Capitolo 39

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< Allora perché stai arrossendo? > chiese il moro sospettoso.

< Io non sto arrossendo, ti pare che sono una femmina? >

Jungkook fece per parlare, ma Taehyung lo bloccò di nuovo.

< Non dire quello che so che stai per dire, non ti azzardare >

< Siamo nervosetti questa mattina, qualcuno si è per caso svegliato male? Forse ti sei sentito solo, perché ormai ti sei abituato a dormire con me? >

< In realtà oggi è stato un bellissimo risveglio >

Jungkook alzò gli occhi al cielo, ridacchiando leggermente e poi lo guardò dritto in faccia.

In quel momento si accorse dell'enorme livido, presente sul suo zigomo sinistro e inconsciamente strinse maggiormente i pugni.

< Immagino, chi non sarebbe contento di ricevere un regalo da me? Scommetto che hai tenuto il mio bigliettino e lo metterai sotto il cuscino, tenendolo vicino a te nelle notti in cui io non ci sarò >

< Ma sei stupido? Ovviamente l'ho buttato. Quando l'ho letto, ho rischiato di vomitare tutto quello che avevo mangiato ieri sera > cercò di dimostrarsi sicuro di sé, mentre con una mano tentava di spingere in profondità il bigliettino accartocciato nella sua tasca del pantalone.

< Ma come non ti è piaciuto? Eppure quelle frasi fanno sempre effetto sulle ragazze... >

"Si sta comportando come se niente fosse? Bene allora lo farò anch'io, ammazzandolo" pensò il biondo, pronto a tirare un pugno in faccia a quell'essere, per togliergli quel sorrisetto che non intendeva sparire dal suo viso.

I suoi propositi però furono interrotti da un peso ingente, che gli si scaraventò sulle spalle.

"Ma che..." non fece in tempo a pensare.

< Ciao Jungkook, come stai? Tu e Yoongi ve ne siete andati via presto stamattina, non ho avuto neanche il tempo di salutarvi come si deve, mi dispiace > disse Jimin triste.

Eccolo lì, l'umano al quale Jungkook avrebbe volentieri spaccato la faccia per quello che aveva fatto al suo stupido umano.

< Perché ti stai scusando tu Jimin? Loro se ne sono andati senza avvertire nessuno, non è mica colpa tua. In realtà è stato meglio così, meno li vedo meglio è > esclamò il biondo soddisfatto di sé.

< Non volevi che venissi? > Jungkook mostrò l'espressione più ferita che riuscì a fare, dovendo mantenere la facciata da ragazzo per bene.

Ovviamente Taeyung sapeva che stava recitando, ma Jimin no.

< Taehyung come puoi comportarti così? Chiedigli subito scusa non vedi quanto è triste? Ci ha pure portato la colazione > esclamò l'arancio, staccandosi dall'amico.

< Tsé non gli chiederò mai scusa, neanche se dovessi essere in punto di morte > borbottò Taehyung offeso per essere stato sgridato.

< Sei una cosa incredibile. Mi scuso io da parte sua Jungkook, di solito non si comporta così con le persone, non so cosa gli sia preso >

Sembrava una mamma che si scusava per suo figlio che faceva i capricci.

< Ehi, non devi chiedere scusa a sto essere, non se lo merita >.

Jungkook non aveva davvero voglia di conversare con Jimin, visto la grande furia omicida che provava nei suoi confronti, ma allo stesso tempo sapeva quanto Taehyung detestasse il fatto che lui si avvicinasse al suo amico, così iniziò a parlare con l'arancio, escludendo il biondo dalla conversazione.

KANGSHINMU  강신무Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora