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«Ricordatemi per quale stupido motivo ho scelto di accettare l'invito di questa sera» Sbuffai, osservando le due ragazze alle mie spalle attraverso il riflesso dello specchio, stando attenta a rivestire meticolosamente le ciglia di un abbondante quantità di mascara.
«Perché oggi soprattutto hai bisogno di distrarti senza stare chiusa in casa a pensare.» Contestò Veronica, accarezzandomi leggermente il fianco, sorridendo con dolcezza, cercando di tranquillizzarmi.

Aveva ragione, non potevo negarlo. Era il secondo anno che passavo senza Jason, e quel giorno erano esattamente due anni dal momento in cui mi aveva lasciata, rendendo la vita ancor più complicata di prima. Il mio programma per quella giornata era di rimanere chiusa in casa a piangere, senza vedere nessuno, ma Betty e Veronica avevano insistito con tutte le loro forze per tirarmi fuori dall'abitazione , e per quanto le avessi trattate male per questo, ero profondamente grata a loro per il grande sforzo che stavano facendo com me.

Quando completai il make up rimasi per qualche momento ad osservare la mia immagine, accennando un piccolo sorriso. L' eye-liner insieme al mascara accentuavano notevolmente i miei occhi, facendo risaltare il mio sguardo, mente il rossetto rosso evidenziava esorbitantemente le labbra. Per quanto riguardava l'outfit avevo indosso un corsetto in pizzo rosso che lasciava scoperto metà del mio stomaco. Al di sotto avevo deciso di optare per una semplice gonna nera che mi arrivava leggermente al di sopra del ginocchio.

«Sei bellissima.» La voce di Betty mi distrasse dai miei pensieri, inducendomi a voltarmi nella sua direzione, circondandole strettamente il collo con entrambe le braccia, socchiudendo le palpebre per qualche attimo, cercando di incanalare al meglio quella piccola dose di affetto.
«Grazie cugina.» Sussurrai, prima di separarmi dalla sua stretta, lanciando un breve sguardo anche a Veronica, uscendo successivamente dal bagno, avendo bisogno di rimanere sola per qualche momento, cercando di comprendere effettivamente quello che stava accadendo accanto a me.

Chiusi lentamente la porta, avviandomi verso la camera di Jason. Sgattaiolai oltre il corridoio, giungendo alla mia meta. Fui titubante inizialmente sul da farsi ma successivamente riuscii a trovare il coraggio per entrare. Camminai con estrema lentezza verso il letto dove mi sedetti, sentendomi sprofondare nel materasso. Accarezzai lievemente le coperte, guardandomi attorno, rilasciando un pesante sospiro. Mi mancava così tanto...

Percepii un forte peso ancorarsi al petto, inducendo involontariamente i miei occhi a diventare vagamente umidi. Dovevo essere forte. Dovevo essere forte per lui.

Girai il volto verso il comodino, sorridendo vagamente davanti alla foto che ci ritraeva abbracciati davanti le scalinate della Riverdale High. Senza pensarci due volte allungai il braccio verso la cornice, afferrandola con delicatezza. Lasciai scivolare le dita sul vetrino, concentrandomi maggiormente sul suo voto, accarezzandolo come se in qualche modo potesse essere capace di percepirlo. Ancora non riuscivo a realizzare che tutto quello fosse  vero, ancora non riuscivo ad accettare che la vita me lo avesse strappato dalle mani per sempre.

Avvicinai la fotografia alle labbra, lasciando un delicato bacio sulla figura, senza preoccuparmi dell'impronta che lasciai sopra a causa del rossetto. Dopo di che rimisi l'oggetto a posto, alzandomi dal materasso.

Diedi un'ultima occhiata attorno a me, come a volermi assicurare che tutto fosse incredibilmente perfetto, prima di lasciar scorrere le dita sull'interruttore, spegnendo la luce, abbandonando in seguito la camera, cercando di chiudere al suo interno anche i ricordi per quella sera.

«Quando volete possiamo andare.» Affermai facendo capolinea nella mia stanza, ricevendo in risposta due dolci sorrisi e prima che me ne accorgessi mi ritrovai avvolta in un abbraccio di gruppo che mi scaldò il cuore.
«Ti vogliamo bene» Esclamò Veronica, aumentando leggermente la presa attorno ai miei fianchi, facendomi sospirare.
«Anche io.» Risposi.

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