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«Quindi darai una delle tue mega feste?» Chiese retoricamente la Serpent, rivolgendosi alla corvina che stava raccogliendo, dall'armadietto, tutto l'occorrente necessario per poter svolgere la lezione di chimica.

«Proprio così Topaz, ormai fa caldo, ci sarà la piscina a disposizione e tanto alcol.» Confessò guardandola furba, facendole l'occhiolino.

«Sei la migliore Ronnie, come al solito» Ribatté, sorridendole genuinamente.

«Tornerai in carreggiata facendo una delle tue solite conquiste?» Domandò stringendosi i libri contro il petto.

«Non penso V, sai come stanno le cose.» Mormorò affranta, poggiando la schiena al muro, tirando indietro la testa.

«Vuoi tornare con Cheryl, vero?» Le chiese dolcemente, sapendo che non era ancora riuscita a superare la loro rottura nonostante fossero passati un paio di mesi ormai.

«Si, lo vorrei con tutta me stessa, ma lei ormai è andata avanti, quindi non posso farci nulla.» Contestò stringendosi nelle spalle, imponendo ai suoi occhi di non diventare lucidi.

«Toni, tu e Cheryl siete anime gemelle, nonostante il tempo, o quello che continua ad accadere tra di voi troverete sempre il modo per tornare dall'altra, anche quando sembrerà non esserci più nessuna speranza. Vi amate, e non avete mai smesso di farlo.»

«Non so, sembra che non voglia più vedermi.» Contestò, abbassando leggermente lo sguardo sulla propria mano, cominciando a giocare con gli anelli che portava alle dita per cercare di scaricare la tensione.

«Avete litigato pesantemente l'ultima volta, e nessuna delle due si è andata a scusare perché siete troppo orgogliose. Per una volta metti questa tua cazzo di caratteristica da parte, e vai a prenderti la persona che ami, prima che possa finire tra le braccia di qualcun'altra.» Ammise, colpendole ripetutamente il petto con un dito.

Flashback

«Oh wow, finalmente sei arrivata.» Mormorò la Serpent con rammarico, sorseggiando una birra, sorridendo amaramente.

«Scusa TT, ho avuto un contrattempo al lavoro.» Ribatté, sfilandosi la giacca, appoggiandola sulla ringhiera delle scale, avvicinandosi successivamente verso di lei, lasciandole un bacio sulla guancia.

«Come ogni singola volta.» Affermò a denti stretti, Serrando le mani a pugno per cercare di contenere la rabbia.

«Sentì, mi dispiace ma non sono io a decidere i turni.» Affermò con un velo di fastidio, prendendo posto dall'altra estremità del tavolo.

«Penso solo al fatto che hai diciassette anni, e che i soldi non ti servono dato le tue condizioni economiche, quindi non capisco per quale motivo tu debba lavorare così freneticamente ogni settimana.» Ribatté, portandosi il collo della bottiglia alle labbra, ingoiando il contenuto.

«Cosa vorresti dire con questo scusa?» Domandò inarcando un sopracciglio, guardandola abbastanza confusa.

«Sto dicendo che se non vuoi più passare del tempo con me basta dirlo, non serve che vai a lavorare per evitarmi, anzi sai che ti dico? Levo il disturbo.» Affermò, scuotendo il capo, indossando la giacca di pelle dei Serpent, avviandosi verso la porta, fermandosi però quando venne strattonata dal polso.

«Che c'è?» Chiese duramente, girando il viso per poterla guardare.

«Hai finito di dire cazzate? Lo sai che ti amo più di quanto abbia mai fatto con chiunque altro.» Confesso, afferrandole il viso con entrambe le mani accarezzandole dolcemente le guance.

Choni one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora