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«Toniii Dio mio smettila

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«Toniii Dio mio smettila.» Esclamò la rossa, continuando a correre per tutto il salotto, cercando di scappare dalla sua ragazza che voleva farle il solletico.
«La prossima volta eviti di svegliarmi con delle cuscinate.» Ribatté, provando a prenderla, iniziando a lanciarle degli oggetti per ostacolare il suo percorso, rischiando di farla cadere un paio di volte.

«Non è colpa mia se dormi come un sasso.» Cantilenò.
«Ma è sabato! Posso dormire quanto voglio.» Si lamentò.
«No, non puoi.» Ammise
«E si può sapere perché.?»Domandò inarcando un sopracciglio.
«Perché mi manchi.» Confessò
«Ma sono letteralmente accanto a te.» Contestò
«Non importa non sei cosciente.» Ribatté mettendo il broncio, fermandosi per qualche istante, girando il volto verso la sua direzione, permettendole di afferrarle i fianchi, finendo completamente sdraiata sul divano con lei sopra, poco dopo.

Inizio a ridere e dimenarsi non appena la Serpent prese a solleticare i fianchi, non riuscendo a trattenere un sorriso vedendola così felice.

«Sai svegliarmi con di baci o delle carezze sarebbe stato più carino.» Affermò, proseguendo le sue azioni.
«Ci ho trovato, ma visto che non ti svegliavi con le buone, ho dovuto usare le maniere forti.» Disse immersa nelle risate, cercando di staccarle le mani dai propri fianchi.

«Dai Toniii basta!» Esclamò, finendo per darle una debole ginocchiata sullo stomaco a causa dei suoi movimenti repentini.
« Ohw » Mormorò per il dolore, cercando comunque di non farci caso.
«Oddio TT, ti ho fatto male?» Domandò preoccupata, contraendo i muscoli per cercare di non sentire il solletico almeno in quel momento.
«No, tranquilla.» Ribatté con un sorriso, lasciandole un piccolo bacio sulle labbra, per poi stendersi completamente sul suo corpo, accoccolandosi a lei.

«Abbiamo finito di fare le bambine?» Le domandò divertita, accarezzandole la schiena.
«Guarda che se mi provochi ricomincio.» La minacciò, alzando leggermente il busto per poterla guardare negli occhi
«No, ti prego. Stavo solo scherzando.» Si mise immediatamente sulle difensive, beccandole la punta del naso.
«Bene.» Ribatté con voce roca, nascondendo la testa nell'incavo del suo collo, sobbalzando non appena Cheryl iniziò a solleticarle lo stomaco, facendo alzare di scatto, correndo per tutta la casa, lasciandosi inseguire.

«Blossom, sei una stronza.» Si lamentò correndo, muovendo il viso nella sua direzione, inciampando su qualcosa, finendo stesa completamente al suolo facendo scoppiare a ridere sia la rossa che la bambina.
«Tu che hai da ridere eh? Piccola peste.» Domandò divertita, rivolgendosi alla sorella, scattando in piedi, prendendola in braccio, facendo il solletico anche a lei, per poi scoprirle la pancia, iniziando a fare delle pernacchie a contatto con la pelle, portandola a ridere fortemente, mentre Cheryl osservava la scena con occhi pieni di dolcezza.

Se solo non fossero state delle semplici adolescenti, sarebbe sembrato che quella piccola bambina dai capelli castani e ricciolini, e occhi verdi, fosse loro figlia.

Choni one shotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora