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Il sole era ormai calato da qualche ora, lasciando che il buio  irrompesse nella stanza, attraverso il vetro delle finestre

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Il sole era ormai calato da qualche ora, lasciando che il buio irrompesse nella stanza, attraverso il vetro delle finestre. La luce fioca dell'appartamento di Toni illuminava il piccolo tavolo, rendendo visibile il documento del divorzio. Tutto tacque. Sembrava come se il mondo avesse smesso di girare. Da due mesi a quella parte il rapporto tra Toni e Fangs non aveva fatto altro che lacerarsi ancor più di quanto già non fosse.

A pochi giorni dalla cerimonia i due erano finalmente riusciti ad ottenere la custodia di Anthony che in quel momento si trovava a casa della nonna dato che i turni al Withe Wirm erano aumentati, estendendosi fino a tarda notte, ma più passava il tempo più Toni si accorgeva di essere infelice.

Aveva tolto la fede nuziale, posandola accanto ai vari fogli, prima di alzarsi dalla sedia e versarsi un calice di vino rosso, tornando successivamente al suo posto.

Si era pentita della sua scelta, e aveva provato maggior risentimento quando aveva visto Cheryl e Heather insieme. Aveva osservato le loro labbra toccarsi come se non esistesse nient'altro al mondo, e lo stomaco le si era stretto in una morsa soffocante, mentre il dolore aveva iniziato a propagarsi in ogni meandro del suo corpo.

L'unico rumore percepibile nella stanza fu la chiave che girò nella serratura, mostrando Fangs sulla soglia dell'abitazione qualche secondo più tardi.

Lo sguardo di Toni cadde sulle sue mani, gonfie e ricoperte di sangue, e non ci mise molto a capire che si era imbattuto in un'altra rissa, l'ennesima di quel mese.

«Che ci fai ancora sveglia?» Domandò l'uomo con preoccupazione, sfilandosi il giacchetto di pelle, buttandolo successivamente sul divano, senza preoccuparsi nemmeno di sistemarlo al suo posto.
«Dobbiamo parlare.» Puntualizzò con estrema freddezza, senza degnarlo nemmeno di uno sguardo.

«È qualcosa che riguarda Anthony? Possiamo parlarne domani mattina? Sono veramente esausto.» Brontolò, avvicinandosi lentamente alla sua figura, chinandosi per baciarle la spalla scoperta ma Toni si ritrasse velocemente, senza dargli la possibilità nemmeno di sfiorarla.
«Riguarda noi, Fangs.» Esclamò, contraendo la mascella, fissando un punto indefinito nella stanza, sentendo l'adrenalina percorrerle tutta la colonna vertebrale.

«Siediti.» Ordinò, consegnandogli i documenti non appena eseguì ciò che gli era stato richiesto.

Un silenzio assordante circondò l'edificio, rendendo l'aria asfissiante. Sembrava di essere immersi sotto innumerevoli metri d'acqua, e non riuscire a tornare in superficie.

«Cosa significa questo, Toni?!» Sbottò Fangs, scattando velocemente in piedi mentre osserva duramente la donna che sarebbe stata sua moglie ancora per poco.
«Esattamente quello che c'è scritto. Non posso più vivere così.» Ammise, scuotendo il capo con disappunto cercando di non manifestare segni di cedimento.
«Voglio dire, guardaci. Non facciamo altro che litigare, per non parlare del fatto che porti avanti almeno due risse alla settimana, pur sapendo che hai un bambino dentro casa e che al primo passo falso potrebbe esserci tolto! Come fai ad essere così stupido?!» Sbottò, posizionandosi alla sua altezza cercando di farlo rimanere al suo posto.

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