Capitolo 93

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Non mi odiate, abbiate fiducia in me e ricordatevi che vi voglio bene 😇

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< E così eri tu quel bambino > mormorò Jin, non osando alzare neppure la testa troppo imbarazzato per incontrare lo sguardo sprezzante dell'umano.

< Come vedi quei discorsi precedenti con me non attaccano, so benissimo cosa sei e quello che puoi fare >

< Ma io ti avevo cancellato la memoria, come hai fatto? > disse con un filo di voce.

< Non ti devo assolutamente nessuna cazzo di spiegazione, qui le domande le faccio io, chiaro? > sbottò duro il moro.

< Mi spiace >

< Lo spero per te, non andrò leggero la prossima volta che mi farai arrabbiare mirerò dritto al cuore >

< No, non hai capito, mi dispiace per la tua famiglia, se ti può consolare, non avrei mai voluto fare una cosa così mostruosa >

< Eppure l'hai fatto, ora mi sembra un po' tardi per scusarti non ti pare? > sbottò infuriato il moro.

Non le voleva le sue fottute scuse.

< Tu non capisci, non mi ero nutrito da tanto tempo, avevo terribilmente fame, i miei sensi si erano assopiti e la mia parte bestiale aveva preso il sopravvento facendomi perdere completamente la ragione, so che qualsiasi cosa ti dirò risulterà una scusa o un cercare di giustificarmi, ma sappi solo che sono davvero dispiaciuto e non perché sei tu appena mi sono reso conto del casino che avevo combinato averi voluto uccidermi io stesso >

< Belle parole davvero, se lo avessi fatto mi avresti risparmiato una bella fatica >

< Ma poi mi sono detto cosa sarebbe cambiato? Ho deciso di vivere questa vita con il senso di colpa per le azioni orribili che ho commesso, quell'episodio mi è servito come monito di quello che potevo causare, del dolore che potevo provocare, come vedi ora mi sto nutrendo solo di sangue animale, e davvero dovresti credermi, se no a quest'ora mi sarei già potuto liberato di tutte queste pallottole e sarei già pronto e in forma per attaccarti, non passa giorno che non pensi a tutte le persone che ho fatto soffrire >.

< Sei proprio bravo con le parole non c'è che dire, ma non ti preoccupare metterò fine io alle tue sofferenze >

Namjoon voleva apparire come quello che aveva il pieno controllo della situazione, ma le parole del vampiro in realtà lo avevano turbato profondamente, all'improvviso gli tornarono in mente tutti quei mesi passati insieme, quelle serate di maratona di film strappalacrime, le risate, i giochi, le torte disgustose, ma era tutta una finta.

Niente di quello che avevano passato insieme era reale, doveva metterselo in quella testa una volta per tutte.

Namjoon alzò di nuovo la pistola, stavolta indirizzata verso il suo cuore.

< Se è per mano tua allora non mi dispiace morire, so che vuoi vendicare i tuoi genitori. Prima di morire però volevo solo dirti che nonostante come siano andate le cose, te lo ripeterò ancora: tu mi piacevi davvero, per me non era una bugia, ho amato qualsiasi torta disgustosa tu mi facevi mangiare, grazie per aver passato un po' di tempo con me, grazie per avermi fatto sentire vivo dopo tanto tempo, grazie per avermi fatto ricordare cosa vuol dire essere di nuovo umano >.

Jin chiuse gli occhi, era riuscito a togliere tutte le pallottole, ma le ferite non avevano intenzione di guarire.

In fondo il sangue animale oltre ad essere disgustoso, aveva quello come effetto collaterale, le ferite non si rimarginavano.

KANGSHINMU  강신무Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora