CAPITOLO 41

60 5 0
                                    


In quell'istante le mie amiche, rimaste in disparte per tutta la durata della telefonata, mi si parano davanti con espressioni interrogative, ma anche soddisfatte... si, perché vogliono sapere cosa mi hai detto, però sono felici, hanno capito che è tutto risolto...

Simo mi precede verso la camera e non perde occasione per punzecchiarmi...

"Su, su, che anche se è un santo e ti ha perdonata per quella cazzata... bisogna che ti presenti al top stasera... devi farlo sognare dopo quello avrà passato leggendo il tuo messaggio..."

C'è ancora una punta di acidità nel suo tono, ma poi mi abbraccia forte e mi sorride... infondo, ha ragione... anche se non credo proprio di poter essere in grado di farlo sognare... pur se ora, forse, un po' di più ci credo... anche se sicuramente mi sarà più semplice con la mia mente che non con il mio fisico... ma, non dico nulla, altrimenti faccio un altro casino... le lascio fare... mi diverto a vederle spulciare tra i vestiti nel mio armadio, alla ricerca di qualcosa di perfetto per il nostro incontro... poi i capelli, il trucco...

E non serve a nulla ricordare loro che avrò un viaggio in macchina da affrontare, poi Marta... oddio, ora mi spaventa doverla incontrare...saprà sicuramente di quello stramaledetto messaggio... e che, quindi, quando arriverò da te, sarò di nuovo uno schifo...

"Non lo dire manco per scherzo!"

Mi ammonisce Erika alle prese con il mascara e le mie ciglia ribelli... e Simo con la piastra in una mano e il pettine nell'altra rincara la dose...

"Si, anche perché non dovrai toccarti né i capelli né il viso fin quando non sarai con lui... e lascia stare il vestito!"

Sanno meglio di me che non ce la farò mai, quando sono nervosa le mie mani torturano i miei capelli continuamente e poi non toccarmi il viso... impossibile... mi pruderanno gli occhi, dovrò soffiarmi mille volte il naso, con la lingua toglierò tutto il rossetto in preda all'agitazione e non riuscirò mai a star ferma sul sedile dell'auto... sarebbe decisamente meglio un bel paio di jeans e un maglioncino... infondo, mi aveva scritto tramite Marta che doveva essere comoda... ma niente, non c'è modo di convincerle... così mi arrendo... ma poi infilo di nascosto, nello zaino i jeans, un maglione a collo alto rosso e un paio di new-balance blu... infondo, è dicembre e fa un gran freddo...

Alla fine del loro lungo lavorare su di me mi guardo allo specchio ed effettivamente non sono niente male... stivaletti alla caviglia neri di camoscio, mi sono sempre piaciuti un sacco con i laccetti che si muovono sopra il tacco alto, calze nere lucide, ma belle coprenti per fortuna date le temperature gelide, vestitino leggero nero con grossi fiori rossi stampati, stretto in vita con la gonna morbida a pieghe che scivola fino al mio ginocchio... sopra un caldo cardigan di lana nero... trucco perfetto a risaltare le mie labbra a cuore, come mi prendono in giro le mie amiche, con un bel rossetto rosso mattone e i miei piccoli occhi profondi con un leggero ombretto verde sfumato e una sottile e perfetta linea di eyeliner nero a sottolineare le mie folte e lunghe ciglia marcate dal mascara water-proof, a prova di lacrime, come dice Erika... un leggero tocco di fard per illuminare le mie guance contornate dai soffici e morbidi boccoli che Simo mi ha fatto con cura...

"Beh, direi che lo farai sciogliere per forza così amica... sei uno schianto!"

Mi dice Erika guardandomi riflessa nello specchio... lei, la mia pazza amica con cui ne ho vissute tante, certe pazzie solo con lei potevo farle... così diverse, ma così simili... nate a pochi giorni l'una dall'altra, seppur lei qualche anno dopo di me... ma non potevo trovare un'amica più speciale e pronta a supportarmi nei miei schizzi di follia... infatti, Simo non ci ha pensato due volte a chiamarla per questa impresa... e le ringrazio entrambe per essere sempre al mio fianco... in questo momento non so come avrei fatto senza il loro aiuto...

Simo guarda l'orologio, mancano dieci minuti alle 17...

"Ehi, ci siamo quasi! Hai messo quello che ti serve nello zaino? Hai tutto?... La borsa dov'è?"...

Cavolo, sembrano più agitate loro di me... non so, dopo averti parlato al telefono sono più calma... non so... hai la capacità di tranquillizzarmi con la tua voce... in effetti è sempre stato così anche con la tua musica, mi bastava indossare le cuffie, far partire le tue canzoni e tutto il resto spariva... e anche stavolta è stato così, ma ora è tutto diverso... sarà tutto meglio...

Incalzata dalle loro domande rispondo distrattamente

"Si, si ho tutto...",

in realtà nono so nemmeno che c'è in quello zaino, a parte i vestiti di ricambio e un profumo che ho aggiunto io... controllo, però, la borsa... portafogli, cellulare, chiavi, fazzoletti, trousse per i ritocchi dell'ultimo momento come mi ha più volte ripetuto Erika, le mie adorate cuffie, la power-bank, qualche altro oggetto...ok, la borsa è pronta...

A quel punto il suono del campanello ci fa saltare tutte e tre...




Ciao ciao a tutti!

Come state? Io assolutamente demolito da questo lavoro a distanza, che in pratica non è il mio lavoro.. ma va beh, ce la farò!!!

Pensate che per rilassarmi oggi mi sono messa a trascrivere la storia, quindi abbiate pietà di me se ci saranno errori di battitura, ma non ho nemmeno ricontrollato😜

Comunque tra poco vi pubblico anche un altro capitolo.. poi però aspetto commenti.. che mi danno la forza di continuare a scrivere e a pubblicare.. su, vi prego!!!

Intanto buona serata

A presto

N.

LA MIA LETTERA PER TEWhere stories live. Discover now