Capitolo 62 - Epilogo

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«Clarissa, vieni subito qui!» Strillai dalla cucina.

Continuai a sbattere le uova nella padella mentre tenevo d'occhio il pollo nel forno.

Ridacchiai pensando a come mi ero ritrovata ad essere una mamma a tempo pieno, o quasi.

Flashback

Dopo non aver visto per settimane Caleb e con una gravidanza inaspettata ero più che irritabile. L'unica persona che non si spaventava dei miei cambiamenti d'umore era Jenny che veniva a trovarmi almeno una volta al giorno e mi stressava con i preparativi per la nascita del bambino.

Sorridevo fintamente ma dentro di me ero un grumolo di nervi e stanchezza. Avrei voluto avere Caleb vicino a me. Ripensare a ciò che mi aveva detto prima che scoprissimo della gravidanza non faceva altro che farmi stare ancora più male.

Continuai a mangiucchiare le patatine stesa sul divano davanti alla televisione quando il campanello suonò.

Corrucciai la fronte, era sera tardi per cui era impossibile che aspettassi qualcuno. Guardai dallo spioncino e persi un battito appena vidi che si trattava di Caleb.

Mi appoggiai di scatto al muro portandomi una mano sul cuore che prese a battere all'impazzata.

«Oh mamma, cosa ci fa qui.» Mormorai stordita.

Cercai di darmi un contegno ed aprì lentamente la porta.

«Ciao.» Disse con il suo solito sorriso.

Lo fissai seria senza ricambiare e incrociai le braccia al petto. Questo gesto non fece altro che mettere in evidenza il mio seno che pian piano stava iniziando a prendere forma grazie alla gravidanza.

«Ho riflettuto su quello che è successo. È giusto che nostro figlio abbi un padre, perciò, se vorrai, sono pronto a prendermi le mie responsabilità. Sono qui per voi.» Esclamò con evidente imbarazzo grattandosi il retro della nuca.

Continuai ad analizzarlo per capire se ciò che mi stava dicendo era vero e capì che non stava scherzando. Portai lentamente le mani sui fianchi, incredula.

«Sei sicuro?» Risposi speranzosa.

Annuì e quello mi bastò per iniziare a sorridere a mia volta, forse . . . dopotutto, avevamo trovato il nostro punto d'incontro dopo anni.

Fine Flashback

Dopo nove mesi nacque Clarissa, la principessa di Caleb che la viziava per ogni cosa.

Mi ritrovai a ridere da sola come una pazza pensando alla reazione di Caleb appena avrebbe visto il primo fidanzatino di Clarissa.

«Mamma, perché ridi?» Esclamò Clarissa, corrucciando la fronte per la confusione mentre scendeva le scale che portavano in soggiorno caratterizzato da un open space con la cucina, dove c'ero io.

«Nulla, mi sono ricordata una cosa su tuo papà. Hai finito di studiare?» Chiesi.

Si sedette sullo sgabello bianco in pelle davanti a me e mi fissò mentre preparavo la cena.

«Sì, mamma. Prossima domanda?» Ironizzò.

«Ehi, signorina -» Esclamai puntandole l'indice contro.

«Sono a casa!»

Una voce interruppe il mio discorso e mi voltai verso la porta, Clarissa corse verso Caleb abbracciandolo.

«Papà!» Strillò.

Ridacchiai, era veramente legati.

Caleb si avvicinò, dopo aver salutato Clarissa, a me e mi abbracciò da dietro, poggiando il mento sulla mia spalla.

«Che buon profumino.» Sussurrò facendomi venire i soliti brividi sulla schiena.

Mi baciò sul collo e dovetti fare appello a tutte le mie forze per non perdere il controllo.

«Ci sono anche io!» Urlò Clarissa dal divano, coprendosi gli occhi con le mani.

Ridacchiamo insieme e pensai che eravamo proprio una bella famiglia.

Nonostante il fatto che il mio lavoro ci ha ostacolato parecchio nella nostra relazione, eravamo lì.

Caleb promise di condurre una vita meno rischiosa e più legale mentre io promisi di non scappare più davanti ai miei sentimenti e di rimanere me stessa, sempre.

Dopotutto, il gusto dell'amore è questo.

Rimanere se stessi.

Il Gusto Del ProibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora