Capitolo 36

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Il biondo guardò il suo cellulare.

23.55

Ovviamente non riusciva a dormire, come poteva farlo, quando pensava che la vita del suo migliore, nonché unico amico, era in pericolo?

Si rigirò nel letto ancora una volta.

23.57

Taehyung spalancò gli occhi, succederà, non succederà?

E lui riuscirà ad impedirlo?

Diventeranno lo spuntino di mezzanotte di Yoongi?

Jungkook cosa farà invece? Ha detto che sarà presente, quindi significa che vorrà nutrirsi anche lui di loro?

"Non aveva detto che non voleva essere influenzato dalla mia stupidità?" si chiese Taehyung spaventato.

23.58

Mancavano due minuti.

Di fianco a lui, vide Jimin dormire pacificamente, mentre il suo petto andava su e giù, respirando regolarmente.

Non era vero che russava, ma era divertente vedere la sua faccia arrabbiata.

23.59

"Sta dormendo così bene, non è possibile che possa svegliarsi, così all'improvviso" pensò Taehyung, riappoggiando la testa contro il cuscino e chiudendo finalmente gli occhi tranquillo.

00.00

Taehyung non sentì più il peso che aveva sulla schiena e il materasso lo percepì alzarsi leggermente.

Cercò di ignorare la situazione e dormire, ma non ci vollero che pochi secondi per rendersi conto di quello che significava.

Velocemente spalancò gli occhi e scese dal letto.

Jimin era quasi arrivato alla porta, ma Taehyung riuscì a bloccarlo in tempo.

< Dove stai andando Jimin? >

L'arancio si voltò lentamente verso di lui, sorridendo lievemente.

< Scusami per averti svegliato, stavo andando in bagno, torna pure a dormire >

Taehyung aveva avuto ragione su Jungkook.

Era il solito Jimin di sempre.

< Puoi andarci anche domani mattina torna nel letto > esclamò Taehyung, avvicinandosi all'arancio.

< No, mi dispiace, ma devo davvero andare >

< Non è vero e lo sappiamo entrambi, adesso torna a dormire >

< Credo di essere abbastanza grande da saper controllare la mia vescica > esclamò sarcastico Jimin.

< Jimin dai torna a letto, vieni > disse Taehyung, prendendolo per il polso e tirandolo verso il letto.

Jimin si svincolò da quella presa.

< No Tae, tu non capisci, ho bisogno di andare, io devo andare > disse serio l'arancio.

< Smettila di dire cavolate tu non devi andare da nessuna parte, stai qui con me > ribatté il biondo, cercando di prendergli di nuovo il braccio e tirarlo, ma Jimin gli diede un forte spintone, che fece quasi cadere all'indietro Taehyung.

Il biondo rimase sconvolto.

Lui e Jimin non si erano mai picchiati, certo avevano litigato qualche volta, ma non avevano mai alzato un dito l'uno su l'altro.

< Jimin ti prego, fallo per me >

< Tae, ogni più piccola parte di me sta gridando di uscire da questa porta, non posso fare altrimenti >

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now