6° Capitolo - Punto di vista di Caleb

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Ridacchiai mentre ripensavo a come aveva reagito quella ragazzina.

Presi la bottiglia in vetro di rum e me ne versai un bicchiere per poi lasciarlo scorrere per la gola, sentì un piacevole pizzicare nella gola e mi lasciai andare sulla sedia girevole in pelle nera, iniziai ad osservare il mio studio pensando cosa avessi fatto per meritarmi tutto quello che avevo, non potevo di certo lamentarmi per i soldi o per la fama da seduttore che mi precedeva tra le donne ma comunque dentro di me c'era un vuoto che non si colmava neanche portando la ragazza più bella del quartiere nel mio letto.

Non capivo se odiavo il fatto che la mattina rimanevo da solo quando tutto finiva o se mi andava bene quello stile di vita mondano, senza pensieri e responsabilità verso nessuno oltre me stesso.

Quella ragazzina aveva qualcosa che mi attraeva, era tenace e non si lasciava intimidire, anche quando leggevo la paura nei suoi occhi, lei smentiva tutto rispondendo a tono alle mie provocazioni. Forse era perché a differenza delle altre lei non era ancora caduta ai miei piedi, desiderava tanti chilometri di distanza tra me e lei, sapeva di proibito.

«Capo!» La porta si aprì rivelando un Clark ansioso.

«C'è il signor Richer che vorrebbe parlarti.»

Gli dissi di farlo entrare e davanti a me apparve Richer nel suo abituale smoking nero e Clark se la svignò velocemente chiudendo la porta dietro di sé.

«Quale buon vento ti porta qui?» Esclamai con un pizzico d'ironia che lui non colse.

«Ho sentito che hai una nuova gatta da pelare e da quanto si dice non è niente male. Ho una proposta da farti: te la prendo io ad un buon prezzo che non potresti rifiutare.»

Prese un bigliettino ed iniziò a scrivere, iniziai a vedere molti zeri aggiungersi uno dopo l'altro e spalancai gli occhi ma cercai di ricompormi ed assumere un tono duro ed inespressivo.

«Cosa ti fa pensare che accetterò?»

«Perché tu vuoi arricchirti. Caro Caleb, pensi che io non ti conosca? Hai i soldi, la fama e ti puoi permettere tutto quello che vuoi ma la lussuria che c'è dentro di te non si fermerà mai dal pretendere sempre di più!» Ridacchiò sicuro di sé e strinsi i pugni, tutto quello che aveva detto era maledettamente vero.

«No, non accetto.» Risposi a denti stretti.

Mi guardò sorpreso ma poi prese a sorridere e desiderai soltanto cancellargli quel sorriso.

«Ti lascio una settimana di tempo per pensarci e mi darai la risposta definitiva. Ti saluto Caleb, mi raccomando, pensaci bene prima di scegliere.» Finì con uno sguardo d'intesa per poi andarsene.

Con uno scatto di rabbia buttai tutto quello che c'era sulla scrivania davanti a me e diedi un pugno su di essa.

«Merda!» Esclamai passandomi una mano nei capelli.

Sarebbe stato meglio per entrambi se avessi dato la ragazzina a Richer, i miei affari sono molto più importanti e se l'avessi allontanata nessuno si sarebbe ricordato dell'auto e decisi di chiudere quella storia, quei soldi non mi dispiacevano per niente.

Il Gusto Del ProibitoWhere stories live. Discover now