CAPITOLO 134

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Hola!

Eccomi qui ad aggiornare.. anche se devo fare una piccola premessa.. ormai mi conoscete e sapete che ogni tanto ci sono colpi di scena inaspettati.. ma questo sicuro non lo avreste mai immaginato.. però, vi prego non insultatemi troppo.. sapete che la storia la costruiscono Marco e Giorgia, io la metto solo nero su bianco😜🙏🙏🙈🙈🙈

Vi voglio bene!😍😘

A presto

N.



Lunedì mattina...

Ti svegli lento, ti stiracchi alzandoti a sedere sul letto... guardi il lenzuolo ben sistemato accanto a te, dovrei essere già rientrata dal weekend con alcune amiche... guardi la sveglia e... le 09:28... ti ho lasciato dormire e sono di sicuro già corsa al lavoro... sorridi felice al pensiero che tra poche ore saremo di nuovo insieme... sono stata fuori solo due giorni, ma ti sono mancata molto, comunque... ormai non ce la fai a star più di tanto senza avermi con te... ma avevo proprio bisogno di quel fine settimana per rivedere quelle amiche lontane... vai verso il bagno, ti spogli e entri nella doccia... ti lasci rilassare dal getto d'acqua tiepida... poi esci, ti infili svelto un paio di boxer, i pantaloncini corti e una maglietta... poi ti dirigi in cucina per prepararti il caffè... mentre prendi la moka noti sul tavolo una busta... col tuo nome... <oh, la mia piccola pulce... un'altra lettera... quanto è dolce...>, poi la prendi e inizi a leggere, sedendoti su uno degli sgabelli... e non credi ai tuoi occhi... non può essere vero... ciò che c'è scritto in quel foglio ti appare totalmente irreale... ma è la mia calligrafia... sono io...

"Marco,

cucciolo mio... non so da dove iniziare... ma non posso continuare così, non meriti ciò che sto facendo e per questo meglio essere sincera fino infondo... sto tornando in Australia! Sto tornando per Roger... si, il bagnino che mi ha salvata a Sydney... beh, non posso più nasconderti ciò che è successo... dopo quel giorno ha iniziato a farmi una corte sfrenata appena tu ti voltavi un attimo... io lo respingevo, ma mi lusingavano quelle attenzioni... che tu non mi riservavi più... eri sempre più preso dalle lezioni di windsurf e di snorkeling... e io mi sentivo sempre più sola trascurata... così alla fine un pomeriggio ho ceduto e... si, insomma è successo il fattaccio tra noi... non volevo Marco, ma lui... beh, mi ha fatta sentire di nuovo bella, desiderata... e si... ormai sono due mesi che penso sempre a lui... e ora... ecco, ora, che ho scoperto di... di... di essere incinta... beh, sono certa sia suo e non posso più mentire a me stessa... e a te... non so se potrai mai perdonarmi... ma devo seguire il mio cuore... me lo hai insegnato tu!

Ricordati che ti ho amato e ti amerò sempre... mi hai ridato la fiducia nell'amore...

Addio Marco!"

Lasci cadere a terra quel foglio che ti sta togliendo l'aria da respirare, la vita... corri in camera, apri l'armadio e scopri che mancano la maggior parte dei miei vestiti... vai in bagno e anche lì lo stesso risultato... urli, tiri calci, pugni ad ogni cosa ti trovi davanti... torni in sala, prendi il telefono... chiami Simo... devi sapere, capire... ma nulla, non ti risponde... provi con Gaia, Erika... ma nulla, nulla... non riesci a stare fermo... cammini frenetico per tutte le stanze della casa... borbotti frasi senza senso, sconclusionate... digiti il nome della tua manager... aspetti impaziente... quegli squilli ti infastidiscono... stupidi suoni inutili... poi...

"Ehi, P., che c'è?"

"Marta, tu sapevi tutto, vero?!?... non mi dire balle, so che non sarebbe mai partita senza avvisarti... ma cazzo, come hai potuto permetterglielo?... Sai quanto la amo, cazzo, è la mia vita... e io la sua... chi è sto cojone, ora?!? Me lo spieghi?... E io che dovrei fà, ora?  stà qui a fà niente, mentre un cojone qualunque me frega la fidanzata???... Ahò, ma che è, me state a pijà tutti pè culo?!"

Sei furioso, inviperito, non ti contieni... parli in fretta, in romanesco... sei nervoso, agitato... non puoi trattenere la rabbia che senti salire in te... Marta, ti lasca sfogare un pò, cercando di capire che succede, poi ti interrompe...

"Marco, calmati... che stai dicendo? Che succede?... Io non sento Giò da alcuni giorni... ma dov'è, ora? E che vuol dire che è partita? Per dove poi?"

