NUOVA CASA

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Mi risveglio nella stanza che mi aveva dato la sera prima. Sono a pezzi, sarà la trasformazione chissà.
Mi alzo ed entro nel magnifico bagno per lavarmi e indossare i miei abiti provvisori. La camicetta bianca e sottile sotto la giacca nera spessa, pantaloni neri larghi sulle caviglie e dei tacchi a spillo di un nero lucido.

Esco e mi dirigo in sala da pranzo, loro sono seduti e c'è Splendor che si sbraccia per farmi sedere accanto a lui, mi accomodo. Lui esce dalla cucina con delle tazze di caffè e delle briosche. Me ne porge una e lo ringrazio.
Ormai mi sento a mio agio, anche se c'è ancora un po' di incertezza, ed è passato neanche un giorno che già mi sento a casa, come se ci conoscessimo da sempre. Questo mi fa un po' strano, ma mi piace.
Guardo la tazza, non ho mai adorato il caffè ma farò un'eccezione, anche se non ha il colore che ricordavo. Ha una cadenza al rosso scuro.
Ne assaggio un goccio, aspettandomi quel gusto amaro, ma è diverso.
-questo non è caffè- dico stranita.
-ah, noi lo chiamiamo saffé- mi dice Splendor.
-è un miscuglio tra caffè e.-  cerca di dire Trender, ma Slender gli tappa la "bocca" prima che finisca la frase.
-cosa c'è? Cosa mi state nascondendo?- lì guardo di fessura, mi nascondono qualcosa.
-beh ecco, prima dimmi...ti piace?- mi chiede lui.
-beh si-
-bene, ricordatelo anche se...- è incerto se dirmelo o no.
-allora?!- mi incuriosisce, sono stufa di essere tenuta all'oscuro dell ingrediente "segreto".
-CHE COS' È ?!- faccio indignata appoggiando le mani sul tavolo, impaziente.
-SANGUE...è...sangue.- mi fa prima che mi infuri. Mi blocco.
-S...s-sangue?!- faccio stupita, disgustata e arrabbiata. Doveva dirmelo!

Mi teletrasporto in bagno senza accorgermene. Diciamo che ormai sono già diventata abbastanza brava nell'utilizzo delle mie capacità.
Penso.
Lui mi raggiunge mentre io rigurgito l'anima nel water. Sono imbarazzata, non voglio che mi veda in questo stato.
-sto...bene.- dico tra un soffocamento e l'altro. Non sopporto vomitare!
È la cosa più disgustosa che mi potesse capitare, proprio in questo momento.
-uh, scusa, avrei dovuto avvertirti-
-avvertirmi?!....potevi evitare di mettere del sangue anche nel mio!- dico tutto di un fiato.
-ormai devi iniziare a mangiare come noi, o non resisteresti un altro giorno, mangiando quel cibo...umano!- pronuncia l'ultima parola con disgusto.
-...ma non posso- non voglio iniziare a mangiare persone che poco fa mi erano attorno, magari amici. Che cosa orribile.
Ma so che dovrò abituarmici, anche a questo.
Lui si avvicina e mi tiene i capelli mentre io ho la faccia letteralmente dentro il water.

La casa è stupenda, non pensavo avesse così tanto gusto in fatto di arredamento. Magari è tutta opera di Trender.
Dall'esterno sembra essere piccola, ma è questo che la rende sorprendente.
Il salotto è la prima stanza che si può raggiungere dall'ingresso, un profumo di carta che proviene dalla libreria, avvolge le fredde pareti. Un  lungo divano con affianco una poltrona in pelle nera, un tavolino in legno scuro nel mezzo. Tutto rivolto verso il camino, questo sostiene un televisore antiquato. Il muro è coperto nella parte sinistra da uno scaffale ricolmo di libri e volumi, a destra da vari quadri, come ad esempio: il suo simbolo ripetuto quattro volte in diversi colori, foto della loro famiglia, con altri amici, qualche copertina di film riguardanti assassini spietati.
Nella stanza c'è una finestra con una piccola seduta da lettura.

La cucina poi, farebbe invidia ai cuochi professionali, è piena di coltelli di vario tipo: piccoli, grandi, puntellati, affilati, lunghi, corti...e un frigo enorme nell'angolo. Tutta sui toni del grigio chiaro, molto moderna.

Poi c'è la sala da pranzo occupata da un tavolo e delle sedie in stile classico, tutto in legno di abete.

Un lungo corridoio da sulle camere da letto con ognuna il proprio bagno. Verso il fondo sono state allestite delle stanze per i propri hobby: Trender ne ha una dove crea i suoi vestisti, Splendor dove tiene i palloncini e decori per le feste, Offender dove coltiva le sue rose e tiene i suoi vini e Slender...non me lo vuole dire, anzi mi tiene persino alla larga da lì. Continuo comunque a ripetergli che posso sopportare qualsiasi cosa orribile. Ormai dovrò abituarmici, viste le condizioni in cui mi trovo.

Comunque, Trender sta già preparando una stanza per il mio hobby, e devo dire che sono tutti curiosi di vedere quale sarà, il problema è che mi vergogno a parlarne.
Vedremo.

Slender mi ha detto che mi porterà a una festa, per conoscere tutti gli altri assassini. Non so che dire, questa cosa mi inquieta.
Devo scoprire cosa mi riserva il mio futuro e cosa avevo vissuto in quella piccola cittadina.

Don't forget my eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora