Capitolo 5

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<... >= parlato

"...." = pensato

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Jungkook all'inizio aveva davvero avuto l'intenzione di tornare a casa, ma ad un certo punto, per le vie di Haneul, sentì un odore tremendamente famigliare.

"Quel ragazzo deve abitare da queste parti" considerò in un primo momento.

"Perché dovrebbe interessarmi? Gli ho detto di starmi lontano, se non vuole finire male ed è quello che farò anch'io" pensò sicuro lui, dirigendosi dall'altra parte dell'odore.

Oh, almeno così era convinto.

Non ci mise che pochi secondi a ritrovarsi davanti a un'abitazione, in cui il suo profumo era più forte, che in qualsiasi altra parte della città.

Senza neanche sapere il perché fece un salto e si ritrovò sul balcone di una camera.

"Deve essere la sua" affermò certo del proprio fiuto.

Abbassò la maniglia della portafinestra pensando che fosse chiusa e avrebbe dovuto scassinarla, ma ciò con sua sorpresa non fu così.

"Quanto può essere stupido questo ragazzo a lasciare le finestre aperte. Va bene che siamo al secondo piano, ma un ladro potrebbe entrare comunque" constatò lui.

Aprì la finestra e vide due tende che svolazzavano lievi, per il vento improvviso penetrato nella stanza.

Jungkook si sbrigò ad entrare e chiudere dietro di sé le porte.

Cauto si guardò intorno.

La stanza era relativamente semplice, non c'era nulla che attirava particolarmente la sua attenzione.

"Una stanza esattamente uguale a quella di qualunque altro normale e inutile essere umano" pensò sbuffando leggermente.

Era un po' deluso lo doveva ammettere.

Perché si trovava ancora lì, allora?

Quando sentì un leggero mugugno si avvicinò lentamente al letto e fissò il ragazzo che tranquillo dormiva nel letto, ignaro della sua presenza.

La risposta alla sua precedente domanda era davanti ai suoi occhi, chiara e limpida.

"Quei tratti delicati, quel naso, quelle labbra e quegli occhi, tutto così maledettamente simile a quella persona" solo a ripensarci gli prendeva una stretta allo stomaco e gli occhi pizzicavano leggermente.

"Datti una calmata Jungkook" si riprese da solo.

Non era né il luogo né il momento per farsi prendere dai sentimentalismi.

< Chi sei veramente Kim Taehyung? > chiese ad alta voce guardando fisso il ragazzo.

Quel pomeriggio sul ponte avrebbe voluto tanto ucciderlo senza pietà, infondo non aveva alcun diritto di assomigliarle tanto e poi era addirittura un ragazzo.

Da quando era diventato vampiro non aveva mai dato particolare attenzione al sesso delle sue vittime, tanto un umano valeva l'altro.

Anche gli umani quando mangiano la carne non si chiedono se prima di finire nel piatto, l'animale fosse stato femmina o maschio.

Comunque per le questioni di cuore era completamente diverso.

Nonostante il suo cuore non battesse da più di quattrocento anni, aveva sempre provato attrazione verso il gentil sesso e di certo non avrebbe mai pensato che un ragazzo potesse attirarlo tanto.

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now