Ti rendi conto dal suo tono preoccupato che lei non sa veramente nulla... le racconti ogni cosa, poi permetti alle tue lacrime di sfogarsi, di liberarsi dalla loro prigionia tra le tue folte ciglia scure... l'ira, ora, si mescola alla paura, al timore di avermi persa per sempre, sul serio...

"Mà, io devo parlarle, devo andare in Australia! Non può finire così, non può lasciarmi così, se vuole farlo deve dirmelo guardandomi negli occhi... quello stronzo le ha fatto il lavaggio del cervello... poi... poi... incinta?!? Cazzo, no Marta, no... lui... oddio... lui..."

Non riesci a pensare che un altro uomo mi abbia sfiorata... che io glielo abbia permesso... figuriamoci dirlo, concretizzare quei pensieri così dolorosi... chiedi alla tua amica di prenotarti un volo al più presto, non puoi aspettare... poi, mentre butti vestiti a caso in uno zaino, chiami mia mamma... lei di sicuro sa qualcosa... e tu devi sapere cosa mi ha spinta a quel gesto così insensato...

Tutto ciò che lei ti sa dire, però, è...

"Marco, mi ha solo detto che doveva partire, che sapeva di deluderci, deludere te e tutti, ma che doveva seguire il cuore... ho provato a farla ragionare, ma ha spento il telefono e sono due giorni che non la sento... speravo ci ripensasse... forse ho sbagliato a non chiamarti subito, ma pensavo davvero non riuscisse a partire veramente... e... oddio, Giò ti ama più di se stessa, non so perché sta facendo tutto questo... Marco, valla a riprendere , ti prego!"

Tu le prometti che lo farai e che mi riporterai a casa, la nostra e che poi mi sposerai subito, perché solo così potremo essere felici sul serio...

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Sei appena atterrato... esci dall'aereo e subito ti avvolge la brezza marina che arriva dalla Botany Bay... ricordi bene la prima volta che l'hai sentita e quanto eri felice in quel momento... io ero al tuo fianco, stretta nel tuo abbraccio... condividevamo un sogno... il nostro sogno... il nostro amore... una lacrima fa capolino all'angolo del tuo occhio destro... cerchi di fermarla... ma il dolore che il tuo cuore prova ora è troppo forte... chiudi gli occhi un secondo... poi li riapri e quella goccia abbandona il suo rifugio per scivolare sulla tua barba scura... la asciughi con un dito mentre pensi a quanto la vita può essere infausta e crudele... ti ha riportato in quel luogo che amo, dove mi hai portata tu per superare un momento di crisi, per cercare di realizzare i nostri desideri... e, ora, invece, pare sia tutto perso, svanito... ma non ci puoi credere... non vuoi... che senso avrebbe avuto tutto ciò che abbiamo vissuto se poi questa deve essere la fine... abbiamo superato la perdita del nostro bambino, ci siamo ritrovati dopo mesi di separazione... come se questi non fossero mai esistiti... siamo stati più forti della lontananza, delle nostre paure, dei giudizi del mondo... come può terminare così un amore grande ed unico come il nostro?... Poi per chi?... per un bagnino qualunque?... e non può essere che il bambino che di nuovo porto in grembo non sia tuo... non è possibile... ti sembra folle... sai ciò che mi lega a te, al tuo cuore... e allora che è successo?! Perché quella lettera? Quelle parole che sei certo, so avrebbero rotto in mille pezzi il tuo cuore... la tua anima... la tua vita...

Non ti rendi neppure conto che sei uscito dall'aeroporto... i tuoi gesti sono meccanici... ti muovi mosso dal bisogno di vedermi, parlarmi... la tua mente inizia a prospettarti scenari a cui non sei preparato... la mia conferma a quelle parole... le sue mani sulla mia pancia in crescita, le sue labbra a sfiorare le mie e il mio sguardo innamorato al suo viso... no, non ce la fai... stai impazzendo... e io continuo a non rispondere al telefono... risulta spento... come se avessi azzerato con lui tutta la mia vita... la nostra... fermi un taxi, sali, dai l'indirizzo del resort in cui abbiamo trascorso un mese, che per te è stato splendido... ma che probabilmente lo è stato solo ai tuoi occhi... un'altra lacrima riga il tuo viso e non riesci a trattenerla... con l'avvicinarsi a quel luogo senti il cuore frantumarsi ad ogni km, ma sai che non c'è altro da fare... puoi solo affrontarmi per verificare come realmente stanno le cose... nella totale speranza di essere in grado di riportarmi a te, al tuo cuore, al nostro amore...





LA MIA LETTERA PER TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora