... si, tornerai da me... si, perché ora saremo divisi per un tempo che sembrerà infinito> pensai... infatti di lì a pochi giorni avresti iniziato l'ultima parte del tour, in giro per l'Europa... questo voleva dire stare lontani per circa venti giorni... ecco... già le prime difficoltà per il nostro stare insieme... già a meno di ventiquattro ore da quando per la prima volta i nostri occhi si erano trovati e le nostre braccia scoperte... ecco, cosa le mie paure avevano più volte cercato di dirmi... attenta!

Sarà tutta una salita, sarà tutta una scalata continua questa pazzia... ma quante emozioni mi aveva già regalato quella pazzia... quante promesse... quante palpitazioni, quante sensazioni che non provavo da non ricordo quanto tempo, se poi le avessi mai sentite prima così...

Si, sapevo perfettamente che sarebbe stata dura, che avrei pianto, sofferto... ma ero altrettanto consapevole e certa che finché tu fossi stato dalla mia parte, con me, il sole sarebbe comunque tornato a splendere nel nostro cielo... ed ero pronta ad affrontare tutto per te, per noi...

«E io sarò qui ad aspettarti Marco!... Anche tu mi manchi già da morire, ma ce la faremo! (la nostra emoji)»

Scrissi immaginando il tuo tenero sorriso leggendo le mie parole...

Quanti pianti, lacrime, singhiozzi in quei giorni... quanti messaggi, promesse, frasi di incoraggiamento e conforto, sorrisi forzati, risate sincere, baci sperati, abbracci virtuali, chiamate notturne dopo ogni concerto... notti in bianco a parlare di nulla, solo per sentirsi più vicini... sogni ad occhi aperti, ricordi di quella sera insieme... ore sui social per non perdere nessun aggiornamento di come procedeva il tour... come se così potessi esserti vicina... cercavo tutte le notizie di quelle date che ti tenevano lontano da me... ma che mi rendevano sempre più orgogliosa... avevi conquistato anche l'Europa, anche loro si erano accorti della tua rarità e io non riuscivo a non essere veramente felice per tutto questo, perché è quello che meriti... infondo, io resto una parte di quell'esercito che ti adora e gioisce/soffre con te...

Poi quella busta nella mia posta... le urla di gioia nello scoprire che conteneva un biglietto per l'ultima data del tour... Londra... 18 Dicembre... e un pass per il backstage... oddio, ti avrei rivisto, finalmente... e prima del previsto... ero letteralmente impazzita... ricordo che ti inviai un vocale pieno di grida, incomprensibile ciò che dicevo, ma era chiaro che mi avevi fatto un regalo stupendo... beh, te lo eri fatto anche, a dire il vero... non ne potevi più di sentirmi solo per messaggi, telefonate, video-chiamate...e anche se poi ci sarebbe stato tempo per stare insieme, volevi che partecipassi ad una data europea... ne parlavamo ogni sera... così avevi rotto le scatole a Marta fino a quando, esasperata, ti aveva procurato un biglietto per Londra, appunto...

Mi precipitai al pc per prenotare il volo... era di mercoledì il concerto, oltretutto l'ultima settimana prima delle vacanze natalizie, quindi di prendere ferie o permessi non se ne parlava... al massimo potevo cambiare turno con le colleghe... ma dovevo assolutamente partire da Bologna, il 18 pomeriggio e rientrare col primo volo del 19 mattina, per poi correre direttamente al lavoro... era una pura follia... ma non mi importava... volevo solo vederti e stare con te, anche solo 10 minuti...

Passò meno di un'ora e le prenotazioni erano fatte... avevo dovuto penare non poco per trovare quello di cui avevo bisogno e per non svuotare il mio portafoglio, ma alla fine ce l'avevo fatta...

Partenza da Bologna per Londra il 18/12/'19 alle h. 17:30... e rientro il 19/12/'19 alle h. 05:15... 

I tempi erano veramente stretti, sarei arrivata forse a concerto iniziato perché dovevo capire come arrivare dall'aeroporto allo Shepherd's Bush Empire, ma non mi importava... avevo bisogno di stare con te, anche solo un istante... ma, al solito, tu, come un mago, avevi trovato la soluzione per accorciare i tempi appena ti avevo comunicato gli orari... qualcuno dello staff sarebbe venuto a prendermi in aeroporto per portarmi direttamente al concerto... poi saremmo stati insieme fino al mio rientro e mi avresti accompagnata tu al London-City da cui sarei ripartita...



Buonasera!

Come va?

Ecco un nuovo capitolo.. eh, si ormai sono passati due mesi dall'incontro tra Giorgia e Marco.. e le cose pare vadano bene.. ma chissà dai loro ricordi cosa si scoprirà.. vi lascio in attesa.. 

E io spetto stelline e commenti..

Notte notte

N.

LA MIA LETTERA PER TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora