9° Capitolo - Alla ricerca di Hope

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Punto di vista di Scott

«Hai notizie di Hope?» Chiesi a Melissa, scosse la testa in segno di negazione.

Non riuscivo a capire dove potesse essere, ero andato persino a casa sua ma nessuna mi aveva aperto. Ho provato a chiamarla al telefono ma era spento.

C'era qualcosa che non quadrava dopo avermi detto che sarebbe andata nel Greenwich.

«Non so cosa fare, se le è successo qualcosa?» Chiesi disperato a Melissa che mi rivolse uno sguardo dispiaciuto.

«Lo so Scott ma quel che possiamo fare è aspettare, se no' possiamo andare a controllare nel Greenwich e chiedere se qualcuno l'ha vista.»

Senza pensarci scelsi la seconda opzione ed uscì dall'edificio con accanto Melissa.

«Ti ha detto chi stava cercando e dove sarebbe andata precisamente?»

«No, mi ha soltanto detto che voleva andarci da sola, sono stato stupido che non l'ho accompagnata!» Risposi, in preda ai sensi di colpa.

«Non potevi saperlo, Scott. Ora l'importante è trovarla!»

Punto di vista di Caleb

«Capo, un uomo con una donna stavano chiedendo della ragazzina nel quartiere!»

Ridacchiai mentre versavo l'ennesimo bicchiere di Rum, avevano già iniziato a muoversi per trovarla, sorprendente da parte loro.

«Peccato, si sono scomodati senza trovare nulla alla fine.» Risposi, lasciai scivolare il Rum per la mia gola incontrando quel fastidioso ma allo stesso tempo piacevole bruciore.

«Admir stava per parlare ma fortunatamente sono arrivato prima che dicesse qualcosa in più del dovuto.»

«E adesso dov'è, Admir?» Chiesi cercando di mantenere la calma.

«È scappato mentre parlavo con l'uomo e non me ne sono reso conto.»

«E quindi adesso cosa dovrei fare? Uccidere te per la tua inefficienza o trovare lui? Quando potrebbe già essere con gli sbirri a dire dove si trova la ragazzina!» Sbraitai, mi versai un altro bicchiere di Rum.

Non potevo permettere che me la portassero via così facilmente. Dovevo capire se gli sbirri sapevano qualcosa, in quel caso avrei preso la ragazzina e l'avrei portata in un posto più sicuro.

«Vattene!» Continuai incenerendolo con lo sguardo.

«E se proprio vuoi far qualcosa che sia utile scopri se gli sbirri sanno qualcosa.»

Quando rimasi solo iniziai a pensare a su come avrei potuto fare. Non era facile ingannare gli sbirri ma c'ero riuscito tante volte che mi veniva pure da ridere.

Punto di vista di Selene

«Non l'ha capito, pensa veramente che io lo seguirò!» Risi al solo pensiero che io potessi lasciare tutto quello che Richer mi offriva per seguire il malsano ed inefficace piano di Caleb.

È vero, provavo attrazione per lui ma non ne ero innamorata. L'offerta di Caleb dello scappare via se gli sbirri avrebbero scoperto i suoi traffici non mi entusiasmava, non volevo scappare con lui. Richer mi offrì una vita mondana fatta di solo e puro piacere mentre Caleb mi avrebbe portato in prigione a marcire insieme a lui.

Desideravo sempre più denaro l'assicurazione sulla vita di Richer valeva più di lui. In poche parole Richer valeva più da morto che da vivo e avrei fatto di tutto purché riuscissi nel mio intento.

«Selene!»

Sentì gridare Richer dal piano inferiore. Scesi velocemente le scale, trovandolo con il solito sguardo impassibile e privo d'ogni emozione.

«Mostrami quel che sai fare.» Sussultai piano rendendomi conto che avrei passato un'altra serata con Richer che non era per niente calmo e felice.



Il Gusto Del ProibitoOnde histórias criam vida. Descubra agora