Capitolo 38

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Jin si ritrovò, di domenica mattina, davanti al quel bar che aveva trovato casualmente.

"Non ci credo che alla fine sono ritornato qua" pensò lui, scuotendo la testa e aprendo la porta del locale.

Un campanello suonò sopra la sua testa, avvisando gli altri clienti della sua entrata.

Il piccolo bar era più popolato dell'altro giorno, infatti vide molte persone intorno ai tavolini del locale e due camerieri che correvano da una parte all'altra per cercare di servire tutti i clienti, nel minor tempo possibile.

Il ragazzo ignorò i tavoli e si diresse verso il bancone, sperando internamente di veder spuntare quel ragazzo dalle dolci fossette.

Le sue speranze vennero presto ripagate, quando vide una zazzera di capelli scuri uscire da una porta, probabilmente quella della cucina e mettersi dietro il bancone.

Quando finalmente il barista si accorse della sua presenza, spalancò gli occhi e poi fece un grande sorriso, dirigendosi a passo svelto  nella sua direzione.

< Alla fine sei davvero tornato > esclamò Namjoon felice.

< Perché avrei dovuto mentirti? >

"Non so neanch'io perché sono qua, quindi non mi rompere e dammi un buon caffè" pensò Jin scocciato.

< Cosa desideri ordinare? >

< Oh, un caffè, grazie mille > pronunciò Jin con un sorriso.

A volte era davvero complicato per lui, dover mantenere quella facciata gentile e alla mano, ma per il bene di lui e dei suoi fratelli doveva comportarsi in quella maniera.

< Insieme alla torta della casa? >

< Certamente > ribatté Jin, cercando di nascondere il disgusto che quel dolce avrebbe comportato.

Il barista sparì dalla sua vista, ma in pochi minuti ritornò dalla cucina, servendogli il dolce tanto agognato.

< Allora hai sentito? Un altro corpo è stato ritrovato senza vita vicino alla strada principale, nella zona limitrofa al bosco > esclamò un cliente seduto a pochi sgabelli di distanza da Jin.

Il vampiro non poté fare altro che stringere maggiormente la presa sulla tazzina, cercando nel contempo di non romperla.

< Dai, ma non mi dire... E' già il terzo in questo mese, questa cittadina non è più tranquilla come lo era tanti anni fa > borbottò un altro cliente seduto vicino al primo.

< Avete scelto proprio il periodo sbagliato per trasferirvi qui > esclamò Namjoon, rivolto a Jin.

< Già, lo credo anch'io > si sforzò di sorridere il castano, cercando di nascondere nel contempo una faccia preoccupata.

< Non ti preoccupare però, sono sicuro che la polizia troverà presto l'assassino ed esso otterrà quello che si merita > continuò il barista, guardando Jin fisso negli occhi.

< Sì, lo credo anch'io > il vampiro si mosse sulla sedia a disagio.

Era strano.

Come era possibile che un semplice essere umano lo stava facendo sentire così inquieto? Da quando era spaventato da una semplice persona?

Velocemente il ragazzo scacciò questi brutti pensieri dalla sua mente, mentre metteva in bocca un pezzo di quella torta al cocco.

Almeno il sapore disgustoso gli avrebbe evitato di pensare.

L'espressione seria di Namjoon subito cambiò, ritornando ad essere quella allegra e spensierata di sempre.

< Allora ti piace la torta? Devi sapere che ho insistito con il cuoco per farla nel miglior modo possibile, con la speranza che tu potessi venire ad assaggiarla >

KANGSHINMU  강신무Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora