Capitolo 56

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La mattina seguente Taehyung si risvegliò con una tranquillità che non sembrava potesse appartenergli.

Dalla finestra vide il piccolo sole sorgere placidamente all'orizzonte e da lontano sentì gli uccellini cinguettare allegramente.

L'inverno era finalmente finito e la primavera stava bussando alle porte, creando un connubio di odori e colori che riempivano di serenità il cuore del biondo.

Lentamente uscì dalla porta della camera e sentì al piano inferiore una voce che cantava soave.

Senza neanche pensarci seguì quel suono e si ritrovò in cucina con sua madre intenta ai fornelli, che canticchiava una piccola melodia.

Quando la donna percepì la presenza di suo figlio, velocemente si girò e un piccolo sorriso gli nacque spontaneo sul volto.

< Buongiorno TaeTae, hai dormito bene? >

Il biondo sbatté gli occhi un po' confuso dalla situazione.

< Sì mamma. Anche se mi sembra di aver fatto un sonno lunghissimo ed essermi improvvisamente risvegliato. Comunque cosa ci fai a casa? E il lavoro? >

< Ho deciso di prendermi un po' di giorni di riposo, sai in questo periodo ho fatto dei turni pazzi e non ho mai avuto il tempo di prendermi propriamente cura di mio figlio, così eccomi qua. Sarai costretto a sopportarmi per un po' di tempo. Adesso siediti che la colazione è pronta >

Il ragazzo si avvicinò al tavolo già tutto imbandito e prese posto di fronte alla madre, che aveva posato l'ultimo piatto sul tavolo.

< Avanti non fare complimenti, sei ancora in pigiama e la scuola inizia tra poco, la tua divisa te l'ho sistemata sul letto, mangia velocemente e vai a lavarti >

"La scuola" pensò subito il biondo.

Sentiva infatti di aver dimenticato qualcosa di importante.

Velocemente divorò tutto quello che c'era in tavola e si alzò di fretta.

< Grazie mille era tutto buonissimo >

Infondo non c'era niente di meglio del cibo della propria mamma... O forse sì?

< Ne sono felice e adesso sbrigati >

Come una furia il biondo di diresse verso il bagno e dopo essersi lavato e vestito, prese la sua cartella e andò verso la porta, mentre era intento ad allacciarsi la cravatta.

Il nodo non voleva proprio saperne di stare al suo posto.

< Lascia qua, faccio io. Perché non ti vuoi svegliare mai una volta in orario? > borbottò la madre, rimproverandolo bonariamente, intanto che gli sistemava l'uniforme.

< Grazie mamma, io esco > esclamò Taehyung, pronto ad andarsene.

< E non mi saluti? > chiese la madre, mettendo un piccolo broncio.

Il biondo alzò gli occhi al cielo e velocemente sfiorò la guancia della madre con le sue labbra e in imbarazzo uscì di casa.

< A presto raggio di sole >

Quel nomignolo!

Taehyung si voltò verso la madre sconvolto e lei lo guardò confusa.

< Mamma non sono più un bambino > sbottò infuriato il biondo.

< La sai che sarai sempre il mio bambino, buona giornata > rispose la donna allegra, mentre richiudeva la porta.

Taehyung non seppe perché quel nomignolo gli aveva dato così tanto fastidio.

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now