La mattina seguente Taehyung si risvegliò con una tranquillità che non sembrava potesse appartenergli.
Dalla finestra vide il piccolo sole sorgere placidamente all'orizzonte e da lontano sentì gli uccellini cinguettare allegramente.
L'inverno era finalmente finito e la primavera stava bussando alle porte, creando un connubio di odori e colori che riempivano di serenità il cuore del biondo.
Lentamente uscì dalla porta della camera e sentì al piano inferiore una voce che cantava soave.
Senza neanche pensarci seguì quel suono e si ritrovò in cucina con sua madre intenta ai fornelli, che canticchiava una piccola melodia.
Quando la donna percepì la presenza di suo figlio, velocemente si girò e un piccolo sorriso gli nacque spontaneo sul volto.
< Buongiorno TaeTae, hai dormito bene? >
Il biondo sbatté gli occhi un po' confuso dalla situazione.
< Sì mamma. Anche se mi sembra di aver fatto un sonno lunghissimo ed essermi improvvisamente risvegliato. Comunque cosa ci fai a casa? E il lavoro? >
< Ho deciso di prendermi un po' di giorni di riposo, sai in questo periodo ho fatto dei turni pazzi e non ho mai avuto il tempo di prendermi propriamente cura di mio figlio, così eccomi qua. Sarai costretto a sopportarmi per un po' di tempo. Adesso siediti che la colazione è pronta >
Il ragazzo si avvicinò al tavolo già tutto imbandito e prese posto di fronte alla madre, che aveva posato l'ultimo piatto sul tavolo.
< Avanti non fare complimenti, sei ancora in pigiama e la scuola inizia tra poco, la tua divisa te l'ho sistemata sul letto, mangia velocemente e vai a lavarti >
"La scuola" pensò subito il biondo.
Sentiva infatti di aver dimenticato qualcosa di importante.
Velocemente divorò tutto quello che c'era in tavola e si alzò di fretta.
< Grazie mille era tutto buonissimo >
Infondo non c'era niente di meglio del cibo della propria mamma... O forse sì?
< Ne sono felice e adesso sbrigati >
Come una furia il biondo di diresse verso il bagno e dopo essersi lavato e vestito, prese la sua cartella e andò verso la porta, mentre era intento ad allacciarsi la cravatta.
Il nodo non voleva proprio saperne di stare al suo posto.
< Lascia qua, faccio io. Perché non ti vuoi svegliare mai una volta in orario? > borbottò la madre, rimproverandolo bonariamente, intanto che gli sistemava l'uniforme.
< Grazie mamma, io esco > esclamò Taehyung, pronto ad andarsene.
< E non mi saluti? > chiese la madre, mettendo un piccolo broncio.
Il biondo alzò gli occhi al cielo e velocemente sfiorò la guancia della madre con le sue labbra e in imbarazzo uscì di casa.
< A presto raggio di sole >
Quel nomignolo!
Taehyung si voltò verso la madre sconvolto e lei lo guardò confusa.
< Mamma non sono più un bambino > sbottò infuriato il biondo.
< La sai che sarai sempre il mio bambino, buona giornata > rispose la donna allegra, mentre richiudeva la porta.
Taehyung non seppe perché quel nomignolo gli aveva dato così tanto fastidio.
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KANGSHINMU 강신무
FanfictionPotrebbero mai le leggende occidentali intrecciarsi in maniera indissolubile con quelle orientali? Tre ragazzi, tre vite opposte, tre storie diverse, ma tutte accomunate da un' unica fine: la morte. Ma la morte è davvero la fine di tutto? Cosa acc...