Capitolo 26

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Taehyung si rigirò nel letto, il sogno ancora vivido nella sua testa, ma per l'ennesima volta cercò di scacciarlo via dai suo pensieri.

Non era ancora del tutto cosciente, ma una cosa era certa, non aveva la minima voglia di alzarsi e rivedere quei due.

Il cuscino in cui aveva affondato la faccia però, era stranamente duro e nonostante muovesse il viso, per sistemarsi meglio, non riusciva a stare comodo, così aprì un occhio pigramente e vide un tessuto nero a pochi centimetri dalla sua faccia.

"Nero? Ma io non avevo le lenzuola rosse?" si chiese, non connettendo ancora bene tutte le informazioni insieme.

Si portò le mani al volto e lentamente si stropicciò gli occhi, poi alzò il viso mezzo addormentato e si ritrovò la faccia di Jungkook a pochi passi dalla sua.

Gli occhi gli si spalancarono di colpo e con la poca grazia, che sapeva già di possedere, fece enormi passi indietro cercando di separarsi da quella persona il più possibile, ma dimenticandosi di un piccolo particolare.

Il letto non era infinito.

La sua mano non sentì più la superficie del materasso e cadde malamente a terra, sbattendo rumorosamente il suo didietro.

In tutto questo Jungkook si era goduto la scena stando comodamente sdraiato sul materasso.

< Che cazzo ci fai nel mio letto? > sbottò finalmente Taehyung, dopo essersi ripreso dalla botta.

< Buongiorno anche a te Taehyung, dormito bene? >

< Come pensi possa essere un buongiorno, se mi trovo davanti la tua brutta faccia già di mattina presto? >

< Sappiamo tutti e due che segretamente la adori e ne sei invidioso. Comunque parlando di brutte facce, dovresti vedere la tua appena svegliato, non è che sia proprio delle migliori, senza parlare del tuo alito, non è che profumi esattamente di fiori in questo momento >

"Devo ricordarmi perché non lo posso picchiare a sangue. Allora è un vampiro, è più forte di me, potrebbe schiacciarmi con un solo dito, potrebbe nutrirsi di me... Va bene, ha vinto lui" pensò sconfortato il biondo.

< Ripeto perché sei nella mia stanza > Taehyung cercò di calmarsi.

< Beh, mi stavo chiedendo perché non ti fossi ancora alzato, visto che sono le sette e mezza e ieri andavi tutto di fretta, così per non fare tardi a scuola, sono venuto a svegliarti, contento? >

Taehyung lo ignorò completamente e come un dannato si avventò sul cellulare, posto sul comodino di fianco al letto, per vedere l'orario e purtroppo Jungkook non mentiva.

Solo con il teletrasporto sarebbe potuto arrivare a scuola in tempo.

Velocemente aprì l'armadio e, ignorando ancora Jungkook, che lo guardava divertito, prese la sua divisa, gettata malamente sul fondo del mobile e si diresse come una furia in bagno, per lavarsi e cambiarsi.

Finito di vestirsi, scese le scale di tutta fretta, maledendosi per non aver messo la sveglia, ma poi si bloccò di colpo, ricordandosi di dover evitare una certa persona.

Scese gli ultimi gradini con una lentezza straziante, poi si attaccò alla parete, posta infondo alle scale, per nascondersi da eventuali individui sospetti, diciamo uno in particolare, e pose solo la testa nella stanza affacciata alla gradinata, per vedere se nel soggiorno c'era qualcuno.

< Cosa stai facendo? >

Taehyung per poco non fece uscire un urlo ben poco virile dalla sua bocca, velocemente si voltò e vide Jungkook a braccia incrociate, che non capiva cosa stesse combinando il biondo.

KANGSHINMU  강신무Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora