«Non riesco a credere che mi abbia chiesto veramente una cosa del genere.» Mormorai, rilasciando un sospiro, mentre osservavo la mia immagine riflessa nello specchio, lasciando che Heather mi allacciasse la cerniera dell'abito blu che avevo indosso.
«È stato crudele da parte sua, ma sono molto fiera di te per aver accettato. Questo dimostra la meraviglia di persona che sei, e l'esorbitante modo in cui, nonostante tutto, tieni ancora a lei.» Ribatté, accarezzandomi leggermente le spalle, lasciando incontrare i nostri occhi attraverso il materiale di vetro.
Mi sentivo completamente stanca, come se qualcuno fosse penetrato nel mio corpo per estirparmi tutte le energie.
«Non so se ce la faccio.» Sussurrai, mordendomi l'interno della guancia non appena sentii i miei occhi iniziare a pizzicare.
Come avrei fatto ad andare al suo addio al nubilato? Come avrei fatto a presentarmi nel locale come se nulla fosse? Come se lei non avesse più alcun tipo di effetto su di me?
Potevo sentire il corpo consumarsi da un dolore che non avevo mai provato prima. Quello sarebbe stato l'addio definitivo. La stavo veramente perdendo, per sempre.
«Si che ce la fai. Tu puoi fare ogni singola cosa Cher.» Contestò.
«Non penso. Oggi dovrò sostenere questa festa del cazzo, facendo finta che tutto vada per il meglio, e poi, come se non bastasse, dovrò fare un fottuto discorso per lei, visto che me l'ha chiesto, e poi tra un paio di giorni dovrò celebrare il loro cazzo di matrimonio. Non sarò mai capace di superare tutto questo. Io non posso farlo, io...io non voglio farlo. Io non voglio dirle addio.» Mormorai, sentendo la terra iniziare a sparire da sotto i miei piedi.
Ed io che l'amore non l'avevo mai cercato, ero finita per trovarlo in un paio di occhi marroni, che dopo otto anni continuavano ad essere la mia casa, nonostante i vari ostacoli a cui eravamo state sottoposte.
Stare lontana da Toni era la cosa più difficile che mi fosse mai successa, più le ero distante più sentivo il fiato iniziare a diventare pesante, privandomi della capacità di respirare in maniera ottimale.
Seppur in tutti quegli anni avessi cercato di dimostrarmi forte, fingendo che nella mi scalfisse, vivere senza lei iniziava a diventare impossibile. Avevo paura.
Ero incredibilmente terrorizzata per tutto quello che sarebbe potuto succedere.
Sentivo una parte del mio cuore ardere da un tumulto di emozioni, che si accendevano ancor di più a causa della delusione. Nonostante avessi cercato dimostrarmi il più ostile possibile nei suoi confronti, in tutti quegli anni, una parte di me non aveva mai smesso di credere in noi, di credere in un nostro ritorno, eppure, ero stata così stupida da aggrapparmi ad un idea così superficiale, che non aveva fatto altro che volatilizzarsi nel corso degli anni. L'avevo persa. L'avevo persa veramente questa volta, e non ci sarebbe mai stato nulla in grado di ridarmela indietro.
«Io non so vivere senza di lei Heath, posso fingere di farlo. Posso mostrarmi stronza quando mi è attorno, farle credere di stare bene, ma poi, quando mi ritrovo da sola, non posso portare avanti questa messa in scena. Io non sono pronta a dirle addio. So che devo farlo, ma nonostante tutto il male che mi ha fatto, io continuo a sperare solo nel meglio per lei. Nonostante tutto il male che mi ha inflitto io continuo a sperare unicamente per la sua felicità, nonostante quest'ultima vada ad ostacolare la mia. Non riesco a lasciarla andare, io non sarò mai capace di dirle addio del tutto.» Confessai, sentendo il cuore appesantirsi man mano che le parole fluivano velocemente dalla mia bocca, prima di ritrovarmi avvolta in un abbraccio confortante.
«Tu ami troppo Cher.» Sussurrò. Aveva ragione, ma non potevo fare altrimenti.
Toni era entrata nella mia vita in punta di piedi, spalancando le porte del mio mondo, senza chiedere il permesso, conquistandomi con interezza. Aveva creduto in me ancor prima che lo facessi io, cedendomi una motivazione per continuare a lottare, anche quando ogni spiaggia sembrava essere inutile. Si era sempre battuta per me, per conoscermi, per aiutarmi, per salvarmi, e faceva male sapere che non l'avrebbe più fatto.
