Capitolo 85

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Come vi avevo promesso capitolo lungo lungo come... no, non ripeterò gli esempi fatti da alcune di voi che per inciso mi hanno ucciso 😂

Buona lettura~

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Le giornate successive passarono in un soffio, i famosi esami di fine anno purtroppo arrivarono e Taehyung non riuscì a vedersi poi molto con Jimin o Hoseok o uscire anche solo di casa, per tutta quella mole di studio che aveva incautamente accumulato.

Il ragazzo non sentì ne vide più Jungkook da quella sera, non che gli dispiacesse visto che lui lo avrebbe solo disturbato nello studio, ma poi una sera si era ritrovato in camera sua un quaderno pieno di formule e tipiche domande di esame di matematica e il ragazzo non poté non sentirsi un po' in colpa per le cattiverie pensate in precedenza.

Velocemente gli aveva mandato un messaggio di ringraziamento, ma poi si era ributtato nello studio, non lasciando che nulla di esterno lo potesse infastidire.

Il primo giorno di esame la madre gli consegnò il pranzo con insieme una lettera dal mittente sconosciuto.

Appena lesse le prime righe capì subito di chi si trattasse dal solito tono ironico e sdolcinato che quelle poche righe trattavano, con l'irritazione a fior di pelle e un sorriso sornione sul viso si diresse verso la scuola.

Intanto che Taehyung era impegnato a morire d'ansia per i suoi esami, da un'altra parte della città, seduti su una coperta in mezzo ad un prato, di fianco a un fiumicello quasi congelato, sedevano tranquillamente due ragazzi con due tazze di caffè caldo e fumante tra le mani, che tranquilli si godevano la vista della natura.

< Mi spieghi perché con questo freddo noi siamo seduti qui in mezzo al nulla, quando potremmo essere benissimo in casa con una coperta addosso a guardarci un film? > chiese il più grande leggermente infastidito.

< Volevo fare qualcosa di diverso, stiamo sempre a casa >

"E poi i luoghi isolati sono i posti migliori per uccidere qualcuno" non poté che pensare tra sé e sé, trattenendo un piccolo sorriso.

< Si ma io sto congelando, non potevi trovare un idea migliore? > rispose l'altro.

"Come se tu potessi davvero soffrire il freddo, bugiardo" pensò il più piccolo.

< Su su smettila di lamentarti ecco a te > disse il minore, versando altro caffè fumante nella tazza del compagno, richiudendo subito il thermos e appoggiandolo sulla coperta.

< Sei fortunato che questo caffè sia così buono Nam > rispose Jin con un sorriso, mentre sorseggiava la bevanda.

< Solo quello? E io che aveva portato anche del cibo > 

"Oh no altra spazzatura disgustosa, ma stavolta non ci casco" pensò tra sé il maggiore.

< Ho già fatto colazione stamattina, non ho molta fame >

< Ah davvero? Ma mi sono svegliato presto apposta per preparare il tutto solo per te... > disse il minore dispiaciuto.

< L'hai fatto tu? > chiese sorpreso Jin.

"E' così ingenuo che quasi mi dispiace" 

Namjoon trattenne una risata prima di tirare fuori l'ennesimo dolce che sapeva avrebbe schifato il compagno.

< Certo, volevo fare qualcosa per te >

Quando apri il contenitore, però il suo finto sorriso si crepò un poco.

"Cavolo me lo ricordavo di aspetto migliore, adesso pure un umano si rifiuterebbe di mangiarlo" pensò tra sé, maledicendosi per le sue pessime capacità culinarie, ma il cuoco del bar aveva preso le ferie e quindi era stato costretto lui a fare da mangiare.

KANGSHINMU  강신무Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora