Capitolo 60

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Le giornate passarono lente e uguali le une alle altre.

Taehyung si sarebbe dimenticato tranquillamente della festa, se Jimin non glielo avesse continuato a ripetere, giorno dopo giorno.

A scuola e a casa era diventato il suo piccolo incubo personale e quando arrivò finalmente il giorno prestabilito, Taehyung era arrivato al limite della sopportazione.

Aveva anche chiesto il permesso di uscire a sua madre all'ultimo momento, sperando forse internamente ad un rifiuto, ma lei quando lo seppe, fece letteralmente i salti di gioia e per tutto il pomeriggio la sentì ripetere la stessa frase.

< Mio figlio esce, mio figlio esce, sicuramente nevicherà domani >

Una grande scocciatura insomma.

Lentamente si diresse nella sua stanza e prese le prime cose che gli sembrarono decenti, per cercare di rendersi un minimo presentabile e poi aspettò l'arrivo di Hoseok.

Il maggiore gli aveva detto che aveva un amico che gli avrebbe portati in macchina lì, visto che entrambi erano minorenni e non potevano guidare.

Quando il rosso gli mandò un messaggio, si diresse subito fuori dalla porta, dopo aver salutato sua madre.

Lei gli gridò dietro qualche raccomandazione e lui alzò gli occhi al cielo, sbuffando.

< Fai il bravo, non bere e non entrare nelle risse, sappiamo che non dureresti un minuto, se quelli sono armati >

< Si mamma, come vuoi a presto > borbottò il biondo annoiato.

Come se quelle cose non le sapesse già.

Velocemente entrò in macchina e salutò i presenti.

Al volante c'era l'amico di Hoseok, che aveva capito si chiamasse Kyungsoo e di fianco c'era Hoseok, che lo salutò tutto eccitato. Nei sedili posteriori si trovava Jimin che gli fece un segno con la testa prima di tornare a scrivere sul cellulare.

"Chissà con chi sta parlando?" si chiese il biondo, sbirciando curioso.

Jimin però lo vide e spense il suo cellulare.

< Allora sei pronto a divertirti? > chiese Jimin, sorridendogli.

< Non vedo l'ora > esclamò Taehyung, cercando di non sembrare troppo sarcastico.











La festa alla fine non fu così male, come Taehyung se l'era immaginata.

La musica era molto alta, tantissimi ragazzi e ragazze della sua età si scatenavano sulla pista da ballo improvvisata.

I tavolini erano stati tolti, lasciando al centro un enorme spazio e molti divanetti erano stati posizionati negli angoli del locale.

L'unica cosa, che era rimasta inalterata, era il lungo bancone e il barista, che come un disperato, cercava di servire in meno tempo possibile tutte quelle persone.

Taehyung si stupì piacevolmente.

Non aveva mai visto così tante persone ad Haneul, tutte rinchiuse in un unico spazio, era davvero sorprendente.

Grazie al suo amico, Hoseok era riuscito a ottenere davvero da bere e ora Taehyung si ritrovava con in mano una birra e la sorseggiava lentamente, guardando curioso l'ambiente intorno a lui.

Vide Jimin sbucare dalla folla tutto accaldato e si avvicinò per parlargli all'orecchio, visto che la musica era troppo alta per sentire a una distanza normale.

< Tae vieni a ballare? >

< Devo finire prima questa > disse Taehyung, indicando la birra tra le sue mani.

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now