Capitolo 68

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< Davvero? E io che pensavo che volessi sapere dove si trovasse quell'umano > disse Yoongi pronto ad andarsene, ma una mano gli carpì il polso, impedendogli di proseguire oltre.


< Cosa vorresti dire? > chiese serio il moro.

< Non dovevo mica sparire? > ribatté con sguardo innocente l'altro.

< Yoongi non ho tempo con i tuoi giochini del cazzo, dimmi subito se sai qualcosa >

Lo sguardo che gli lanciò Jungkook era tutt'altro che amichevole.

< Eh va bene, ma non potresti per un attimo usare quel cervello che non hai? > sbuffò il grigio, alzando gli occhi al cielo.

Jungkook lo guardò offeso, ma non per questo ribatté, pronto per sentire quello che il vampiro al suo fianco aveva da riferirgli.

< Primo, quel tizio non ci ha mai attaccato direttamente, perché non ha le palle per farlo e sa che sarebbe in svantaggio. Secondo, perché mai avrebbe dovuto rapire degli umani? Lo sai che non sono loro il suo obbiettivo... >

< Perché lui... > lo interruppe Jungkook.

< Terzo no, lui non conosce la tua storia e non sa che potrebbe usare benissimo quell'umano contro di te, quindi secondo me ha solo voluto provocarci, per vedere come avremmo reagito. E se lui ha osservato per tutto questo tempo le nostre mosse, avrà visto sicuramente la tua reazione impagabile e la prossima volta potrebbe non essere soltanto una provocazione >

< Cosa mi stai dicendo? > chiese Jungkook confuso.

< Che secondo me non ha rapito il tuo prezioso umano e nemmeno Jimin > sbuffò Yoongi annoiato.

< E perché non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte? > chiese scettico il moro.

< Sei sicuro che hai guardato dappertutto? >

< Sì, tutti i posti dove avrebbe potuto essere... La casa di Jimin > esclamò improvvisamente Jungkook, rendendosi conto che c'era ancora in posto che non aveva controllato.

< Esattamente... >

Senza dargli tempo neanche di rispondere propriamente, Jungkook abbandonò Yoongi nel bosco e lui non poté fare altro che sbuffare pesantemente e rincorrere quello stupido.

Quando finalmente Jungkook arrivò alla casa dell'umano dai capelli color dell'arancio, non poté aspettare un minuto di più, così spalancò la porta che a causa della forza utilizzata sbatté contro il muro, producendo un rumore infernale da svegliare i due umani che dormivano tranquillamente sul divano, accoccolati l'uno contro l'altro con una coperta addosso, ignari dell'intera situazione.

< Jungkook che cosa ci fai qui a quest'ora? > chiese Taehyung, alzandosi e stropicciandosi gli occhi assonnato.

< Quando te ne sei andato via di casa? > quasi urlò Jungkook, prendendo l'umano per le spalle.

< Appena voi ve ne siete andati, perché? > chiese Taehyung sveglio del tutto, ricordandosi perfettamente che Jungkook gli aveva intimato di non muoversi da casa sua.

"Ora mi uccide già lo so" pensò terrorizzato.

Quello che però non si sarebbe mai aspettato fu quello che accadde dopo.

Il moro invece di sgridarlo, lo prese tra le braccia e lo strinse forte a sé, affondando la testa nel suo collo e inspirando forte il suo odore per cercare di calmarsi.

< Meno male che fai sempre di testa tua e non mi ascolti mai > esclamò con un tono quasi disperato.

Taehyung sorpreso oltre modo non seppe cos'altro fare, se non stringere a sua volta tra le braccia il vampiro, spaventato di vederlo per la prima volta così maledettamente fragile.

KANGSHINMU  강신무Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora