Capitolo 99

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Dopo qualche ora Hoseok bussò alla porta della camera di Jimin e aspettò impaziente di essere invitato ad entrare.

< Entra >

Il rosso non se lo fece ripetere due volte, delicatamente spinse la porta e poi si fiondò dentro, richiudendosela alle sue spalle.

< Desideri qualcosa? > chiese Jimin, togliendosi gli occhiali da vista e guardandolo fisso negli occhi.

Non aveva veramente bisogno degli occhiali, ma una volta Hoseok gli aveva detto che con quelli addosso era più figo, non facendo altro che accrescere il suo ego già di per sé smisurato.

Un piccolo difetto degli esseri sovrannaturale suppongo.

< No... cioè si >.

L'occhiata di Jimin era davvero intimidatoria e in un primo momento Hoseok pensò di rinunciare, ma poi si rese conto che non avrebbe mai saputo quando si sarebbe di nuovo presentata un'occasione come questa.

< Dimmi pure > lo sguardo serio di Jimin non lo voleva abbandonare e il rosso spostò il peso da un piede all'altro in imbarazzo, insicuro su come fare la sua richiesta senza risultare troppo arrogante.

Lo sapeva che a Jimin le persone arroganti non erano mai piaciute.

Era sempre stato un maniaco del controllo e aveva sempre voluto avere tutto e tutti sotto il suo completo dominio.

< Ho aumentato la potenza della barriera, poi sono andato nella camera di Taehyung e gli ho dato una bevanda che lo ha steso e non si sveglierà prima di domani nel tardo pomeriggio, quindi mi chiedevo se... >

< Se? > l'occhiata di Jimin divenne più tagliente e Hoseok inghiottì a vuoto e poi chiudendo gli occhi continuò la sua frase alla velocità della luce.

< Se potevo ricevere finalmente la mia ricompensa >.

Per un momento non si sentirono altri suoni e Hoseok pensò di aver fatto arrabbiare Jimin con la sua richiesta infantile, ma poi sentì un risata provenire dall'arancio che lo fece aprire piano gli occhi.

< Pensavo che non la volessi più... Vieni qui > 

Jimin si spostò dalla scrivania e ancora seduto indicò le sue gambe.

Gli occhi di Hoseok si illuminarono di contentezza e con un piccolo sorriso sul suo volto andò a sedersi sulle gambe dell'arancio.

Jimin iniziò ad accarezzargli i capelli con una delicatezza che nessuno avrebbe mai pensato che potesse avere, ma che solo Hoseok conosceva e amava.

< Dimmi cosa desideri piccolo Hobi, come promesso accontenterò ogni tuo più recondito desiderio > gli sussurrò seducente Jimin a un suo orecchio.

Per un momento la mente di Hoseok si spense di colpo, ripetendo come un mantra le parole appena sentite, poi però dovette riprendersi, rendendosi conto che Jimin stava aspettando una risposta e a Jimin non piaceva aspettare.

< Io... voglio un bacio > 

< Ah solo questo? Va bene > la voce di Jimin sembrava un po' delusa quando si avvicinò e velocemente posò le sue labbra su quelle di Hoseok, prendendolo in contropiede, ma come era già successo in precedenza, non diede neanche il tempo a Hoseok di ricambiare che già si era staccato, portando di nuovo la sua attenzione sul libro che stava precedentemente leggendo.

Hoseok non voleva deludere Jimin, non l'avrebbe mai fatto e poi non era questo che intendeva.

< Io non volevo solo questo... >

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now