Capitolo 61

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*apprezziamo per qualche istante l'invenzione del photoshop, mentre l'autrice tenta di distogliere l'attenzione delle lettrici dallo schifoso capitolo sottostante... Buona, si fa per dire, lettura 😄*

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Taehyung scrisse velocemente un messaggio a Jimin, per dirgli che sarebbe tornato a casa da solo e di prendergli la giacca che aveva abbandonato al locale, così da non farlo preoccupare inutilmente.

Poi cominciò a correre.

All'inizio aveva deciso di camminare, con l'idea di giungere in quel posto e dire che si erano incontrarti casualmente, di notte e in mezzo al nulla.

Piano geniale quindi.

Se non che le sue gambe presero all'improvviso vita propria e iniziarono a correre come delle forsennate.

A causa di quell'essere, aveva fatto decisamente troppo esercizio fisico per i suoi gusti, ma questo ora era l'ultimo dei suoi problemi.

Doveva vederlo.

Alcune volte dovette fermarsi qualche volta, per riprendere fiato e poi ricominciare a correre come un disperato.

Come aveva osato sparire così?

Per fortuna che nelle strade non c'era nessuno se no chissà per chi l'avrebbero preso.

"Appena lo vedrò, lo picchierò senza ritegno" pensò il biondo furioso e accaldato.

Quando finalmente raggiunse il posto agognato, dovette appoggiare le mani sulle ginocchia e prendere enormi boccate d'aria per cercare di riprendersi da quella folle corsa.

Con occhi socchiusi alzò la testa e tutti i suoi propositi di urlargli contro e ucciderlo si sciolsero come neve al sole appena lo vide.

Capelli mori scompigliati dal vento notturno, schiena ampia e rilassata, braccia appoggiate incuranti alla ringhiera mezza sgangherata del piccolo ponticino di legno, mentre tranquillo gli dava le spalle, come se nulla lo turbava.

Per un attimo stette ad ammirare in silenzio il suo profilo, incapace di formulare un pensiero di senso compiuto.

Lui era lì, era reale, vivo, tangibile, non era solo frutto della sua testa o dei suoi strambi sogni.

Taehyung sapeva che il vampiro aveva già percepito la sua presenza, ma per qualche strano motivo non si era ancora voltato nella sua direzione, così decise di prendere lui l'iniziativa per una volta nella sua vita.

< Ehi stai attento, guarda che è pericoloso >

Sentì il moro ridacchiare sommessamente e poi girarsi nella sua direzione.

Dopo più di nove mesi di separazione, finalmente Taehyung poté rispecchiarsi in quegli occhi color della pece, gli stessi che gli avevano stregato l'anima, gli stessi che gli avevano fatto battere forte il cuore, gli stessi che gli erano mancati come mai niente prima di allora.

A causa del buio intorno a lui però, vedeva poco e niente di quei tratti tanto belli e mentalmente maledì la luna, che coperta dalle nuvole, non illuminava la figura tanto angelica quanto demoniaca di fronte a lui.

< Vedo che dopo quasi un anno tu ancora non abbia capito la differenza tra umano e vampiro > esclamò il moro, ghignando.

"La sua voce" non poté che pensare estasiato Taehyung.

Quanto gli era mancata.

< Posso constatare anche, che la tua stupida faccia imbambolata non si cambiata di una virgola >

KANGSHINMU  강신무Where stories live. Discover now