Capitolo 41

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Il bar al pomeriggio era stranamente tranquillo, poche persone si trovavano lì e un lieve chiacchiericcio si diffondeva tranquillo in tutto il locale.

Quella calma fu improvvisamente turbata dal suono del campanello, che annunciò al negozio un nuovo cliente.

Namjoon stava pulendo il bancone, ma si bloccò non appena vide chi fosse il nuovo venuto.

Il sorriso che si stava formando sulle sue labbra per accogliere l'ospite, velocemente morì e il suo volto si trasformò in una maschera di serietà e diffidenza.

Il cliente doveva avere intorno ai vent'anni, era abbastanza alto e magro, ma il suo volto era coperto da un capellino con la visiera.

Lentamente si accomodò su uno sgabello vicino al bancone e ordinò una birra.

< Non pensavo fossi il tipo da birra > esclamò Namjoon, mentre serviva quel cliente misterioso.

< Beh credo sia ancora presto per ordinare qualcosa di più forte, non trovi? E poi devo essere nel pieno delle mie facoltà, ho bisogno di parlarti >

< Non credo che saresti qua, se fosse altrimenti > ribatté il castano.

< Mi ha mandato qui il mio tesoro > disse il ragazzo, ignorando il commento di Namjoon.

< Ma dai non mi dire > borbottò il barista.

Namjoon non sapeva veramente la relazione che c'era tra i due, ma davvero non gli interessava particolarmente. Fino a che loro gli sarebbero tornati utili lui non si sarebbe immischiato nelle loro faccende.

< Eh si, il mio amore sta organizzando le cose davvero in grande, devi vederlo quanto è eccitato, era da secoli che non lo vedevo così felice >

Namjoon non credeva davvero che, la persona appena citata, potesse provare dei sentimenti come la felicità o l'agitazione. Questo però non avrebbe mai potuto dirlo alla figura davanti a lui, visto che considerava il suo tesoro come una divinità o qualcosa del genere.

< Ah si? > finse interessamento, mentre riprese a ripulire il bancone del bar.

< Sì, lo devi vedere è così carino... Ops non dire che te l'ho detto, mi potrebbe uccidere solo con uno sguardo, perché l'ho reputato carino, ma infondo lo è davvero, non pensi anche tu? >

< Oh sisi > sapeva come quella figura potesse cambiare umore da un momento all'altro, quindi si astenne da poterlo contrariare in alcun modo.

< Ricordati che però lui è solo mio, MIO, chiaro? Comunque mi ha mandato da te per sapere se hai compiuto la tua missione >

< Vuoi dire avere il numero di quel vampiro? Una passeggiata, non lo credevo così stupido in realtà. E' davvero un ingenuo, si fida già di me oppure mi sottovaluta, pensando che un semplice umano non gli possa fare niente > Namjoon rise da solo per qualcosa che aveva appena ricordato all'improvviso.

< Ottimo, il mio amore sarà felice di sentirselo dire e forse finalmente otterrò la mia ricompensa... Come sono agitatooo > cantilenò il ragazzo misterioso.

< Quanto tempo pensa di metterci ancora il tuo amore? > Namjoon sperò che il suo tono non risultasse troppo sarcastico. Infondo sapeva cosa poteva fare il ragazzo davanti a lui, ne era pienamente cosapevole.

< Non lo so, a me non vuole dire nienteee, pensi che forse non mi ama più? >

Il ragazzo davanti a lui si mise a frignare come un bambino e Namjoon alzò gli occhi al cielo, non era la prima volta che assisteva a quelle sceneggiate.

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now