Capitolo 63

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Adoro questa immagine secondo me descrive appieno il loro rapporto ahahhah

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< Allora devo trovare un modo, per farti smaltire la sbornia velocemente > mormorò Yoongi, avvicinandosi sempre di più al viso dell'umano, che si trovava accaldato e rosso sotto di lui.

< Provaci pure, vampiro >

< È per caso un invito questo? Non mi stavi resistendo? >

< Ti piacerebbe Min Yoongi > gli sussurrò suadente Jimin a un centimetro dalle labbra del vampiro.

Yoongi non perse tempo.

Subito attaccò le sue labbra a quei boccioli di seta, che da mesi aveva sognato di nuovo di assaggiare.

Erano così morbidi e invitanti, che nella sua mente si chiese come avesse fatto fino ad ora, a resistere dal non assaporarli.

Senza farsi attendere, Jimin subito accolse la lingua del vampiro nella sua bocca e insieme iniziarono una danza, fatta di tocchi, ansimi e sospiri.

"Devo ricordarmi di far ubriacare più spesso Jimin" ebbe il tempo di pensare Yoongi, prima di mordere con forza il labbro inferiore dell'umano, facendo fuoriuscire un mormorio di dolore da quelle labbra peccaminose.

"Aveva tentato di prendere le redini del gioco, povero illuso" pensò di nuovo il vampiro.

Ora niente e nessuno lo avrebbe interrotto.

Era deciso ad andare fino infondo con l'umano.

Lo desiderava, dio lo desiderava così tanto, che non si ricordava neanche, da quando aveva provato quel sentimento così forte per qualcuno.

Come aveva fatto l'umano a riuscire in un'impresa, che tanti prima di lui avevano tentato di intraprendere, fallendo tutti così miseramente?

E dire che l'umano non si era nemmeno sforzato, erano bastati il suo profumo, il suo sangue, i suoi sorrisi, per stregare completamente il vampiro.

Yoongi non era stupido, sapeva che questa sua attrazione morbosa verso l'umano, si stava trasformando pericolosamente in qualcos'altro.

Era troppo vecchio per non riconoscerne i sintomi.

Per questo quel giorno lo aveva abbandonato in quella fredda aula di musica, avendo la scusa di dover salvare Jungkook e l'idiota.

Era scappato dal suo passato e dai quei sentimenti, che spaventato, sentiva crescere ogni giorno dentro di sé, più forti che mai.

Perché non poteva.

Assolutamente non poteva cascarci di nuovo.

Aveva sbagliato una volta a fidarsi di qualcuno.

Piccoli flashback fatti da lunghi capelli biondi, che ricadevano in piccoli boccoli su spalle sottili e occhi vispi color dello zaffiro, riempirono per un attimo la mente di Yoongi, ma subito scacciò via quei pensieri.

Non era così stupido da farlo di nuovo.

Eppure era tornato.

Si era appellato alla scusa di star cercando Jin, per ricadere nella tentazione di quelle labbra sensuali e viziose.

Sì, perché ormai Park Jimin era diventato come una droga.

Una bellissima e perversa droga, che Yoongi non poteva più evitare.

Doveva farla sua.

Farla sua e non lasciarla scappare.

Questi erano i pensieri di Yoongi, mentre lentamente si staccava da quelle belle labbra, solo per dare il tempo all'umano di riprendere fiato.

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now