< Taehyung sei pronto per passare la serata migliore della tua vita con il tuo fantastico e perfetto migliore amico... Oh merda > esclamò quella persona, facendo cadere il sacchetto che aveva tra le mani e andandosi a coprire subito i suoi occhi puri e incontaminati.
Il chiamato si paralizzò di colpo e subito si staccò dal bacio di Jungkook, cercando di prendere nel frattempo più fiato possibile.
Non si era accorto che già da un po' di tempo i suoi polmoni richiedevano aria.
Si accorse di trovarsi sdraiato sul moro tra le sue gambe, imbarazzato subito si alzò da lui e poi scese dal letto, cercando nel contempo di sistemare la sua maglietta e i suoi capelli.
< Che diavolo ci fai qui Jimin? > la sua voce uscì più stridula di quanto volesse, ma davvero l'imbarazzo lo stava divorando.
< Tua madre mi ha chiamato dicendo che eri solo e di farti compagnia, avevo pure portato il gelato > esclamò l'arancio, scuotendo il sacchetto che aveva fatto accidentalmente cadere.
< Bene adesso che sai che non è da solo puoi sparire, qui siamo impegnati > esclamò all'improvviso Jungkook, ancora sdraiato sul letto di Taehyung, ma con la testa stavolta appoggiata alla testiera del letto, le mani erano andate a sostare dietro alla sua nuca e sul volto si era posizionato un cipiglio, che non prometteva nulla di buono.
Jimin, quando guardò Jungkook, si ricordò improvvisamente di qualcosa e subito prese per un braccio il biondo e lo spinse dietro di sé.
< Taehyung non posso dirti il motivo, ma lui è una persona davvero pericolosa, mi dispiace dirtelo, ma non puoi uscire con lui >
< Cosa? > chiese Taehyung stranito.
< Fidati di me, Tae > disse l'arancio, guardando fisso negli occhi il biondo, come per cercare di convincerlo con la mente.
Una risata cristallina si propagò nella piccola stanza e i due migliori amici guardarono dalla parte del moro, il quale aveva abbandonato da tempo quel cipiglio, in cambio di un piccolo sorriso divertito.
< E così Yoongi ha finalmente avuto le palle di parlarti della sua vera natura... Ecco perché era così depresso e sentiamo ti ha anche raccontato di come è diventato così? >
< Certamente e non ti permetterò più di avvicinarti di nuovo al mio migliore amico > esclamò l'arancio, stringendo di più il braccio del biondo, che lo guardava ancora sconvolto.
< Ah si? E sentiamo come potresti impedirlo? > il sorriso di Jungkook se poté si ampliò a dismisura.
Peccato che non era quel sorriso caldo e confortevole che Taehyung aveva imparato ad apprezzare, no era molto più oscuro e crudele e la sua voce era così gelida e distaccata, che per un attimo fece rabbrividire il biondo, non più abituato a quel comportamento.
Taehyung subito abbassò lo sguardo e vide come la mano che stringeva il suo braccio tremava febbrilmente.
Sapeva che il comportamento sicuro dell'amico era solo una facciata.
< Jungkook smettila > mormorò piano Taehyung, ma il moro lo ignorò.
< No dai, sono davvero curioso di sapere cosa intende fare. Lui un inutile e misero umano contro di me, un vampiro millenario >
< Jungkook lo stai spaventando, piantala > ripeté Taehyung, ma sembrava come se il moro fosse diventato improvvisamente sordo.
< Eh allora? È giusto che lo sia, soprattutto ora che sa cosa siamo. E poi, lo devo ammettere, era da un po' di tempo che ti stava tremendamente appiccicato e se si staccasse... >
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KANGSHINMU 강신무
FanfictionPotrebbero mai le leggende occidentali intrecciarsi in maniera indissolubile con quelle orientali? Tre ragazzi, tre vite opposte, tre storie diverse, ma tutte accomunate da un' unica fine: la morte. Ma la morte è davvero la fine di tutto? Cosa acc...