Capitolo 27

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Taehyung si buttò con poca grazia sulla panchina nel cortile della scuola, respirando a pieni polmoni.

Si guardò intorno e, non vedendo nessuno, sorrise vittorioso.

In questi giorni Jungkook non lo aveva abbandonato un attimo, lo seguiva dovunque andava.

"Pure in bagno" pensò lui sconvolto.

"È un paranoico, crede che appena non mi veda, io vada a spifferare a tutti il suo dannato segreto" continuò il filo dei suoi pensieri imbronciato, mordendo un pezzo del suo panino.

Era l'ora di pranzo e grazie al gruppo di ragazze della sua classe, che aveva placcato Jungkook, lui era riuscito a scappare dalla sua vista e a comprare qualcosa da mangiare.

Con sé aveva portato anche il suo blocco da disegni.

Era da diversi giorni che voleva ritrarre quella volpe, che aveva sognato e ora, che era finalmente solo, lo poteva fare con tutta tranquillità.

Era un pensiero fisso che lo tormentava dalla prima volta che aveva fatto quel sogno.

"Sun-hi l'aveva chiamata Kumiho mi sembra" pensò, mentre con una matita tracciava il profilo di quello strano animale e disegnava le sue nove code.

Avendo le mani impegnate, tenne il panino tra i denti, mentre velocemente finiva quello schizzo grossolano.

Era così concentrato nel suo disegno, che non si accorse di una figura a pochi passi da lui, che si accomodò sulla sua stessa panchina.

< Ehi Taehyung >

Il ragazzo nominato saltò dalla spavento e fece cadere il suo panino per terra.

< No, il mio pranzo > disse lui, piagnucolando.

< Scusami Tae, non volevo spaventarti > disse il ragazzo con un sorriso angelico dipinto sulle labbra.

< Oh, guarda chi ha deciso di rivolgermi la parola... > esclamò Taehyung, mentre riprendeva a disegnare.

< Eh? > chiese Jimin sorpreso.

Il biondo non gli rispose e il ragazzo, appena apparso, provò con un altro approccio.

< Tae cosa stai facendo? >

< Sto disegnando, non ti pare? >

< Posso vedere? >

< No > disse il biondo, dando le spalle all'amico.

< Sei per caso arrabbiato con me? > chiese Jimin, mettendo il broncio.

"Oh ma guarda, se n'è accorto" pensò sarcastico Taehyung.

< No, figurati > 

< Ah, meno male > sospirò di sollievo l'amico.

< Ma sei stupido? > domandò Taehyung, voltandosi nella direzione dell'arancio e guardandolo fisso negli occhi.

< È ovvio che sia arrabbiato con te, finalmente ti sei reso conto che esisto anch'io e non solo quel cretino >

< Quale cretino ? >

< Ovviamente sto parlando di Jungkook. Non capisco come tu possa passare del tempo con uno come lui. È così egocentrico, arrogante e menefreghista >

< Perché dici così? Con me è sempre così dolce e gentile >

< Gentile? Dolce? Stiamo parlando dello stesso Jeon Jungkook? >

< Certo, e non capisco perché te la stia prendendo tanto per niente >

< Non me la sto prendendo! > esclamò infuriato il biondo.

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now