Capitolo 25

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«Jenny, voglio un altro shottino!» Esclamai euforica.

Il mio corpo era libero e mi lasciai andare sulle note della canzone del dj mentre mi accarezzavo lentamente i capelli.
Mi sentivo libera, unica. La mia mente era alleggerita e tutto ciò che mi importava in quel momento era divertirmi.

«Oh, c'è un ragazzo troppo carino laggiù!» Disse Jenny e sparì dalla mia vista in un nano secondo.

Continuai ad ancheggiare i fianchi lasciandomi trasportare dalla musica quando due mani si posarono da dietro sulla mia vita.

Sussultai. Il mio cuore galoppò furiosamente, pensai che si trattava di un ubriacone e mi allontanai all'istante per poi girarmi.

«Caleb . . .»

I suoi occhi brillavano e veniva risaltati dalle luci soffuse del locale.
Si avvicinò con la sua andatura sicura e con un ghigno sulle labbra.

Sentì ogni molecola del mio corpo distruggersi. Ogni lembo di pelle trasudare.
Il ricordo di ciò che era successo l'ultima volta quando ci eravamo visti mi investì in pieno e mi arresi per un attimo alle sue carezze.

Alle sue mani che risalivano sulla mia figura mentre ripresi a ballare. Le sue mani viaggiavano con spavalderia sul mio corpo e le sue labbra contornavano il mio collo con il suo respiro e dei baci languidi. La mia mente smise completamente di funzionare perché continuai ad ancheggiare i fianchi addossata al suo corpo.
Credetti di morire in quell'istante per le sensazioni che mi stava provocando.

«Cosa stai facendo?» Dissi col respiro affannato, senza girarmi.

La mia schiena era posata sul suo petto in una dolce danza dettata dalla musica. Sentì tutto di lui. Il suo desiderio, la sua imponenza e la sua maestria nel farmi capire che era l'unico in grado di portarmi oltre il limite.

Per di Dio, sei un agente, Hope!

Mi insultai nella mia mente ma non feci in tempo a spostarmi che con una mossa veloce e decisa mi girò verso di sé e mi ritrovai a pochi millimetri di distanza dalle sue labbra.
Il suo sguardo era audace, i suoi occhi brillavano di desiderio e potei perfino sentire il suo cuore battere all'usignolo col mio.

I miei occhi gridavano il desiderio di essere baciate, le mie gote erano arrossate dal suo sguardo penetrante.
Caleb non si mostrò in alcun modo, aveva il suo ghigno intramontabile e non lasciava intendere nessuna emozione dalla sua espressione neutra. Era sorprendente il suo autocontrollo e desiderai di possederlo pure io in quell'attimo in cui il mio corpo era un fascio di nervi.

«Tu parli troppo.» Esclamò all'improvviso con un sussurro gutturale.

Le sue parole mi si schiantarono addosso per un attimo, non seppi cosa rispondere.
Forse aveva ragione, avrei dovuto lasciarmi andare alle emozioni che mi provocava ma lui era sempre il fuorilegge mentre io ero sempre un agente e ciò non poteva cambiare.

«Cosa pensi di ottenere?» Gli chiesi.

Il suo sguardo non vacillò nemmeno per un secondo, anzi, afferrò la mia vita ancora più saldamente e potei sentire la sua imponenza premermi sulla coscia.

«Se ti dicessi cosa potrei ottenere non saremmo in uno squallido locale ma nella mia camera da letto.» Rispose prontamente.

Boccheggiai esterrefatta.

Fu fiero della mia reazione, al punto che scese con la mano velocemente per poi stringermi con decisione una natica. Reprimetti un urlo dal dolore misto all'eccitazione che mi provocò quel tocco.

Avvicinò le sue labbra alle mie, sentì il suo respiro fondersi col mio e il mio cuore iniziò a battere ancora più forte di prima. I miei occhi turbati supplicavano un bacio eppure le mie mani cercavano di allontanarlo, consapevole che stessimo sbagliando.

«Non respingere quello che vuoi.» Sussurrò al mio orecchio per poi lambirlo con le sue labbra.

Socchiusi gli occhi per via delle sensazioni contrastanti che sentì nel mio addome. Era un piacere viscerale, così profondo che ne volli di più e Caleb non se lo fece ripetere.

Mi baciò.

Il suo sapore, le sue labbra morbide che avvolgevano le mie con maestria, furono la mia morte mentale che mi fece totalmente perdere il contatto con la realtà e soprattutto con ciò che era giusto.

Il Gusto Del ProibitoWhere stories live. Discover now