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Avvertenza: linguaggio eccessivamente spinto, scene audaci, e smut

«Che scuola di merda» Sbottò la Serpent, camminando pesantemente lungo il corridoio, aprendo la porta del bagno, cambiando completamente umore non appena vide la ragazza che, da diverse settimane ormai, le stava facendo perdere la testa.

«La giornata è iniziata malissimo ma a quanto vedo potrebbe prendere una piega diversa.» Disse maliziosa, attirando l'attenzione di Cheryl che alzò gli occhi al cielo non appena incontrò il suo sguardo.
«Cosa vuoi Topaz?» Domandò evidentemente annoiata, tornando ad osservare la propria immagine riflessa nello specchio, sistemandosi il trucco.

«Posso sapere perché sei sempre così scontrosa?» Ribatté, avvicinandosi a lei, posando le mani sul lavandino, girando il volto per poterla squadrare nel minimo dettaglio.
«È la tua presenza che mi infastidisce.» Contestò, proseguendo le sue azioni.
«Ah si?» Chiese di rimando, inarcando maliziosamente le sopracciglia.
«Già, ora puoi levarti dalle palle o devi continuare a rompere i coglioni?» Ribatté a tono, sussultando leggermente non appena percepì delle braccia sottili avvolgerle la vita da dietro.

«Sai non mi sembravi così contrariata mentre ti sentivo urlare ripetutamente il mio nome quando ero sopra di te.» Sussurrò contro il suo timpano con voce roca, mordendole successivamente il lobo, facendo scivolare una mano per tutta la lunghezza del suo addome, infilandola sotto il tessuto della gonna, fermandola sopra il suo centro ancora coperto dalla biancheria intima.

«È stato solo uno sbaglio.» Mormorò ansimando lievemente, serrando le palpebre per qualche istante.
«Uno sbaglio che si è ripetuto un po' troppe volte, non credi?» Ribatté, giocando con la mutandina di pizzo.
«Avremo fatto sesso minimo una ventina di volte da quando sono arrivata in questa scuola, e sono qui da poco più di tre settimane.» Proseguì, spostandole tutti i capelli da un lato, scoprendole la parte destra del collo, iniziando a lambirla lentamente, prendendo di tanto in tanto dei tratti di pelle tra i denti succhiandoli avidamente, passandoci successivamente la lingua.

«È una storia che è iniziata ed è finita, come è normale che sia, devi fartene una razione Topaz.» Affermò, cercando di resistere alla sue tentazioni.
«Da quanto avevi sancito, le nostre scopate occasionali si sarebbero dovute concludere tempo fa, eppure credo di ricordare che due giorni fa mi imploravi di finire quello che avevo iniziato mentre la mia faccia si trovava in mezzo alle tue cosce, nel bagno del Pop's o sbaglio.?» Mormorò, palpandole voracemente il seno con la mano che aveva a disposizione, sorridendo cinica non appena si lasciò scappare un debole gemito.

Le spostò leggermente gli slip, facendo scorrere un dito per tutta la lunghezza dell'intimità, sogghignando non appena percepì la sua evidente eccitazione.
«Il tuo corpo reagisce ancora perfettamente al mio tocco, quindi è inutile che ti ostini a fare la santarellina, sappiamo entrambe che lo vuoi tanto quanto me.» Sussurrò, lasciandole una sfilza di baci umidi sulla mandibola.

«Toni...» Ansimò, mordendosi il labbro inferiore, inarcando leggermente la schiena, riuscendo successivamente a riprendere un minimo stabilità.
«Tutto questo è sbagliato e lo sai a che tu!» Aggiunse, girandosi tra le sue braccia, sentendo le parole morirle in gola non appena incontrò i suoi occhi che la scrutavano attentamente.

«Ti ricordo che sei stata tu ad iniziare questo gioco, io non mi sono semplicemente tirata indietro.» Sussurrò, posizionando le mani sotto i suoi reni, attirandola maggiormente verso di sé.
«Non facevi altro che provocarmi e cercare di sedurmi, volevo darti una minima soddisfazione.» Ribatté sfrontatamente, cercando di non toccarla.

«Hai un'altra?» Domandò improvvisamente , contraendo i muscoli del viso, aumentando la presa sui suoi fianchi.
«Che?!» Contestò corrugando la fronte.
«Ti ho chiesto se hai una puttana che ti gira intorno.» Ripeté, usando un linguaggio più duro, iniziando ad innervosirsi estremamente.
«Se anche fosse non è una cosa che ti deve importare.» Disse cinicamente.

Choni one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora