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«Potrei riavere il mio zaino?» Domandò Zoe, una studentessa che frequentava  il primo superiore, osservando estremamente spaventata i due ragazzi che se lo stavano lanciando

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«Potrei riavere il mio zaino?» Domandò Zoe, una studentessa che frequentava  il primo superiore, osservando estremamente spaventata i due ragazzi che se lo stavano lanciando.
«Dai Tim, prendilo.» Esclamò Toni ridendo, tirando in aria l'oggetto facendolo ricadere tra le braccia del suo amico.

«Per favore, mi serve. Devo tornare in classe.» Balbettò  la più piccola, sistemandosi gli occhiali sul ponte del naso.
«Hai sentito? Ci sta implorando di lasciarla in pace.» La sfotté la Serpent, scompigliandole i capelli, per poi aprire la cartella e lasciar cadere il contenuto contro il suolo.
«Ops.» Aggiunse, fingendosi sbadata per poi scoppiare a ridere insieme a Tim.

«Toni, ma si può sapere cosa cazzo fai?» Domandò Sweet Pea, camminando pesantemente nel corridoio, strattonandola da un braccio.
«Dio quanto sei noioso, stavo semplicemente cercando di divertirmi.» Sbuffò, alzando gli occhi al cielo.

«Ah e adesso bullizzare una bambina è divertente? Ma io dico, ti è andato di volta il cervello?» Urlò, afferrandole strettamente il viso, facendo incontrare i loro sguardi.
«Non rompere le palle.» Sbottò, posando le mani sul suo petto per spingerlo lontano dal proprio corpo.

«Vorrei davvero sapere dov'è finita la vera Toni. Tu non sei così, cazzo.  Hai sempre odiato ogni singola forma di discriminazione e sei sempre stata un'esempio per tutti, e ora guardati!» Esclamò, portandosi una mano sul volto.
«Quella era la vecchia versione di me, ora sono così, che ti piaccia oppure no.» Ribatté, sistemandosi la cartella sulla spalla.

«Ho finito la pazienza. Se provi anche solo minimamente a fare un'altro singolo sbaglio puoi anche dire addio ai Serpents.» Contestò duramente.
«Non avresti il coraggio di buttarmi fuori, faccio parte della gang fin da la nascita!» Sbottò, guardandolo con occhi pieni di rabbia.

«Non me ne frega niente! È l'unico modo per cercare di farti tornare in te. Datti una svegliata, perché così non andrai mai da nessuna parte.»
«Dite di essere miei amici, la mia famiglia, eppure guardatevi; invece di venire in mio soccorso e cercare di capire cosa c'è che non va, preferite sbarazzarvi di me. Non mi sembra di essere l'unica che è diventata una persona di merda.» Mormorò, cercando di non lasciar trapelare nemmeno una misera emozione o un misero accenno di cedimento.

«Non cercare di rigirare la situazione a tuo favore perché l'unica che sta commettendo degli sbagli qui, sei tu.» Ribatté, per poi tirare un pugno sull''armadietto ed allontanarsi da lei.
«Forse è meglio che andiamo in classe ora. Non ti preoccupare per lui, ci penserò io.» Intervenne Tim, circondandole il collo con un braccio, facendola annuire.

«Topaz, questo è l'ennesimo ritardo del mese! Se prenderà anche un'altro singolo richiamo sarò costretta a mandarla dal preside.» Affermò la professoressa non appena la vide entrare nell'aula.

Toni non rispose, si limitò semplicemente a guardarla male, per poi andarsi a sedere nell'ultimo posto rimasto libero, situato davanti alla sua ex.
Cercò di non dare peso a quella situazione e collegò il telefono alle cuffiette, facendo partire della musica, tirandosi successivamente su il cappuccio della felpa.

Choni one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora