CAPITOLO 90

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È già sera quando sentiamo la porta aprirsi e delle voci entrare dall'ingresso...

Tu ti alzi e ti vesti svelto... poi raccogli i miei indumenti e me li porgi, sotto le coperte... mi sorridi dolcemente mentre mi lasci un bacio leggero sulle labbra e poi sulla fronte...

"Ehi, sei ancora calda amore... vado a prendere la tachipirina, così tranquillizzo gli altri, poi torno da te!"

"Ti aspetto amore"

Ti rispondo in un sussurro prima di chiudere di nuovo gli occhi e stringermi nelle coperte calde, del tuo calore...

Appena esci dalla camera ti ritrovi Peter davanti... ti guarda, scruta il tuo viso... sorride notando il tuo viso di nuovo sereno, rilassato... anche più felice di prima...

"È andata bene, eh amico?!"

"Si, Peter... anche se c'è stato un momento in cui ho temuto davvero... è quasi più testarda di me... e piena di insicurezze...", 

il tuo sguardo si vela per un attimo di una patina triste... ma poi la scacci via con le tue parole...

"Ma l'ho riportata da me... e ora non ho intenzione di lasciarla sola e..."

Ti interrompi, come se non volessi svelare oltre i tuoi pensieri...

"Marco, che intenzioni hai?... Conosco quello sguardo... Che hai in mente?... Qualsiasi cosa vuoi fare parlane prima con lei, mi raccomando!"

Il tuo amico ti conosce bene e ha capito che hai intenzione di fare qualcosa di importante, ma per cui non è sicuro io sia pronta...

Poi, insieme andate in cucina, dove le donne stanno preparando già la cena... ti rendi conto di avere fame, infondo presi da noi non abbiamo nemmeno pranzato... ma ci siamo nutriti del nostro amore... era tutto ciò che ci serviva in quel momento... ma, ora, il tuo stomaco inizia a brontolare rumorosamente, facendo sorridere tutti in quella stanza, consapevoli del motivo di quella reazione del tuo corpo... dopo un pò Simo ti si avvicina e timorosa ti chiede...

"Com'è andata? E come sta ora?"

Tu ricordi che mi devi portare la medicina per la febbre, ma mi sono addormentata quando sei uscito dalla stanza, perciò hai un pò di tempo... e così decidi di prenderti qualche minuto da dedicare alla mia amica... vi sedete sul divano in sala e le racconti un pò quello che è successo, le parole tra noi... le mie paure, le mie incertezze, le tue...

"... certo che l'amica tua è proprio testona, eh?! Quasi me batte..."

Simo ti guarda abbozzando un sorriso...

"Eh, abbastanza... ma più che altro diciamo che mette sempre gli altri davanti a se stessa... non si sente mai all'altezza degli altri, delle persone a cui vuole bene... non pensa di meritare le cose belle della vita... come se lei non fosse abbastanza... lei quella sbagliata... mai adatta... non si rende conto di quanto, invece, è speciale, con la sua sensibilità smisurata, il suo modo di donare amore senza riflettere, lei si butta, anche se il rischio è tanto... ma è fatta così, non può farne a meno... per questo, Marco devo chiederti un favore..."

Si ferma un attimo per riprendere fiato... ti osserva intensamente, poi sposta lo sguardo davanti a lei...

"Dimmi pure..."

Le tue parole la riportano a fissarti, seria, ma anche profondamente supplichevole...

"Ti prego, non farla soffrire... temo non supererebbe un'altra mazzata... soprattutto perché... Marco, io non l'ho mai vista così... credo non sia mai stata veramente innamorata prima di te... e l'ho vista questa settimana... il solo pensiero di averti perso, di aver perso l'amore della sua vita, perché questo tu sei per lei... beh, l'ha distrutta... demolita... si è addirittura ammalata dalla gran sofferenza... non mangiava, non dormiva... iniziava a non vivere... non sapevo davvero più che fare per aiutarla... solo tu potevi farlo... ma eri anche la causa del suo male... e per questo... si, ti ho odiato Marco... lei è la mia migliore amica... la sorella che non ho mai avuto... e ne ha passate troppe... non ha bisogno di altre ferite... so, ora ne sono certa, che pure tu la ami nello stesso modo assoluto, disperato, unico... e non posso che essere felice per lei... ma, ti prego proteggila... si, è forte... ma proprio perché dona tutta se stessa quando ama, diventa così fragile, vulnerabile..."

LA MIA LETTERA PER TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora