Capitolo 46

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Il tormento, la rabbia, la disperazione, urla, frasi sconnesse l'una con l'altra.

Il primo corpo cadeva, seguito da un altro, un altro e un altro ancora.

Volti paonazzi, le corde vocali distrutte, gli occhi spalancati, smorfie oscene contornavano quei cadaveri.

Le teste quasi mozzate facevano capolinea da quegli ammassi di carne ormai freddi e privi di linfa vitale.

Corpi gettati malamente dove capitava, vite risucchiate senza alcuna esitazione, non un rimorso o pentimento si profilava su quell'angelo dalle ali nere, che stava prosciugando la loro intera esistenza.

Il sangue era il protagonista di quella scenografia, di quel palcoscenico di mostruosità e cupidigia.

Le ombre danzavano intorno a lui, il buio era il suo unico compagno di giochi, la notte la sua più intima confidente, la luna la sua unica amante.

Quando il giorno cadeva e lasciava spazio alle tenebre la danza continuava, ancora, ancora e ancora.

Corpi sfregati, teste mozzate e tanto, tanto sangue.

Sangue, sangue, sangue.

Sempre di più, sempre di più, non potrebbe mai essere sazio di quel nettare proibito.

Intorno a tutto quell'orrore incominciò a risuonare un pianto di bimbo.

Prima basso e inudibile, poi sempre più forte, più forte fino a dominare l'intera scena.

La sveglia suonò insistente e Jin si alzò, pronto per cominciare una nuova giornata.

Non ci vollero che pochi secondi per lavarsi e vestirsi.

Poi scese a preparare la colazione.

Ogni giorno la stessa routine, nulla potrebbe turbargli la giornata.

Nemmeno quegli incubi che faceva ogni dannata notte da più di settantacinque anni, ma che infondo se li meritava tutti ampiamente, quindi non si lamentava.

Dalla sala vide spuntare un Taehyung mezzo addormentato, che pigramente si scompigliava i capelli.

< Ti sei addormentato presto, indossi ancora i vestiti di ieri > esclamò Jin, mentre cucinava.

< Non mi ricordo neanche di essermi tolto la giacca e la cravatta, se é per questo >

Jin cercò di soffocare una risata.

Chissà come avrebbe reagito l'umano, se avesse saputo che Jungkook lo aveva spogliato e messo sotto le coperte.

< Jungkook e Yoongi non verranno a scuola oggi, perché devono fare delle commissioni, quindi ti toccherà andare da solo >

"Oh quanto mi dispiace non vederli più, oddio" pensò Taehyung.

< Cosa devono fare il cretino e lo stronzo insieme? > chiese indifferente.

O almeno cercò di apparire come tale, ma in realtà sapevano entrambi che il biondo stava morendo dalla curiosità.

< Ti conviene non farti sentire da loro, non credo la prenderebbero bene > rispose Jin intento ai fornelli.

< Mhf > mugugnò qualcosa di incomprensibile il biondo.

< Comunque sono cose da vampiro, cerca di non intrometterti troppo in queste faccende o potresti finire davvero male >

KANGSHINMU  강신무Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora