Capitolo 25

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Capitolo un po' più lungo del solito, ma non potevo separarlo in alcun modo, enjoy it ;)

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Taehyung si rese conto di essere in un cortile, a pochi metri di distanza da un tempio, molto simile a uno buddista, circondato da una folta foresta rigogliosa.

Non era mai stato molto religioso, quindi non sapeva veramente come classificare quell'edificio di legno, che si stagliava di fronte a lui.

Ormai non si sorprese neanche più, ad essersi ritrovato di nuovo nel corpo della misteriosa ragazza.

"Solo un altro stupido sogno" pensò il ragazzo, sbuffando mentalmente.

Lei stava ballando, ma era una danza molto strana, antica, Taehyung non aveva la minima idea di cosa si trattasse. I movimenti della ragazza erano così aggraziati e spontanei che, per un attimo, fecero dimenticare tutti i problemi a Taehyung, che si lasciò trasportare da quella danza leggiadra.

Il dolce momento però, si interruppe, quando il ragazzo notò una figura, un po' lontana, nascosta dietro ad un albero di quercia, che non distoglieva gli occhi dalla ragazza.

Subito si mise sugli attenti e tentò di avvertire la giovane, ma lei lo tranquillizzò.

"Non preoccuparti, lui non potrebbe ferire una mosca, il vero problema arriverà a momenti, tieniti pronto"

Appena la ragazza finì il suo monologo interiore, Taehyung avvertì una forte aura maligna che si stava avvicinando molto velocemente e non passarono che pochi minuti, quando essa si fermò a pochi passi da loro.

La ragazza, però ignorò il nuovo venuto e continuò a danzare.

< Ciao bellissima, come ti chiami? >

Una voce calda e soave invase quello spazio silenzioso. Lei alzò gli occhi al cielo scocciata e lentamente si voltò, pronta ad affrontare la figura appena comparsa.

< Ancora tu? Non hai davvero niente di meglio da fare? > chiese lei annoiata.

Taehyung non capiva come lei potesse stare così tranquilla, davanti a quella persona.

Certo aveva l'aspetto di un bellissimo ragazzo dai corti capelli color del mogano e viso dai tratti perfetti occidentali, all'apparenza sarebbe potuto sembrare un comunissimo ragazzo di poco più grande di Sun-hi, così l'aveva chiamata suo padre, ma c'era una cosa che tradiva l'aspetto perfetto di quel ragazzo.

Gli occhi.

Possedeva due pozze color cobalto , di un azzurro così chiaro e limpido che sembravano surreali. Erano così intensi, ma allo stesso tempo duri, freddi, impassibili, non mostravano alcuna emozione o empatia per il prossimo, nonostante un sorriso angelico fosse posato su quelle labbra rosse e piene.

La vista di quel ragazzo mise i brividi a Taehyung.

< Mi stai dicendo che ci siamo già conosciuti? Eppure mi sembra strano aver scordato un volto così bello > affermò quello, facendo finta di pensarci su.

< Hai finito con questa farsa? Ti pregherei di sparire, visto che devo esercitarmi per il mio primo rituale >

< Ma come? Sono appena arrivato e già mi mandi via? > esclamò il ragazzo, mentre sul suo viso fece compare un' espressione ferita.

"Così finta" Taehyung non poté far a meno di pensare.

< Finiscila, so benissimo chi sei veramente e davvero dovresti smetterla di tormentarmi. Prima eri una vecchietta bisognosa di aiuto nei campi, poi un povero che chiedeva l'elemosina e infine ti sei trasformati addirittura in una bambina che piangeva, perché aveva fatto cadere "accidentalmente" un sandalo nel fiume, senza contare il fatto che hai tentato di affogarmi, mentre cercavo di aiutarti > concluse lei.

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now